Diario di bordo

Vele lontane


Il sonno della ragione genera mostri caro Capitanoma anche il tuo silenzio non è da meno.Cosa dirti, cosa pensare?Naufrago in un mare lontano o perduto in un dolce sogno?Comunque sia, come darti torto Capitano!I nostri mari sono spesso acque agitate, infide e pericolose ma sanno anche essere allo stesso tempo luoghi di calma interiore, di ritrovata fiducia e di infinita serenità: siamo noi al timone della nostra nave, volenti o nolenti, responsabili della buona condotta dell’imbarcazione.Fare il timoniere però è mestiere difficile, prendere decisioni, dare ordini all’equipaggio: tutti dovremmo saper timonare, dal piede tenero all’esploratore scelto. Ma siamo uomini, con le nostre tante aspirazioni, le nostre piccole e grandi paure e soprattutto le nostre poche certezze,spesso soli e perduti in mezzo a tanta gente ma sempre e comunque con un cuore grande così!Questa penso, sia la nostra vera forza Capitano, quel sapersi ancora emozionare malgrado tutto, il voler sorridere anche nei momenti più difficili, crederci sempre fino alla fine.E quindi Capitano per quelli che come te e come tanti, i quali ne sono certo, sentono ancora battere forte il cuore e riescono sempre a sorridere alla vita, non può esserci mare agitato, tempestoso ed ostile, che possa essere ostacolo insormontabile, lontano all'orizzonte seppur lontana, ci sarà sempre una bianca vela amica.Buon Vento Capitano!