gemini

Bobby XXXII


"Ha avuto modo di essere testimone di eventi straordinaricome guarigioni improvvise o ritorni dalla morte? Si seggaqui, accanto a me, e mi racconti, dottore." "Vede, signorinaMuir, ho bazzicato così a lungo questa clinica da sentirmi adisagio nel sistemarmi in panciolle sotto un magnifico sole.Preferisco restare in piedi, se non la disturba, e mantenereil mio status apparente di medico." Alice sorrise e non forzòla mano, accontentandosi di ascoltare le parole di Palubimentre fluivano come perle sopra la seta. "Ho visto degliautentici miracolati, sì. Gente a cui era data qualche settimanadi vita riprendersi e cacciare lontano le manifestazioni piùferali della malattia. Ho visto persone entrare come cadaverimobili e uscirne gioiosi e sgambettanti. Anche in questo generedi infermità non si può dare nulla per scontato. Che poi leivoglia definirli miracoli...beh, Io non mi addentro in una taledefinizione. La lascio a chi crede veramente in qualcosa, oqualcuno, di sovrannaturale." "Bobby pare veramenteconvertito da quello spretato che lo frequenta...EdoardoMuller, se non mi sbaglio." Replicò lei, dolcemente. "Vede,Alice" E il dottore si inginocchio fino a portare il suo voltoa pochi centimetri da quello della donna "Robert Fawcettattraversa uno di quegli stati di esaltazione che seguonoun improvviso miglioramento dai sintomi della tubercolosi.é, se mi consente, su di giri e rapito da una sorta di estasi.Questo non significa che il suo cervello non subisca unaserie di contraccolpi pesanti nelle prossime ore. Quel giovaneè un meccanismo delicato o, se preferisce, un fiore fragileche sta appena voltando la corolla verso i tiepidi raggi dellaluce. Ma chi può escludere che un rozzo scarpone lo travolgao che il delicato meccanismo si inceppi proprio nell'attimodel trionfo apparente. Vedrà, è più semplice, a volte,crogiolarsi nella maniacalità ossessiva della disperazioneche rassegnarsi alla bellezza di una guarigione imprevista.Essa comporta tante cose e tante responsabilità, moltomaggiori che starsene in un letto a maledire il mondo intero."Alice aveva seguito la succinta tirata di Palubi levandosi gliocchiali e fissandolo rapita. Quando, poi, era tutto finito,aveva reclinato il capo ed era tornata a distendersi sulla sdraio."Intende dire che il povero Bobby potrebbe addiritturadventare pericoloso?" "Spiazzato, sorpreso, caricato di nuoveresponsabilità, immesso nuovamente nella vita, con i suoidoveri e scarsi piaceri. Per un uomo che è stato a un passodalla morte, e per cui l'unica incombenza stava nell'attenderlacon rassegnazione, esso può rivelarsi un peso sin troppo grandeda sostenere." "La spaventa tutto ciò?" "Sinceramente sì.Le sue fragili spalle non sono adatte a sostenere il pesoche Lazzaro ebbe a sostenere una volta tornato dall'ultimoviaggio." "E cosa potrebbe fare?" Insistette la giovane donna."Scegliere la scorciatoia più semplice: impazzire. Perderela misura della realtà e trascinare con sé gli uomini che glisono stati più vicini." "Anche lei, dottor Palubi?" "Senza dubbio".Mormorò il medico in modo estremamente serio.(Continua)