ricettilandia

SPAGETTI (o linguine) ALL'ASTICE


Preparare un trito di scalogno e farlo appassire in un tegame con dell’olio extravergine ed una noce di burro insieme agli spicchi di aglio interi, da togliere non appena diventeranno dorati.Prendere gli astici (l’ideale sarebbero degli astici vivi, ma se non ve la sentite di metterli vivi in una pentola d’acqua bollente, vi consiglio di comprare quelli congelati).Finito il tempo di cottura (vedi nota in fondo), divideteli a metà per il lungo con un trinciapollo o un coltello grosso da cucina (preferibile!) molto affilato, con le forbici tagliate i lati della pellicina più morbida posta sul ventre, eliminare il sacchetto grigio contenente sabbia, schiacciate (con l'aiuto di uno schiaccianoci) le pareti delle chele (in modo che la carne in esse contenuta rilasci i liquidi saporiti che contiene) e mettere il tutto nel tegame.Fate saltare qualche istante, sfumate con il vino bianco e poi aggiungete la passata di pomodoro (che deve essere piuttosto densa).Se l’astice è stato comprarto congelato è consigliabile aggiungervi del preparato granulare di fumetto di pesce per dare quel sapore in più.Cuocete a fuoco moderato facendo asciugare il sugo e rigirando di tanto in tanto.Nel frattempo lessare gli spaghetti o le linguine.Qualche istante prima del termine della cottura della pasta, togliere gli astici dal tegame, unire prezzemolo sminuzzato al sugo, riporre ogni metà astice in un piatto da portata.Fate saltare gli spaghetti scolati al dente nella padella con il sugo.Al termine, guarnire il piatto circondando ogni metà astice con gli spaghetti e con del prezzemolo tritato fresco.PREPARAZIONE DELL’ASTICE ALLA BOLLITURA:Portare ad ebollizione una pentola capiente con coperchio, salare leggermente l’acqua dopodiché tuffarvi l’astice (se viva legata in precedenza per il lungo mettendo sotto il ventre un pezzo di legno o una“cucchiaiella”, in modo che non si muova e chiudendo le chele con degli elastici in modo da non farle aprire e pizzicarvi!) e chiudere subito il coperchio.Il tempo per la cottura varia a secondo la grandezza del crostaceo:per 1 kg. di peso (vivo), ci vogliono circa 15 minuti; oltrepassare questo tempo, significherebbe farla “stopposa”.A cottura si può anche svuotarla tagliandola in due per il lungo e toglierne delicatamente la carne dal guscio; condirla a piacimento secondo la ricetta.La stessa preparazione di cottura è per l’aragosta; bisogna solo, in più, troncare le antenne.