Il bacio della vita

La prigione 80


<<Sono incasinato nel cervello, dentro te vedo tante donne, quella dolce, premurosa, idealista a volte ma anche la spietata assassina, quella coinvolta in traffici sporchi, non comprendo come si possa andare da un estremo all'altro>> <<Nessuno è solo buono o solo cattivo, dipende dalle situazioni, è la vita>> <<Spiegami meglio questo concetto, voglio approfondire la cosa>> <<E' tutto assolutamente relativo, prendi ad esempio la guerra in Iraq, quanti morti hanno fatto gli americani? Eppure il mondo li ha glorificati come i paladini della giustizia, i combattenti contro il terrorismo internazionale. Lì uccidere è stato lecito ed approvato dall'opinione pubblica, come è stato giustificato loro l'uccisione con le bombe atomiche, alla fine della seconda guerra mondiale, di migliaia di civili giapponesi e potrei continuare per delle ore, pensa alle guerre sante, all'inquisizione, alla caccia alle streghe in nome di Dio. Ci pensi,uccidere nel nome del Cristo?>> Michele non sapeva cosa rispondere di fronte ad una argomentazione così forte. <<E Gesu? Hanno ammazzato anche lui che non feceva del male a nessuno, addirittura resuscitava i morti, è nella nostra natura, perfino tu hai ucciso per un piccolo uccellino>> Il tono di Dorotea si era alzato, lei aveva imparato a sguazzarci dentro in quel mondo. Non contava più ciò che era giusto o sbagliato ma quello che era opportuno fare per raggiungere lo scopo. <<Ho capito, il fine giustifica il mezzo>> <<Dai cambiamo discorso, non voglio diventare imbronciata proprio questa sera, prendo la macedonia con il gelato> <<Mi ci vuole proprio , ottimo dopo una cena di pesce>> <<Piuttosto vorrei farti una domanda molto personale, sai, noi donne siamo curiose...>> <<Che vuoi sapere della mia vita? Vediamo se posso risponderti...>> <<La sera della rivolta, tu e Don Andrea siete rimasti indietro, quando lui è rimasto ferito>> <<E' vero>> << Quando ti ho rivisto nell'ufficio non eri più la stessa persona che avevo tirato fuori dal fumo e dalle fiamme, ho percepito che ti debba aver rivelato qualcosa, forse un segreto, riguardo alla morte di tuo fratello>> <<Non sbagli, è andata proprio così>> Lei tornò indietro con le coppe in mano. <<Se può aiutarti a stare meglio, mi piacerebbe parlarne>> <<Io so la verità>> concluse Michele senza dire altro. <<E' così agghiacciante?>> Gli occhi di Dorotea erano vispi come quelli di un gatto, attenti a cogliere la minima sfumatura. <<Non voglio parlarne, ma tu sei intelligente, nei prossimi giorni capirai>> <<Bè, io ho visto che non hai nessuna voglia di discolparti, non vuoi nemmeno più uscire>> <<Non c'è più niente per cui valga la pena tornare, nessuna persona>> <<Nemmeno tuo figlio?>> <<Nemmeno lui ma non parliamone, il passato è il passato e non torna sui suoi passi, un piatto rotto anche se lo rimetti insieme non è la stessa cosa>> <<E allora affoghiamo i nostri pensieri in un goccio di ruhm stravecchio, non parliamo del passato e nemmeno del futuro. Esiste solo questo momento. Io e te>> Lei si accomodò sul divano, invitandolo con gli occhi e con il bicchierino a venirsi a sedere al suo fianco. La tentazione era forte, la carne voleva carne e Michele si alzò guidato dalla sua passione. L'abbracciò, chinandosi su di lei, prendendo a baciarla nello stesso istante che il corpo si lasciava andare al suo fianco.La vide chiudere gli occhi, attendendo che fosse lui a fare le prime mosse e fu un vero piacere per Michele far scendere le mani sui suoi seni e poi dietro a sfilare la cerniera cospargendo il viso e il collo di piccoli baci a fior di labbra. Lei gli slacciò la cravatta e sbottonò la camicia fino al punto di poter infilare le mani sul torace. Si intrecciarono nel loro spogliarsi a vicenda come in un meraviglioso incastro e alla fine si trovarono completamente nudi, uno in piedi davanti all'altra stretti in un abbraccio sensuale e fraterno al tempo stesso.