Prisoner Of Soul

Vuoto


Quando torno qua a scrivere, non è mai un buon segno. Significa che c'è qualcosa che mi tormenta o che mi fa' stare male... oppure tutte e due le cose insieme.In questo caso c'è una serie di eventi che mi stanno usando come bersaglio. Che mi colpiscono ripetutamente, lasciandomi a terra, inerme... pensieri troppo grossi e a volte troppo stupidi, che si impossessano di me, fino a diventare un'ossessione... fino a rincorrermi anche di notte... nei sogni o tenendomi sveglio fissando il pensiero di un desiderio che non posso realizzare.... e la cosa mi ferisce come un pugnale spinto a fondo sempre con più forza... che non mi uccide, ma mi fa' soltanto male e dal quale non riesco a liberarmi.Oggi è un altro anno passato dal giorno in cui ho perso LUI.  Quattro anni per la precisione. Per tutto l'anno faccio finta di niente... fingo che tutto non sia mai esistito, cerco di tenerlo a distanza da me ma... è impossibile. E questo maledetto mese non fa' altro che peggiorare le cose... mi riporta sempre e costantemente il pensiero su di lui... e mi immagino a come sarebbe oggi... avrebbe 8 anni. Andrebbe a scuola... magari farebbe qualche sport... ma tutto questo non esiste.In una sua maglietta riesco ancora a sentire il suo profumo. E quella maglietta è l'unica cosa di lui che mi resta. L'unica cosa che posso toccare, che me lo faccia sentire più vicino... e siccome io, religiosamente parlando, non credo a nulla, questa è l'unica cosa a cui posso appoggiarmi e sostenermi quando sento la sua mancanza così forte. La cosa peggiore è che di tutto questo non so parlarne. Lo riesco a scrivere, anche se a fatica, guardando dietro ad un vetro appannato dalle mie stesse lacrime... Ma pronunciare quelle parole non mi è possibile, nonostante io ci abbia provato più volte... mi blocco... sempre.E' come se pronunciandole io mi arrenda a tutto questo. E forse mi farebbe solo bene, ma non ce la faccio. E' come se non usando la mia voce per esprimere tutto questo, io sia in grado di mantenere una parte di lui qua con me.E poi non riesco a raccontare quello che provo perchè è come se non volessi ricevere conforto per una cosa "lontana". Perchè ricevere un conforto adesso mi ricorda che nel momento in cui tutto era reale, in cui tutto stava succedendo... il conforto di un abbraccio io non ce l'ho mai avuto. E in quei momenti, quel dolore, non ero in grado di gestirlo, avrei avuto bisogno di qualcuno che tenesse contro di sè, ma non c'è stato. Ed ora nonostante tutto bruci ancora, non ho più bisogno di quel tipo di conforto....Chissà se mi puoi sentire, ovunque sei. Chissà se esiste davvero un posto da dove puoi vedermi... e chissà se per te mi sto comportando bene.Ti Voglio Bene Alby.