La storia del tempo

Il ritorno del Normanno


.....è sempre un momento meraviglioso......Forse non trovo le parole per descriverlo, perchè c'è sempre qualcosa che dimentico.....i mesi senza di te al mio fianco scorrono con una cadenza monotona.Sei sempre il sale della mia vita.Non volevo altro."Qualcuno che mi ami....almeno quanto lo amo io"......Ed è sempre stato così!Io tessevo una trama il cui ordito è sempre stato intrecciato abilmente dalle tue parole......perchè sei quello che mi consola, colui che mi sopporta, chi mi fa ridere, arrabbiare e poi in un niente gioire, perchè niente desideravo oltre quello che Tu mi dai....perchè nulla ha valore se non sei al mio fianco, perchè la moglie di un uomo di mare, dovrebbe avere più coraggio di qualsiasi altra donna.....ma quel coraggio, non è altro che la conseguenza a tutto quell'Amore che tu dai a me......e anche se spesso, mi verrebbe voglia di urlare.....smorzo quella rabbia in un sorriso, quello suscitato da un tuo ricordo......perchè con te sono stati di più i momenti in cui ho ho gioito, che quelli in cui ho pianto......perchè tu sei il sale del mio mare, in cui ho annegato tutta me stessa. Tu sei il mio Amore!La TUA Linfadoro!Il Signore era intento a creare un esemplare di moglie del navigante. Erano sei giorni che faceva straordinari attorno a quest’opera quandoun Angelo Gli si avvicino e Gli disse “Signore, mi sembri in difficoltà con questo lavoro. Cosa c’è che non va?”Il Signore rispose: “Hai visto l’ordinazione? Non si tratta di fare una moglie qualsiasi. E’ stata richiesta una moglie di navigante: qualcosa di veramente eccezionale. Essa deve essere del tutto indipendente, saper fare da madre e da padre nello stesso tempo, destreggiarsi in ogni emergenza senza l’aiuto di un manuale, affrontare senza scomporsi una gravidanza come una influenza; deve avere sei paia di braccia”.”Sei paia di braccia? Impossibile” disse l’angelo scuotendo il capo. “Non preoccuparti – continuo il Signore – farò altre mogli di marittimi che lesaranno di aiuto e cli incoraggiamento; le darò un cuore grande senza uguali, capace di inorgoglirsi dei successi del marito, di dire "Comprendo” anche quando non riesce a farlo e “Ti voglio bene” anche nelle situazioni più disarmanti; un cuore forte, per reggere al dolore del distacco e della separazione e per resistere alla stanchezza e al superlavoro”.L’angelo girò attorno all’esemplare di moglie del marittimo, la guardo da vicino e disse: “E’ bella ma e troppo fragile”. “Può sembrare fragile– replicò il Signore – ma in realtà e forte come un leone ed ha una resistenza incredibile”. L’angelo si chinò sulla donna e noto qualcosa sullesue guance: "qualcosa non va in questo modello; sul volto c’è un’incrinatura”. Il Signore si mostrò risentito per la poca fiducia da parte dell’angelo: “Ciò che tu vedi non e un’incrinatura; sono lacrime”. “Lacrime! E per quale motivo?” chiese l’angelo. “Sono lacrime – rispose il Signore – di gioia., tristezza, dolore, delusione, solitudine, orgoglio e dedizione ai valori in cui lei ed il marito credono”. “Sei un genio, Signore!” esclamo l’angelo. Il Signore lo guardò imbarazzato e soggiunse: “Ma non le ho messe io quelle lacrime”.