Creato da anna_861 il 27/05/2014

MASSA: 1915-1918

MASSA (MS) NEGLI ANNI DELLA GRANDE GUERRA: MONUMENTI, STORIE, IMMAGINI, RACCONTI

 

 

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MARIA PLOZNER MENTIL.. DONNE NELLA GRANDE GUERRA

DONNE NELLA GRANDE GUERRA...


MARIA PLOZNER MENTIL era nata nel 1884 a Timau, ultimo paesino prima del confine austriaco, nell'Alto But. Fu una delle portatrici carniche che con gran fatica e rischio, coraggio e sacrificio risalivano le impraticabili montagne per rifornire i soldati di cibo, medicine e bende, sigarette, ma anche proiettili ed armi se necessario. Si arrampicavano laddove neppure i muli riuscivano, percorrendo anche 40 km al giorno tra andata e ritorno. Non esistevano infatti vie rotabili o carrarecce che consentissero il transito di automezzi e di carri a traino animale per trasportare sulla linea del Fronte materiali e vettovaglie conservate invece nei magazzini e depositi nel fondo valle. I rifornimenti si potevano pertanto attuare solo con trasporto a spalla e non potendo sottrarre forza militare dalla linea del Fronte, furono le Portatrici ad assolvere la preziosa opera nel tempo del conflitto. Furono le donne di 24 comuni addossati alla linea del Fronte ad "arruolarsi", per una magra paga rispetto alla fatica ed ai rischi corsi. VEnivano chiatae ad ogni ora del giorno e della notte e pagate 1 lira e 50 centesimi a viaggio, l'equivalente di circa 3 Euro di oggi. Spesso durante il viaggio riuscivano anche a lavorare ai ferri confezionando calze di lana per i soldati.

Il 14 febbraio 1916 era una giornata fredda, Maria risaliva lo stretto sentiero cercando di ancorare i piedi alla montagna ricoperta di neve. Improvviso si aprì il fuoco contro quel filo umano, scura linea tracciata nel biancore del primo mattino.Maria Muser Olivotto, Maria Silverio Matiz di Timau e  Rosalia Primus di Cleulis rimasero ferite, Maria fu copita a morte da un cecchino austriaco. Quella sera non fece ritorno a casa, dai quattro figli che ogni mattina lasciava addormentati con cuore in mano. Trasportata all'ospedale di Paluzza, se ne andò il giorno dopo, senza riprendere conoscenza. Nel 2012 in quel punto preciso in cui Maria perse la vita fu apposta una lapide a ricordo del suo sacrificio. 

Maria Plozner è stata l'unica donna insignita di Medaglia d'oro al valor militare, il 29 aprile 1997. Molto in ritardo rispetto ai fatti. La medaglia fu ritirata dalla figlia Dorina che viveva ancora a Timau, la città di Maria. Dorina Mentil era ormai vecchia, una piccola donna rinchiusa nei suoi ricordi che non si scompose per nulla mentre l'allora presidente Oscal Luigi Scalfaro le appuntò la Medaglia l'Oro della madre, piegandosi quasi in un inchino.

A Maria è stato dedicato un monumento, anche  questo unico nel suo genere, simbolo del sacrificio di tutte le portatrici carniche e di tutte le donne italiane che sperimentarono gli orrori della Grande Guerra. Si trova a Timau, il paese dove è nata ed è vissuta. l'ultimo paese nell'Alto But, prima del confine austriaco.
Qua sotto la motivazione del conferimento della Medaglia:

"Madre di quattro figli in tenera età e sposa di combattente sul fronte carsico, non esitava ad aderire, con encomiabile spirito patriottico, alla drammatica richiesta rivolta alla popolazione civile per assicurare i rifornimenti ai combattenti in prima linea. Conscia degli immanenti e gravi pericoli del fuoco nemico, Maria PLOZNER MENTIL svolgeva il suo servizio con ferma determinazione e grande spirito di sacrificio ponendosi subito quale sicuro punto di riferimento ed esempio per tutte le "portatrici carniche", incoraggiate e sostenute dal suo eroico comportamento. Curva sotto il peso della "gerla", veniva colpita mortalmente da un cecchino austriaco il 15 febbraio 1916, a quota 1619 di Casera Malpasso, nel settore ALTO BUT ed immolava la sua vita per la Patria. Ideale rappresentante delle "portatrici carniche", tutte esempio di abnegazione, di forza morale, di eroismo, testimoni umili e silenziose di amore di Patria. Il popolo italiano Le ricorda con profonda ammirata riconoscenza."

Un personaggio che meriterebbe maggior attenzione e la cui memoria dovrebbe essere allargata oltre i confini della piccola Timau.

Per saperne di più:

Lindo Unfer, Testimonianze della Grande Guerra sui monti di Timau e dintorni, Ed. Andrea Moro, Tolmezzo;

Adriano Gransenigh, Guerra sulle Alpi Carniche e Giulie (La Zona della Carnia nella Grande Guerra)”, Ed.Andrea Moro, Tolmezzo;

Le Portatrici Carniche,  Associazione Amici delle Alpi Carniche – Timau, Tipografia C. Cortolezzis di Paluzza.

Il Friuli del ‘15/18, di Lucio Fabi, Giancarlo L. Martina

http://www.anaconegliano.it/sezione/2004/2004portatrici.htm

http://www.donneincarnia.it/ieri/portatricicarniche.htm

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