SomethingElseMatters

UNDER PRESSURE


48-87. E' la mia pressione, misurata poche ore fa da una madre a metà tra l'incazzuto ed il compassionevole. Sarà questo tempo un pelino afoso (da noi la si chiama la "cappa di umidità", ed è uno dei capri espiatori più capri che ci siano, uno di quelli a cui addossi la colpa per qualsiasi forma di malessere tuo, dei tuoi cari, del tuo cane o del tuo orto che sta tirando gli ultimi) o la pseudo-quasi-ostinata insolazione di ieri, o forse sarà per la sempre più veloce trottola che avviluppa lavori, studi, lauree varie e partite perse, e a fine giornata ti lascia in dono il mal di testa modello "tagadà alla sagra di paese". O forse sarà proprio la sagra del mio paese, i cui molesti rumori, ballerini e waltzerosi, mi tengono sveglia fino a tardi. Che poi odio lamentarmi, quindi chiunque senta il bisogno di commentare questo post con un tono anche solo vagamente paternalistico (del tipo "te l'avevo detto io, che..."), faccia finta di non averlo letto, oppure si sforzi di leggerlo come ciò che effettivamente è: l'ennesima puntura della sensazione di dover trovare "qualcosa che non va", perchè altrimenti fa strano sorprendersi a pensare che, in fondo, tutto va bene.