gemini

Attaccato al muro insieme all'ombra XVII


 
"Potrebbe essere così se non do una svolta decisa." E mi sorrise per la prima volta. Un sorriso bizzarramente buono e distaccato, limpidoe oscuro. "Perché non ti curi? Magari non è così difficile. Buona partedelle difficoltà in quelle cose deriva dalla volontà; una volta il tuo guaiolo chiamavano accidia." Lui non smise di sorridere e spense la sigarettanel posacenere: "Ho provato diversi sistemi e ci sono sempre ricaduto.Non credo di avere molte chances di curarmi con determinazione. Stasubentrando una certa...rassegnazione." Continuai a fissarlo per due minuti buoni senza profferire motto poi gli domandai senza tanti giri di parole se avesse l'AIDS. "Stranamente no. Ho fatto le analisi qualche mese fa ed è tutto a posto da quel punto di vista. Il mio problema èl'epatite. sono stato ricoverato per un bel po' di settimane." Poi indicòuno zaino militare ai suoi piedi: "è zeppo di medicine. Passo più tempoa calarmi quella merda che a bucarmi. Ma, comunque, mi ha fatto bene.""è infettiva? O si può mangiare con te?" Lui non smise per un attimo quella sua vaga aria angelica e replicò serenamente: "No, è qualcosa che mi coltivo da solo. Si nasce soli e si muore soli, o no?" "Stronzate. Si nasceperché qualcuno ha messo il biscotto fra le gambe di tua madre. Non siamo noi a chiedere di venire al mondo; la vita non è un'avventura inesclusiva. Essere sputati fuori e crescere è un business, e nessuno se lo lascia sfuggire; un frugoletto di oggi è un consumatore di domani.Anzi, si può dire che ti danno la proverbiale sberla sul culo e sei già benvenuto nel mondo dei clienti." Danilo si accese un'altra sigaretta:"Piuttosto pessimista come visione." Risi: "Eh già, sono stati gli hippiese i fricchettoni di una certa generazione a farci credere che era possibilecambiare il mondo con le droghe. Prima le canne e l'LSD, poi è arrivatal'eroina. Chi non è morto si è messo in coda per un biglietto d'ingresso al più grande spettacolo sulla terra: guardarci nelle palle degli occhi eilluderci che stiamo vivendo proficuamente, ingannarci quotidianamentecon il fatto che siamo utili a qualcosa, o a qualcuno." Il mio fratellastrofece un tiro alla cicca, poi espirò il fumo: "Strano sentire da te certi discorsi. Da quello che mi ha raccontato il vecchio sei un ragazzo conla testa sulle spalle, quadrato, lavoratore e semplice." Ritornai a ridere:"Il vecchio sa di me quanto Io so di te. è un perfetto imbecille, romanticoe perso. Ha sempre vissuto nel suo mondo fatato con la testa fra le nuvole e i piedi a due metri da terra; non è mai veramente cresciuto esi è fatto le due famiglie per proseguire nelle fantasie di un mondo a suamisura. Non si è mai arreso a un universo di merda. Ha semplicementeritratto la testa nel guscio, come le lumache o una tartaruga. E, come la tartaruga, ha un guscio indistruttibile. Per quale motivo credi abbia avutoquesta bella trovata di farci incontrare? Senso di colpa? Balle. Desideriodi fare i conti con la sua vita? Balle. Il fatto, semplice e chiaro, è che ha paura di morire e ti ha tirato fuori dal cilindro come bella dimostrazione della sua vitalità. Sei la sua assicurazione. Il suo cornetto rosso di corallo."(Continua)