Prigione dei Sogni

Rem


…si staglia in mille direzioni dilatando le percezioni e rendendo indeterminate le sensazioni.E' luce. E' nebbia.Non vi è differenza alcuna. Come se le nuvole avessero consistenza. Come se potessi abbracciarle come si fa con la neve fresca. Così io galleggio nelle  indeterminate dimensioni dell’esistenza. E non esistono confini, perché pareti dilatate all’infinito non possono ingabbiarci.Il sopra? Il sotto? Come distinguerli se non vi è forza alcuna a tenerci ancorati? Ed in questo viaggio estatico mi ritrovo ad osservare dall’alto le vite degli altri e la mia stessa, e sembra che le persone non abbiano consistenza. Vedo i loro visi e le loro mani, ma gli occhi, gli occhi non li distinguo non hanno espressione. Tuttavia non mi preoccupa nulla, non ho paura. Il cuore è calmo.Se la musica si potesse toccare sarebbe questa la sensazione che provocherebbe? Tutto così reale, tutto così nitido eppure  vacuo, intangibile. Dei sussurri mi accompagnano, ma non mi assillano, sembrano intonare una dolce nenia, un soave motivo ignoto ma che conosco da sempre. Mi osservo mentre mi libro in questo cielo sereno, con i capelli al vento e l’aria che mi accarezza la pelle. Gli occhi non sono arrossati e anche se lo fossero non mi importerebbe, perché sento. Sì, io sento, con tutto me stesso.