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Post n°5 pubblicato il 21 Ottobre 2013 da bysniper
Ecco una cosa che mi è spesso utile..
Post n°4 pubblicato il 20 Ottobre 2013 da bysniper
Lo scorso mercoledì, ricorreva il settantesimo anniversario della deportazione degli ebrei romani dal ghetto ebraico dell'Urbe. L'azione programmata dalla metodicità nazista, avvenne al cospetto della popolazione stordita e sotto le finestre del Vaticano. La deportazione era stata preceduta da una delle tipiche messe in scena dei nazisti, ovvero la richiesta, da parte delle autorità naziste alla comunità ebraica capitolina, di fornire cinquanta chili d'oro alle «affamate» casse del Reich per evitare la deportazione stessa che come prevedibile vigliaccamente fu messa in atto ugualmente. Il ricordo di questo tragico evento, ha visto molte commemorazioni alle quali ha partecipato anche il presidente Giorgio Napolitano insieme ad altre autorità e personalità della politica in occasione della cerimonia tenuta nella sinagoga principale della capitale. A me personalmente, è toccato il privilegio di dare la voce a parti di un'opera folgorante di Giacomo Debenedetti, grande critico letterario ebreo, 16 ottobre 1943, scritta a ridosso dell'impressione provocata dal rastrellamento degli ebrei romani e di alcuni episodi immediatamente successivi. Ho letto il testo per il programma di Rai 3 Ad alta voce. Per la stessa occasione sono stato invitato a partecipare al bel talk show della mattina Agorà, in onda sulla stessa rete e, in attesa del discorso di Napolitano, ad un approfondimento sul tema proposto da Rai News 24 dov'ero in compagnia di due delle migliori teste pensanti dell'ebraismo italiano: la professoressa Anna Foa ed il professor David Meghnagi. Come mia consuetudine da molti anni a questa parte, non ho tanto parlato della tragedia ebraica, ma del profluvio di retorica e di falsa coscienza che si accompagna alle commemorazioni di rito. Ancorché io sia ebreo e senta il dovere della memoria di ciò che accadde alla mia gente come un irrinunciabile imperativo, ritengo che questo dovere, oggi debba essere esercitato smascherando strumentalizzazioni e intossicazioni retoriche. L'Italia è il mio Paese e, a mio parere, rischia di morire soffocato dalle sistematiche menzogne e falsificazioni che gli impediscono di accedere ad un confronto salvifico con stesso. La madre di tutte le retoriche è lo slogan «italiani brava gente». Ora, sia chiaro in Italia c'era e c'è tanta brava gente, ma non in quanto tale; i bravi e i coraggiosi furono e sono tali, gli altri no! Un Paese di brava gente non avrebbe lasciato espellere da asili e scuole bambini colpevoli solo di essere ciò che erano e tanto meno li avrebbe lasciati deportare con inaudita crudeltà nell'indifferenza. I fascisti italiani - la «brava gente» - commisero in proprio, senza l'aiuto dei tedeschi - la «cattiva gente» -, due tentati genocidi, Cirenaica ed Etiopia. Tutto ciò appartiene al passato? Davvero? Andate a verificare come vengono trattati oggi i rom e i sinti che furono oggetto dello stesso destino toccato agli ebrei e che oggi, nel Paese della brava gente, vengono ancora perseguitati, segregati, sgomberati con perversa cattiveria, oggi come ieri. So che ascoltare tutto ciò può far imbestialire, ma siccome amo il mio Paese, non sono disposto a farne il danno con l'infamia della falsa retorica. Di Moni Ovadia Un articolo da riprendere, qui resterà..
Post n°3 pubblicato il 16 Ottobre 2013 da bysniper
23 marzo 1944. Alle 15,30 Carlo Borsani, cieco di guerra, medaglia d'oro, celebra, nel salone di un palazzo in via Veneto, la nascita del fascismo, avvenuta 25 anni prima a Milano, in piazza San Sepolcro. E' una giornata senza nuvole, con il sole splendente. In mattinata i gerarchi e le autorità germaniche avevano assistito alla messa nella chiesa di Santa Maria della Pietà e deposto corone alle lapidi dei caduti fascisti in Campidoglio e al Verano. Borsani ha cominciato da poco a parlare quando, alle 15.52, si interrompe a causa del forte boato che rompe l'aria. Una forte carica di tritolo è esplosa a poca distanza, in via Rasella, davanti al palazzo Tittoni, mentre vi transitava a piedi una compagnia del I battaglione del Reggimento Polizei SS Bozen, composta da 156 uomini tra ufficiali, sottufficiali e truppa, in assetto di guerra, con mitragliatrici montate su carrelli in testa e in coda alla colonna. Subito dopo, due squadre dei GAP Centrali, una di sette uomini l'altra di sei, al comando di Carlo Salinari (Spartaco) e Franco Calamandrei (Cola), lanciano a mano bombe da mortaio leggero Brixia, modificate per esplodere per accensione della miccia, e sparano con armi leggere.
A far brillare la mina collocata in un carrettino metallico da spazzino era stato lo studente in medicina Rosario Bentivegna, con la copertura di un'altra giovane studentessa, Carla Capponi. Secondo la testimonianza di Bentivegna, i gappisti erano disposti per l'attacco in questo modo: lui vicino al carretto, Carla Capponi, con un impermeabile sul braccio, da mettergli addosso per coprirgli la divisa da spazzino, la pistola alla cintura sotto il golf; in cima alla via con alle spalle palazzo Barberini, Raul Falcioni, Fernando Vitagliano, Pasquale Balsamo, Francesco Curreli e Guglielmo Blasi, con Salinari nei pressi del Traforo; poco distante Silvio Serra; all'angolo di via del Boccaccio, Franco Calamandrei. Altri gappisti erano sistemati per coprirli durante lo sganciamento. Le modalità dell'attacco: Calamandrei si era tolto il cappello, segno convenuto per avvisare Bentivegna che i tedeschi si stavano approssimando e doveva quindi accendere la miccia per poi allontanarsi rapidamente. Avvenuta l'esplosione, gli altri gappisti raggiunsero Calamandrei di corsa per sviluppare l'assalto a bombe a mano e colpi di pistola.L'azione si concluse con 32 SS uccise e 110 ferite (una sarebbe morta in ospedale il giorno dopo). I gappisti non ebbero perdite nonostante la immediata reazione dei tedeschi. Morirono invece un ragazzo e due civili. Altri persero la vita o rimasero feriti nella violenta sparatoria che si protrasse con l'arrivo di reparti tedeschi e fascisti, da questi rivolta soprattutto a colpire le finestre degli edifici più vicini, dai quali ritenevano fossero stati lanciati gli ordigni esplosivi.Il giorno dopo, per rappresaglia, i tedeschi uccideranno alle Fosse Ardeatine 335 persone.
Post n°2 pubblicato il 15 Ottobre 2013 da bysniper
Scure sulla sanità con quattro miliardi in meno in tre anni tra tagli e risparmi, aumento della tassazione (dal 20 al 22%) sulle rendite finanziarie, contributo di solidarietà dalle pensioni d'oro per un periodo di tre anni e la nuova tassa su casa e rifiuti che si chiamerà trise e non Tares. Sono alcune delle misure contenute nella 'bozza' della legge di stabilità sul tavolo del Consiglio dei ministri di martedì. PER SANITA' IN 3 ANNI 4,15 MLD RISPARMI COMPLESSIVI - Risparmi per oltre 4 miliardi nei prossimi tre anni dal settore della sanità. Per la precisione 4,150 mld frutto di tagli al Fondo sanitario nazionale e di risparmi sulla spesa farmaceutica e su quella sanitaria erogata dalle strutture private accreditate col Servizio sanitario nazionale. Nel dettaglio, la riduzione del livello del finanziamento del fondo sanitario nazionale è fissata in 500 milioni di euro per il 2014, 1.040 milioni per il 2015 e 1.110 milioni di euro a decorrere dal 2016 per un totale di 2,650 mld nel triennio 2014-2016. La rideterminazione dei tetti della spesa farmaceutica territoriale e ospedaliera (dall'11,35% all'11,3% e dal 3,5% al 3,3%) produrrà invece un effetto finanziario complessivo di 220 milioni di euro annui per un risparmio nel triennio di 660 mln. La riduzione dei tetti per le prestazioni di assistenza ospedaliera e specialistica acquistate dagli erogatori privati accreditati avrà infine un effetto finanziario di 280 milioni di euro l'anno pe un totale nel triennio di 840 mln.
CONTRIBUTO SOLIDARIETÀ PER PENSIONI D'ORO - A decorrere dal 1° gennaio 2014 e per un periodo di tre anni, per le pensioni complessivamente superiori a 100.000 euro lordi annui, è dovuto un contributo di solidarietà pari al 5% della parte eccedente e fino a 150.000 euro, del 10% per la parte eccedente 150.000 euro e del 15% per la parte eccedente fino a 200.000 euro. TASSAZIONE RENDITE FINANZIARIE - A partire dal prossimo anno l'aliquota applicata sulle rendite finanziarie passerà dall'attuale 20% al 22%. Lo prevede una norma contenuta nella bozza della legge di stabilità, che stabilisce anche l'incremento dell'imposta di bollo sulle comunicazioni relative ai prodotti finanziari, che passano dall'1,5 per mille all'1,65 per mille a partire dal prossimo anno.
NON PIÙ TARES MA TRISE - Arriva la nuova tassa sulle case e sui rifiuti; si chiamerà Trise e sarà divisa in due componenti: la Tari e la Tasi. ''E' istituito in tutti i comuni del territorio nazionale - si legge - un tributo sui servizi comunali, di seguito denominato Trise che si articola in due componenti: la prima, a copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento svolto in regime di privativa pubblica ai sensi della vigente normativa ambientale, di seguito denominata Tari; la seconda, a fronte della copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni, di seguito denominata Tasi''.
BLOCCO CONTRATTAZIONE PA ESTESA A TUTTO IL 2014 - Blocco della contrattazione nel pubblico impiego estesa a tutto il 2014. Lo prevede la bozza della legge di stabilità quando sancisce che all'articolo 9, comma 17, primo periodo, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, le parole "relative al triennio 2010-2012", sono sostituite dalle seguenti "relative al periodo 2010-2014".
STOP RIVALUTAZIONI PENSIONI OLTRE 3 MILA EURO - Per il solo 2014 le pensioni complessivamente superiori a 6 volte il minimo, circa 3mila euro, non beneficieranno di alcuna rivalutazione. Rivalutazione piena, invece, come promesso dal governo, per i trattamenti pensionistici pari o inferiori a tre volte il minimo. Al 90% invece per quelle superiori a tre volte il trattamento minimo Inps; al 75% per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a quattro volte il trattamento minimo Inps; al 50 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a cinque volte il trattamento minimo Inps.
CIG - In arrivo 600 milioni di euro nel 2014 per la cig in deroga. L'autorizzazione di spesa, si legge nella bozza, ''è incrementata, per l'anno 2014, di 600 milioni di euro per essere destinata al rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga''.
DEDUZIONI IRAP FINO A 15 MILA EURO PER NUOVI ASSUNTI- In arrivo deduzioni Irap, fino ad un massimo di 15 mila euro a dipendente, per i nuovi assunti.
'SCONTI' LAVORO DIPENDENTE - Si studiano varie ipotesi per ridurre il peso del fisco sul lavoro dipendente. Nella bozza della legge di stabilità vengono infatti presentate due diverse proposte per aumentare le detrazioni Irpef ai lavoratori dipendenti. La prima comporterebbe, secondo alcune stime, un aumento dello sconto fiscale, per redditi fino a 15 mila euro, di circa 112 euro medi l'anno. Benefici che andrebbero a calare mano mano che il reddito aumenta fino a 55 mila euro. Per redditi pari a 35 mila euro, infatti, il vantaggio si ridurrebbe a 56 euro l'anno medi. Il costo per l'erario, in questo caso, ammonterebbe a 1,8 mld. Nella seconda ipotesi, invece, il bonus , sempre per redditi fino a 15 mila, si aggirerebbe intorno ai 221 euro l'anno.Anche qui il decalage farebbe diminuire il beneficio all'aumentare del reddito. Per una busta paga di 35 mila euro infatti le detrazioni aumenterebbero di solo 103 euro. L'operazione costerebbe allo Stato circa 2,2 miliardi.
EDITORIA - ''E' istituito un fondo straordinario per gli interventi di sostegno all'editoria con dotazione di 50 milioni di euro per il 2014, 40 milioni di euro per il 2015 e 30 milioni di euro per il 2016''. Il fondo, la cui istituzione e' prevista all'articolo 9 della bozza, e' destinato: ''all'incentivazione all'avvio di nuove imprese editoriali attribuendo 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016; al sostengo alle ristrutturazioni aziendali e agli ammortizzatori sociali attribuendo 30 milioni di euro per il 2014, 20 milioni di euro per il 2015 e 10 milioni di euro per il 2016''.
Post n°1 pubblicato il 14 Ottobre 2013 da bysniper
Lo si può definire un vero e proprio mistero dopo che gli scienziati hanno analizzato nel dettaglio tutti i dati ricavati dal terremoto profondo più violento mai registrato dai sismografi mondiali, a largo della Russia. Ricorderete tutti l'evento avvenuto tra la metà e la fine del mese di maggio, con una magnitudo pari a 8.3 ad una profondità di ben 600 chilometri che, secondo le testimonianze, venne avvertito fino a migliaia di kilomertri. La scossa di terremoto si è verificata esattamente il 24 maggio 2013, nel Mare di Okhotsk. Il sisma, cui studio è apparso ieri sulla rivista Science, lascia perplessi i sismologi in quanto non riescono a spiegarsi come i terremoti così potenti possano accadere a tali profondità. "E 'il più grande evento che abbiamo mai visto", ha detto il co-autore della ricerca, Thorne Lay, un sismologo appartenente all'Università della California. "Sembra molto simile agli eventi superficiali, anche se è si è manifestato ad una profondità di 600 chilometri. E' difficile capire come un terremoto del genere avvenga sotto grandi pressioni". Analizzando i dati sismologici globali, i ricercatori sono giunti alla conclusione che il terremoto è stato il più grande mai registrato a questa profondità . Un caso simile avvenne in Bolivia, nel 1994, ma non così potente. Di fatto, secondo gli autori dello studio, le ipotesi circa le cause che hanno innescato questa scossa sono due, ma non riescono a trovare conferma in base a quanto analizzato finora: la prima, riguarda una rottura generale, pur essendo lo strato in cui si è verificato più fluido, che ha innescato una serie di reazioni a catena simile alla "rottura di un vetro". L'altra ipotesi invece, ancor più remota, si basa sui comportamenti dell'olivina, che subendo delle importanti trasformazioni chimiche, va ad innescare una serie di scorrimenti che portano poi all'accadimento del movimento tellurico così violento.
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