gemini

Bobby XXX


 
"E pensare che la colpa è solo mia" Biascicò Bobby. Il dottorericambiò la stretta e si sollevò istantaneamente dalla sedia."Posso ringraziarla?" Fece, dopo un attimo di esitazione. Ilgiovane convalescente strabuzzò gli occhi :"Per averla fattabuttare fuori dalla clinica?" "Sì, esattamente per quella ragione."Fece una pausa solenne, poi riprese :"Vede, stavo conducendouna vita monotona e banale e il mio disprezzo per questo edificioera giunto al limite. Compivo le stesse azioni abitudinarie e laroutine banale e tediosa mi stava rovinando la vita. Poi, quelfatto mi ha aperto gli occhi. Come si fosse squarciato un velo.Trovarmi a contatto con la morte in modo vitale e (mi permetta)persino gioioso come quel giorno mi ha fatto comprendere unmucchio di cose. Ad un tratto tutti i decessi che annotavo inmodo annoiato e freddo mi si sono sollevati contro. Era comese mi urlassero 'guarda bene, siamo uomini e donne anche noi,non solo numeri da tenere in un registro. Ho visto in faccia ildramma dell'esistenza, mio caro Fawcett." Bobby lo avevalasciato parlare tutto d'un fiato e ora lo scrutava con attenzione"Quel giorno volevo morire. Ero stanco dell'agonia che mipenetrava sino nelle ossa. Ero sicuro di farcela, ma, appenaho immerso le gambe nell'acqua e mi sono girato ad osservarela sua reazione, tutto è mutato. La mia determinazione è andataa farsi friggere" "Forse il suo era solo un grido d'aiuto." "Pensoche tanti la vedano in questa maniera, ma le assicuro che eramia ferma intenzione farla finita in modo definitivo." "E perchénon impiccarsi nella propria stanza, tagliarsi le vene, bruciarsile cervella con un colpo di pistola?" "Perché volevo che leivenisse con me, dottore." Enrico Palubi abbassò il capo stravoltoe incrociò le dita come in preghiera :"Mi odiava, dunque, cosìtanto?" "Infinitamente. Lei per me era il simbolo più odioso ditutto questo circo della morte. L'incarnazione stessa del mioessere incurabile. Lei e i suoi dati, lei e le sue fiacche parole diconforto, lei e la sua bella cera. " "E cos'è cambiato, se mi è datosaperlo?" Bobby giocherellò con il bordo della coperta, poiriprese con un filo di voce :"Come lei ha trovato la vita nella miagioiosa fuga verso la morte, Io ho trovato la morte persinosimpatica nel suo volto affannato che si gettava dentro il lagoper salvarmi. Non avrei mai potuto credere possibile una cosadel genere." "Ci siamo scambiati la salvezza" Sorrise il dottore."Precisamente" riprese il suo interlocutore "Lei ha scoperto chemorire poteva diventare un sollievo quasi orgiastico, Io hoindovinato nel suo sguardo stravolto che vivere era forse unascommessa da giocare." Palubi tornò a sedersi, poi si alzò di nuovo. Era evidente in lui una forte agitazione che gli impedivadi restare immobile in un posto. "Lei sta guarendo. Se ne rende conto?" "Lo intuivo. Mi sento molto bene." "Mi permette diattenderla?" "Prego?" "Nessuno mi morde il sedere per togliermidi torno. Ho dato tutto a questo clinica e ho pure coperto ilgioco sporco del direttore generale, il dottor Neumann. I suoiammanchi, i suoi sprechi, la vita da barone che conduce. Sifiguri che ha fatto di tutto per trattenermi, ma non per umanasimpatia e solidarietà fra colleghi. Solo per il timore che andassia spifferare tutto in giro. A un certo punto nell'ultimo dialogo fra noi due ha minacciato di farmi fuori se avessi fatto conoscereai giornali gli intrallazzi che corrono in questo luogo." Io l'hosalutato freddamente e gli ho urlato che non aveva motivo diprendersi paura riguardo il sottoscritto. Poi ho terminato levaligie ed eccomi qui. Volevo accomiatarmi, ma qualcosa,adesso, è cambiato, profondamente."(Continua)