gemini

Attaccato al muro insieme all'ombra XVIII


Lui rimase in silenzio. Io incalzai; mi sentivo esaltato ed euforico:"Sei uscito da una comunità, vero? E ti avrebbero pure dato unabella casetta dove vivere, senza studenti, rompicoglioni, pubrumorosi, vicini casinisti, ma tu hai rifiutato...Non è così? E hairifiutato perché il paparino ha avuto la bella idea di portarti a casasua. Lo spazio c'è. E hai pure un fratellastro che potrebbe servirtida modello: onesto lavoratore, accumulatore di denaro, montatoredi sorche fresche e oculato amministratore dei beni di famiglia. Certo,ha un carattere un po' difficile: è scontroso, diffidente, aggressivo eingrato, però come tutor può andare bene; serve a rimetterti in rigae a farti trovare il tuo posto nel mondo. Magari, con una buona parolapuò farti trovare un lavoro nella sua azienducola, malgrado lui stesso -qualche volta - si trovi da cazzo...Sei nelle categorie protette o no?C'è una legge per questo. è un tuo diritto farti assumere. Non ti devi preoccupare di nulla. Ti buchi, sniffi, ti ingozzi di pasticche e ci pensalo stato a farti trovare con il culo al caldo. Una sfigatissima postazioneti sarà garantita mentre migliaia di altri onesti operai che non hanno mai pensato a sniffare e a bucarsi debbono tirare avanti con qualche sussidio o stipendi da fame. Eh, ma voi siete le categorie deboli, ifanciulli fragili, i ragazzi problematici, le giovani sfruttate; non potetecompetere in un mondo così selettivo come quello del lavoro, dove tuttihanno il coltello fra i denti...Avete bisogno di una mano potente che vi guidi e vi indirizzi. E di un occhio, altrettanto severo, che vi preservi dal mobbing una volta strisciati nell'azienducola dalla porta posteriore. E così sarà: timidi e imbarazzati porterete a termine il vostro lavoro di passacarte con dignità e orgoglio, finche vi troveranno qualche anno dopo con una siringa ancora saldamente piantata nel braccio. E la chiameranno ricaduta, personalità fragile, problemi trascinati da lungotempo, inadattabilità all'integrazione sociale. Insomma avrete sputatonel piatto in cui avreste dovuto mangiare con una densa striscia di vomito...E...Ma mi stai ascoltando?" Danilo s'era levato in piedi,tremando tutto e affondando gli occhi nei miei. Per un attimo miresi conto che anche gli altri avventori ci stavano osservando dall'interno del bar. Realizzai di stare stringendo spasmodicamenteil posacenere e di avere fatto cadere il bicchiere di mio fratello,che era andato in mille pezzi. Mi levai anch'Io in piedi, prima che arrivasse il cameriere, lasciai alcune monete sul tavolo, presi per il braccio Danilo e lo guidai lontano da quel posto. Non sapevo dovedirigermi finché diedi un'occhiata a casa, giusto di fronte. Senza sapere bene quello che stavo facendo lo portai al semaforo, einsieme, attendemmo il verde.(Continua)