Creato da principessa630 il 01/06/2006

Un frullare d'ali

Ah si vivesse solo di inizi di eccitazioni da prima volta quando tutto ti sorprende e nulla ti appartiene ancora/E poi il tramonto, quando tutto è già finito/nel mezzo c'è tutto il resto che è giorno dopo giorno e giorno dopo giorno è silenziosamente costruire.

 

 

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Al pagliaccio dei miei giorni

Post n°263 pubblicato il 15 Ottobre 2007 da principessa630

Chi tu fossi, o chi tu non fossi, non me lo sono mai chiesta. Accettavo i coriandoli della tua attenzione a piene mani, e a piene mani accoglievo tutti i tuoi tremori del giorno, li cullavo e li perdonavo: solo un infinitesima parte di loro era dedicata a me, all'ansia di dover uscire per chiamarmi, mai una preoccupazione davanti a un mio silenzio. Pochi, è vero, erano pochi i pensieri su di me, specie se paragonati a quelli che ti indirizzavo: tanti, appassionati, a volte feroci e disperati, altre volte malinconici e dolci come zenzero messo ad essicare su un cuore troppo bagnato. Ma dimmi, che importava a me, dei motivi per cui non potevi incontrarmi? Non c'era impegno di lavoro o di famiglia che mi fermasse quando finalmente trovavi il tempo di concederti, in qualsiasi luogo ci fossimo dati appuntamento, arrivavo sempre. Hai ragione, io non avevo un lavoro impegnativo come il tuo,non avevo i clienti da accontentare. Io avevo solo i miei di impegni che forse tu non hai mai capito in cosa consistevano. E tutti i tuoi mali, i tuoi acciacchi aggiunti alla rosa di persone che ti attorniavano. Sempre comprensiva a mettermi da parte perchè io ero quella in più, quella che non doveva pretendere nulla. Quando sono stata male io, quando avevo bisogno di te, dov'eri? Neanche il tempo per rispondere al mio messaggio sei riuscito a trovare. Io sono quella che non poteva provare gelosia, forse perchè il mio amore era di seconda categoria. Da lei ti nascondevi nell'entrare in rete, mentre io se ti trovavo collegato, dovevo fare finta di nulla. Dovevo accettare le tue amicizie virtuali, senza pormi mai il dubbio, di dove esse avrebbero potuto arrivare. Io, quella di troppo, quella insistente, dal brutto carattere, lunatica e rompiballe. Io. Non ci sono più adesso a disturbare le tue giornate. Sei libero di sentire, di parlare, di incontrare chi vuoi. Mi sono arresa alla tua voglia di libertà, sono certa che ora non ti senti più stretto dalle mie poche e insignificanti apparizzioni. Sei riuscito finalmente a liberarti di me.

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A ME

Mi dedico un fiore, "una rosa" rossa,
mi dedico una nota il "sol" è la nota più lunga,
mi dedico una canzone "Vorrei" di Giorgia perchè vorrei davvero,
mi dedico la "gioia" per poter sorridere,
mi dedico "l'amicizia", è troppo importante,
mi dedico "la stima" di me stessa, perchè valgo,
mi dedico un "battito d'ali" per imparare a volare,
mi dedico la "passione" perchè senza sarei niente,
mi dedico "l'amore" perchè è vita..
e senza amore sarei niente..

( Arcobaleno)

 
 

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