gemini

Attaccato al muro insieme all'ombra XXX


"Stava camminando lungo i binari" Ripetei blandamente "Nemmeno andava veloce..." "Una fatalità." Mi svuotai rapidamente, come un sacco, e da me fuoriuscivano tutti i ricordi insieme. Le gioie, le tensioni,i guai e la felicità. I quarant'anni con quella donna che mai avevaficcato il naso nelle mie vicende private se non quando era sollecitatadall'esterno. Un'ottima persona, mi ripetei meccanicamente, qualcunoche si era sacrificata al figlio e al marito senza pretendere nulla in cambio, vivendo solo di sogni e speranze. Attesi. Sapevo che mi ci sarebbero voluti mesi per assorbire quel colpo e riuscire solo a immaginare una vita diversa, senza di lei. "Vuoi bere qualcosa? Intendoqualcosa di forte...hai un mobiletto-bar?" Gli dissi di lasciar perdere: erogià con i postumi della sbronza meridiana. "Stava camminando lungoi binari" Ripetevo blandamente "Nemmeno andava veloce..." "Una fatalità."Sentì la voce del mio fratellastro squittire: "Forse era in stato confusionale...Per lei muoversi lungo la ferrovia era già prendere il treno verso nord osud. Deve avere provato in qualche albergo, ripensandoci. Poi si è incamminata verso la...libertà." Mi misi a ridere a crepapelle, una risata secca e continua che finì per soffocarmi, diventai rosso come una galloe corsi in bagno a vomitare. Quando mi fui liberato del sushi ripresi a sghignazzare come un folle, istericamente. Avevo le lacrime agli occhi,ma non per quello che pensate voi. Mi appoggiai alla parete e cominciaia scivolare accanto alla tazza, sempre squassato dagli scoppi di risa incontrollati. Danilo venne sulla soglia e mi chiese come mi sentivo. Arrotai i denti: "Sei un pedante imbecille, un retorico stronzo, un idiota chiacchierone. Ripeti tale a un pappagallo le lezioncine che ti hannopropinato in quella comunità del cazzo. Non hai spina dorsale, non haipersonalità, non hai nulla. Sei solo un puro, semplice evidente bastardofiglio di puttana." Lui mi guardò ma non reagì, e non rispose nulla. Silevò dalla porta e lo sentì ciabattare verso il soggiorno, avvolto dai suoiimperscrutabili pensieri. "Poi si è incamminata verso la...libertà." Ripresiad altissima voce mentre ero giunto col culo sul pavimento. "Maledettobastardo!" Poi serrai un attimo le palpebre e rimasi in un dormiveglia pauroso insieme a tutto l'alcol che avevo nel sangue. Ero mezzo addormentato ma anche perfettamente cosciente. Ogni tanto la testami scivolava verso il bidet e Io con uno sforzo sovrumano la riportavoverticale. Avevo incrociato le mani sulla pancia e accavallato i piedi.Pensai che da quel momento in poi nessuno si sarebbe preso cura della straordinaria igiene della casa: saremmo andati allo sfascio.(Continua)