MASSA: 1915-1918

Borghesi nella Grande Guerra. I CAVATORI DELLE APUANE


 I CAVATORI DELLE APUANE, BORGHESI NELLA GRANDE GUERRAI "Borghesi" al Fronte altro non erano che gli operai reclutati tra gli uomini non reclutati per le fatiche di guerra, vuoi per età vuoi per altri moitivi. A tal proposito lo scrittore Rudyard Kipling, corrispondente di guerra sul Fronte Italiano per conto della Gran Bretagna, li defini ancor meglio "lavoratori di morte", alludendo alle grandi opere messe in cantiere e destinate a "creare" morte. Difficile quantificare quanti furono questi operai borghesi. Certo è che consultando le fonti primarie, dai diversi archivi il fenomeno appare diffuso, importante ed esteso a tutta l'Europa in guerra. In Italia sono le ricerche localistiche che in qualche modo mettono l'indice su questo aspetto della Grande Guerra, rivelando una lunga catena di operai dalle qualifiche ben precise, lunghe liste di nomi, storie individuali di giovani imberbi e anziani senza speranza. Le qualifiche più richieste erano quelle di cavatori e minatori, spaccapietre  e scalpellini. Nel caso di Massa (MS), allora un piccolo centro con circa 30.000 abitanti, al confine tra Toscana e Liguria, a Settembre del 1915 erano già stati reclutati ben 300 operai. Per plasmare le Alpi, gli anfratti del Carso, le cime di Lavaredo o gli strapiombi del Grappa c'era bisogno di gente che la montagna l'avesse nell'anima. Gente che mescolata al sangue avesse la polvere delle pietre su cui aveva mosso i primi passi e poggiato i primi sguardi. I cavatori delle Apuane. Loro si che erano nati e plasmati dalle montagne. Erano nati in quei borghi aggrappati alla roccia. A Forno, Casette e Resceto, le case in pietra stavano sospese ai declivi come camaleonti invisibili e i bambini crescevano cercando, a sera, i tramonti sulle vette brulle e azzurre come il cielo. Al tramonto, scendevano i padri, cantando dalla cava, marcando il passo lungo i sentieri, fino a casa. E così di padre in figlio, la montagna e la cava erano i due capi estremi di quel filo sottile che era la vita tra i monti. Quando scoppiò la guerra, i cavatori di Forno e Casette e degli altri paesi della Valle del Frigido, insieme a quelli di Fivizzano, Carrara ed Equi, furono sin da subito reclutati. Erano tra i più abili, tra i più coraggiosi e soprattutto tra quelli che della montagna conoscevano la voce, i respiri ed i segreti, anche quelli oscuri. Ogni paese fornì così una lista di uomini. C'era per ogni gruppo un Caposquadra, uno che era pratico del lavoro ma che sapeva anche leggere e scrivere. Da una delle liste d'archivio, i nomi di 21 operai, la loro età ed il luogo di provenienza. Alcuni di loro, nati nei paesi di montagna, si son trasferiti a valle dopo il matrimonio o con la famiglia di origine. Il documento è riportato come scritto in originale «Massa, 2 agosto 1915 Nota per i sottoscritti cavatori che si recherebbero a lavorare dove è stato fatto richiesta dal Genio: N. Nome e Cognome È paternità Anni Residenza e domicilio 1 Alberti Gildo Capo scuadra di Ambrogio di 25 Forno Massa 2 Alberti Alessandro fu Jacopo 41 = = = = 3 Fruzzetti Oreste di Daniele 41 = = = = 4 Biagi Adolfo di Oreste 19 = = = = 5 Tonarelli Rinaldo fu Pietro 34 Castagnola Massa 6 Angeloni Pietro fu Giovanni 42 Castagnola Massa 7 Alibani Paolo fu Giuseppe 34 = = = = 8 Vita Adamo di Michele 31 Massa 9 Grossi Emilio di Domenico 22 Poggio Piastrone Massa 10 Casali Giuseppe fu Pietro 44 Massa 11 Borghini Ernesto fu Giovanni 29 di Castagnola Massa 12 Mignani Paolo di Domenico 29 di Massa 13 Vita Silvio di Domenico 29 di Massa 14 Mannini Enrico di Giuseppe 27 Massa 15 Mannini Pietro fu Francesco 45 Massa 16 Antognoli Giuseppe fu Francesco 57 di Casette Massa 17 Ricci Carlo fu Giuseppe 26 di Casette Massa 18 Bondielli Francesco di Gaetano 33 Massa 19 Vita Guglielmo fu Giovanni 33 di Borgo del Ponte,Massa 20 Giannoni Nello di Lodovico 32 di Martana Massa 21 Ricci Aurelio fu Domenico 35 di Casette Massa N.B. Come risulta in segreteria del Comune di Massa il 2/8/15 il Capo scuadra 1° in prima riga                             Alberti Gildo Meccanico da Forno (Massa) Dal Libro: MASSA 1915-1918. CRONACHE E STORIE DELLA GRANDE GUERRAAntonella Aurora Manfredi, 2015, Edizione Nuova Prhomos