Era il 5 maggio 1993, ed un giovane aspirante giornalista, che da 14 mesi lavorava in una radio in via di estinzione si presentava alla porta del direttore di una tv ligure che voleva cambiare, scrollarsi la nomea di "tv dei comunisti". Quella televisione era Telecittà quel giovane ero io. Domani saranno 15 anni da quando sono entrato nel mio attuale posto di lavoro(per il compleanno dell'assunzione devo aspettare il primo ottobre)ma davvero sono cambiate tante cose. La città, il mestiere, i colleghi, io. C'era mio padre, andavo ancora allo stadio in gradinata a veder la Sampdoria, non avevo una donna manco morto, avevo la Uno Sting verde Lazza senza la quinta. C'era la Ferrarazzo, Bendandi, Paolo Colombo, il direttore era l'omino Bialetti Giuliano Ravera. Il mestiere era più semplice o forse mi divertivo io. Ora non mi diverto molto. C'è Prontocalcio, ci sono menate su menate, c'è la popolarità quella si ma come sa chi mi conosce è una cosa che mi disgusta leggermente. E la città:c'era Burlando sindaco che stava per essere arrestato insieme a Grattarola. Che allora era assessore e architetto ora fa l'architetto e scrive i testi di Crozza. Ed i colleghi erano molto meno superficiali, meno convinti, meno aggressivi. Era tutto più libero. Ora non lo è più. CHissà,tra 15 anni, a 53 anni, che racconterò dei miei 30 anni di tv(sperando di farla sempre...).Ma ora come ora, anche se il bilancio di questa esperienza è ampiamente positivo, beh, è il momento delle considerazioni amare. Troppa presunzione nei giovani, troppo arrivismo unito ad un'ignoranza di fondo. Male molto male. Non mi meraviglio che qualcuno consideri Aldo Moro un pittore. E non mi stupirei che a pensarlo sia anche qualche giovane cronista.E per la musica, ascoltatevi questi, i Caminada..."Abitudine"...http://www.youtube.com/watch?v=6sD-4pI2cVk
15 ANNI FA...
Era il 5 maggio 1993, ed un giovane aspirante giornalista, che da 14 mesi lavorava in una radio in via di estinzione si presentava alla porta del direttore di una tv ligure che voleva cambiare, scrollarsi la nomea di "tv dei comunisti". Quella televisione era Telecittà quel giovane ero io. Domani saranno 15 anni da quando sono entrato nel mio attuale posto di lavoro(per il compleanno dell'assunzione devo aspettare il primo ottobre)ma davvero sono cambiate tante cose. La città, il mestiere, i colleghi, io. C'era mio padre, andavo ancora allo stadio in gradinata a veder la Sampdoria, non avevo una donna manco morto, avevo la Uno Sting verde Lazza senza la quinta. C'era la Ferrarazzo, Bendandi, Paolo Colombo, il direttore era l'omino Bialetti Giuliano Ravera. Il mestiere era più semplice o forse mi divertivo io. Ora non mi diverto molto. C'è Prontocalcio, ci sono menate su menate, c'è la popolarità quella si ma come sa chi mi conosce è una cosa che mi disgusta leggermente. E la città:c'era Burlando sindaco che stava per essere arrestato insieme a Grattarola. Che allora era assessore e architetto ora fa l'architetto e scrive i testi di Crozza. Ed i colleghi erano molto meno superficiali, meno convinti, meno aggressivi. Era tutto più libero. Ora non lo è più. CHissà,tra 15 anni, a 53 anni, che racconterò dei miei 30 anni di tv(sperando di farla sempre...).Ma ora come ora, anche se il bilancio di questa esperienza è ampiamente positivo, beh, è il momento delle considerazioni amare. Troppa presunzione nei giovani, troppo arrivismo unito ad un'ignoranza di fondo. Male molto male. Non mi meraviglio che qualcuno consideri Aldo Moro un pittore. E non mi stupirei che a pensarlo sia anche qualche giovane cronista.E per la musica, ascoltatevi questi, i Caminada..."Abitudine"...http://www.youtube.com/watch?v=6sD-4pI2cVk