Creato da anna_861 il 27/05/2014

MASSA: 1915-1918

MASSA (MS) NEGLI ANNI DELLA GRANDE GUERRA: MONUMENTI, STORIE, IMMAGINI, RACCONTI

 

 

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LA POLVERIERA SIPE A FORTE A MARMI. ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE

La Polveriera SIPE di Forte dei Marmi

Il lungo viale che si stacca dall'Aurelia, in località Querceta, e dritto porta al mare per un lungo tratto si chiama ancora Via Sipe, anche se da molti decenni questa Società Italiana Prodotti Esplodenti non esiste più...

Nel 1891, a fondare la società SIPE di Milano sono Ferdinando Quartieri insieme alla Bocconi e Bonzani S.p.A.. La società si ingrandisce acquisendo altre realtà industriali della zona, tra cui il Polverificio Pallotti e Osti di Spilamberto. Ma il salto di qualità nella produzione di esplodenti avviene quando la SIPE inizia a collaborare, fondendosi poi con la Dinamite Nobel S.A., fondata da Alfred Nobel, il chimico inventore che darà origine e nome all'ambito premio.

LA SIPE Nobel inizia così la produzione di balistite, un esplodente da lancio senza fumo, composto al 50% da nitroglicerina, brevettato dallo stesso Nobel nel 1887.

La richiesta di rifornimenti di prodotti “a scopo difensivo” provoca ancor prima della Grande Guerra un aumento della loro richiesta e, diconseguenza, l'apertura di nuove fabbriche.

Le località per i nuovi impianti sono scelte con particolare cura, prediligendo aree aperte e ben nascoste, ma comunque strategiche in prossimità di linee ferroviarie, porti e fonti di approviggionamento delle materie prime.

Allo scoppio della Grande guerra, sorgono nuovi opifici per far fronte alla richiesta sempre più crescente.

Lo Stabilimento di Forte dei Marmi viene acquisito dalla SIPE tra il 1914-1915 per la produzione di polvere nera e di proiettili da destinare alla Regia Marina della vicina Piazza Marittima di Spezia.

La fabbrica si specializza anche in una serie di servizi per un settore allora all'avanguardia, quello dell'Aviazione.

Alla SIPE di Forte dei Marmi oltre al servizio di caricamento delle bombe per aeroplano, si svilupperà infatti un settore meccanico destinato alla riparazione degli aerei, in supporto al vicino campo di aviazione del Cinquale di Massa, dove negli anni della Grande Guerra era stata avviata anche una scuola di pilotaggio.

Come la maggior parte degli opifici della SIPE Nobel è probabile che anche quello di Forte dei Marmi sia stato realizzato su progetto dell'ingegner Anderson che realizzò il primo stabilimento di Avigliana, presso Torino, e parte di quello si Signa.

L'architettura della fabbrica del Forte, oggi dismessa e in parte riconvertita in abitazioni, ben richiama infatti il disegno dell'Anderson, soprattutto negli edifici destinati ai laboratori che si presentano come lunghi capannoni, illuminati da grandi finestre ad arco ribassato, aperte con ritmo iterato nel liscio sviluppo della parete. Un disegno lineare, tipico nelle architetture industriali di inizio secolo XX.

Nonostante la sua lunga storia, questo complesso industriale è stato per tanto tempo abbandonato e, nel totale, disinteresse non sono state fatte nel tempo proposte di recupero, finché non ne è stata approvata la sua trasformazione ad uso residenziale, ancora in atto.

https://www.facebook.com/media/set/?set=oa.1209663485744688&type=1

 per citare questo articolo A. A. Manfredi, La polveriera SIPE di Forte dei Marmi, http://blog.libero.it/PrimaGuerra/13416689.html

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Commenti al Post:
sols.kjaer
sols.kjaer il 17/06/16 alle 07:35 via WEB
Ti sei dimenticato cosa succede dal 1925 in poi per quanto riguarda la Sipe. Previet
 
 
anna_861
anna_861 il 02/07/16 alle 19:40 via WEB
Mi interessava il periodo bellico e questa di Querceta. Ma sei libero di commentare come credi. Si potrebbero infatti scrivere diversi posts a proposito della società SIPE, di Nobel e di ciò che avvenne ben dopo il primo conflitto.. per arrivare direttamente in Giappone ed alle bombe atomiche
 
   
sols.kjaer
sols.kjaer il 12/07/16 alle 09:56 via WEB
Giusto hai ragione. Si potrebbe arrivare ovunque, e del resto la storia dell'uomo. Priviet
 
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