gemini

Bobby XXXIII


Bobby si riebbe non appena vide la ragazza al suo fiancocon un dito premuto sulle labbra. Era bella e vestita leggeramalgrado avesse nevicato sino a poco tempo prima. Uncompleto castigato le scendeva fin oltre le ginocchia e nonv'era ombra di trucco sul suo viso quasi adolescenziale.L'uomo si trattenne dal parlare mentre Lei bisbigliava:"Penso che abbia ricevuto il mio biglietto. Mi sento in doveredi chiederle cosa ne pensa." Il malato scostò le pesanti copertee si sedette sul bordo del letto, poi si mise le due mani sul visocome ad intercettare i pensieri che gli svolazzavano addosso."Non sei semplicemente delusa?" Domandò a un certo puntoin modo colloquiale. "Certo, sono stufa di tuo padre e dei suoigiochetti. Ora pensa di dimenticarmi perché ha ritrovato suamoglie..." "E tu ora pensi di vendicarti di lui con lui seducendosuo figlio." Lei si buttò in ginocchio :"Parliamo piano, peramor del cielo. Ho corrotto l'infermiere perché mi lasciasseentrare. Ho poco tempo. E non è come pensi tu, Robert.MI sei piaciuto fin dal primo istante che ti ho visto, giàallora mi sono fatta dei pensieri su di te. Ero stufa di MarkEverard Fawcett: il mio orgoglio mi impediva di proseguireoltre." "E adesso?" Fece Bobby con una sfumatura ironica"Ti vuoi infilare sotto le mie coltri?" "Perché mi tratti in questamaniera? Mi hai preso per una ragazza che non fatica troppoad andare a letto con qualcuno? Se è così ti sbagli di grosso.Sentivo solo la necessità di farti capire il mio sentimento, cheè limpido e non corrotto dal semplice desiderio fisico." Bobbyla prese per un braccio e la fece sedere al suo fianco. Poi labaciò, lungamente. Era così tanto tempo che non baciavaqualcuno da diventare rosso come una mela. Poi riflettéche era ancora malato e la allontanò da sé con gentilezza.Ma il ghiaccio era rotto. "Vorrei morire. Ora." Sussurrò lei,"Ora che sono felice." Ed estrasse dalla borsetta una pistoladi piccolo calibro incrostata d'argento." La uso per autodifesa.Stai tranquillo, è scarica." Bobby chiese di averla in manoe fece il gesto di gingillarci :"Avrei tanto desiderato di avereun affare del genere qualche tempo fa. Ma ora sono felice."Fu questione di un attimo: lo sparo leggerissimo bucò il cuscinotra loro e il minuscolo proiettile colpì immediatamenteElizabeth, poco a sinistra del cuore. Lei cadde riversa sulsul letto senza segni di vita. Bobby non diede segni di sorpresae si limitò a cancellare le sue impronte digitali dall'armae ficcarla fra le dita della morta. "Volevi ammazzarmi, piccolastrega, vera? Ma Io sono arrivato prima. Nessun patto suicidatra di noi. Non v'era tempo." E si mise in piedi, andandoverso l'armadio per rimediare degli abiti decenti e prepararsia partire. Prima, però pulì il poco sangue e mise il cadaveredi Elizabeth Powell sotto il letto. quindi andò nel piccolo bagnoa farsi la barba. Poi ritornò nella sala principale e cominciòa vestirsi in modo adeguato per una grande fuga. Prese ilcappello e il bastone da passeggio e uscì, solo un po' zoppodall'ingresso della stanza. Fece un cenno all'infermiere (chenon aveva udito nulla) e gli disse che la signorina stavariposando sul suo letto e di non disturbarla mentre luifaceva una piccola passeggiata. Sistemò lo zaino da montagnasulle spalle e si allontanò da un'uscita posteriore mentregrosse monete brillavano fra le mani dell'addetto.(Continua)