MASSA: 1915-1918

MONUMENTI GRANDE GUERRA A MASSA


MONUMENTO AI CADUTI, MIRTETO Massa ebbe circa 900 caduti nella Grande Guerra, su una popolazione di 10.000 abitanti o poco più. Una percentuale molto alta, ma soprattutto una città piegata dallo sforzo bellico profuso nei 41 lunghi mesi di guerra anche sul Fronte Interno. I lutti toccarono indistintamente ogni famiglia massese, senza distinzione di classe, età, importanza.Di fronte a questa tragedia corale la città non è riuscita a conservare questa memoria e non ha mai realizzato un proprio momumento civico, di cui ho parlato nel post precedente.Il ricordo delle giovani vite immolate è stato delegato ad altri monumenti, sepolcri familiari o lapidi rionali. Gli unici monumenti realizzati si trovano infatti nei borghi di Massa, gli antichi Comunelli di sapor medievale: Pariana, Turano. Sono opere in cui ancora non si enfatizza la propaganda del nuovo corso politico, come accadrà invece nel Monumento ai Caduti innalzato nel Cimitero Monumentale di Mirteto, negli Anni Trenta.Con un linguaggio dagli stilemi tipicamente razionalisti, il Monumento ai Caduti di Mirteto, si sovrappone e quasi cancella il più modesto e retrostante lapidario del 1916, per glorificare nella morte dei giovani apuani, la nuova era fascista.Il monumento, rigorosamente in marmo e dalle forme squadrate, propone due pilastri innalzati al cielo, silenziose sentinelle e luminose faci affiancate al milite ignoto, di mussoliniana somiglianza, innalzato sull'ara sacrificale della Patria.La Grande Guerra è già passata da circa 20 anni quando si innalza questa opera e il sacrificio che fu è ora solo uno strumento enfatico di propaganda. Niente a che vedere con le semplici lapidi retrostanti, dedicate ai morti negli ospedali massesi. Niente a che vedere con il bel Fante Morente della piazzetta di Turano, eretto solo 10 anni prima.