Prigione dei Sogni

Post N° 110


E mi ritrovo qui, alle due di notte davanti ad uno schermo acceso cercando di trovare qualcosa che forse non possiedo. Sono giorni ormai che non ho più impegni, anzi, di tempo libero ora ne ho fin troppo! Eppure non riesco a scrivere… Sono arrabbiato: perché se dico che mi piace tanto scrivere perché non riesco a farlo ora che potrei? Avrei voluto congedarmi da voi, amici e visitatori di questa mia prigione, in maniera migliore, con qualcosa che avrebbe dovuto tenervi compagnia in mia assenza, un qualcosa per farvi pensare alla persona dietro lo schermo. Mi dispiace, non ci riesco proprio… Sarà forse perché negli ultimi mesi ho vissuto poco, forse ho semplicemente bisogno di ricaricare la mia immaginazione. Perché dovete sapere che la fantasia si nutre di vita vissuta, e a volte quando si è troppo impegnati a vivere, si finisce per non vivere affatto! Avrei voluto raccontarvi la storia di un uomo che voleva scappare via da tutto e tutti, un uomo che, a costo di lottare, voleva raggiungere la sua spiaggia. Quello sarebbe stato un luogo solo per lui dove però la solitudine non lo avrebbe reso triste né turbato. Semplicemente sarebbe stato bene così. Sarebbe stato bello raccontarvi di quest’uomo, però davvero non ci riesco. Allora sapete che vi dico? Visto che non ci riesco sarò io quell’uomo! Spiccherò il volo verso una spiaggia dorata e mi tufferò nell’acqua più blu che possiate immaginare. Nuoterò fino a sfinirmi e poi, esausto, mi getterò sulla sabbia e l’abbraccerò come si abbraccia un amante. Resterò così per lungo tempo, con gli occhi chiusi ed il sole che mi riscalda la pelle, finchè non sentirò di nuovo l’impulso irrefrenabile di buttarmi. La sera poi guarderò su nel cielo e darò nuovi nomi alle stelle, creando inedite costellazioni ed inventando nuovi miti per giustificare la loro esistenza. Quando infine la mia pelle diverrà nera come la notte salirò su una montagna per rigenerare la mente e rinfrancare lo spirito. Mi perderò in un bosco, alla ricerca di me stesso e mi disseterò da un ruscello prendendo l'acqua con le mani. Camminerò a lungo, forse mi stancherò, ma poi sarà la stessa terra a raccontarmi chi sono e sarà il vento a farmi ritrovare la strada di casa. . Se il cielo si farà scuro accenderò un fuoco e seguirò con gli occhi le fiamme nella loro danza sfrenata fino al loro esaurirsi. E allora osserverò i carboni ardenti e vi narrerò le storie che essi disegneranno. E se dovesse piovere ascolterò la pioggia, ve lo giuro, e mi annoterò le note che essa mi suggerirà, per poter un giorno farvele sentire. Così si compierà la catarsi, così rinascerò come ho sempre fatto in questo periodo. Quindi aspettatemi, se vi va. Perché io tornerò… …perché la prigione è qui, ma per fortuna ci siete anche voi… Notram Auguro a tutti buone vacanze, io tornerò a scrivere su queste "pagine" a settembre. Nei prossimi giorni passerò nei vostri blog a farvi un saluto come si deve! Ciao a tutti:)