Prisoner Of Soul

Post N° 43


A volte la vita corre più veloce di noi.A volte non ci rendiamo conto dei giorni che passano. E così un giorno diventa un mese. L'inizio di una storia diventa qualcosa di sempre più grande ma... non ci rendiamo conto di quanto grande sia. Non ci rendiamo conto di essere davvero innamorati di quella persone che ci sta a fianco, che ci è stata a fianco anche nei momenti bui, che nonostante la tua indifferenza ha continuato a credere in te, a continuato a credere in ciò che voleva fino ad arrivare ad aprire la tua porta segreta.Di tutto questo spesso non ce ne accorgiamo... fino a che non ci succede qualcosa che ci risveglia... che ci spaventa, ci terrorizza tanto da renderci chiara qualsiasi cosa abbiamo intorno... che ci fa sentire impotenti, perchè non sai se potrai fare quello che non hai fatto prima.E' stato così quella notte.Io e lei in macchina, mentre ritornavamo a casa dopo una serata con gli amici. Parlavamo, scherzavamo, ridevamo... e ad un tratto è successo tutto.La prima cosa a cui ho pensato... è stata lei. E poi l'ho sentita vicino a me, che mi chiamava, che mi accarezzava il viso con la sua mano. Sentivo la sua voce strana, spaventata. Volevo chiederle come stava, se si era fatta male, ma mi sono reso conto che non ci riuscivo. Non riuscivo a respirare. Non riuscivo a girarmi per vederla. Ed ho avuto paura.Ho creduto di morire. Ho creduto che il mio momento di felicità fosse terminato lì, alle 3 circa del mattino dell'11 di febbraio. Ho creduto di non avere più la possibilità di dirle che la amavo. Ho creduto di non potere avere quella possibilità, ed il pensiero di non averle mai detto ti amo, nonostante fosse un mese dall'inizio della nostra storia. Forse è stupido, ma in quel momento, in cui ho pensato che tutto sarebbe finito in poco tempo, pensavo a questo. Vlevo dirglielo in quel momento, ma non ci riuscivo.Ricordo solo il panico di quel momento. Sentirmi sfuggire tutto di mano è stato... distruttivo.Prisoner.Of.Soul