in me

Una Storia II°


quei ricordi le procurarono un leggero formicolìo che le attraversava tutta la pelle...............  si baciavano e i loro baci erano come i raggi del sole di primavera che scalda la terra ancora umida di pioggia............. le loro labbra si schiudevano come i primi germogli di grano.............. si carezzavano e le loro carezze erano come il lieve vento dell'est che sfiora i piccoli petali di margherite candide in un letto di verde e fresca erba........... le loro carezze sfiorate facevano vibrare la pelle.............. sospiravano e i loro sospiri erano come note acute di mille violini................... si unirono e la loro unione fù come l'acqua di sorgente che si muove lenta e chiara con impercettibile movimento per raggiungere le cascate irruente e potenti che si infrangevano nel loro letto con movimenti di riflussi e schizzi gioiosi........... per raggiungere poi il loro cammino sicuro............... Perla ricordava quei momenti, si turbava di quei momenti, e il desiderio di lui si fece prepotente in lei.................. si voltò verso la porta con ancora negli occhi la luce d'amore................ prese le valige e le portò in camera, cominciando a tirare fuori il loro contenuto.............. Regnava silenzio intorno............. si udiva soltanto il frinire delle cicale................  Perla aveva riposto i pochi indumenti portati, si era cambiata.......... aveva indossato un paio di pantaloni ed una camicetta bianca............. si guardò allo specchio........... si compiacque dell'immagine che le rimandava................. non era magra, ma proporzionata, e in quell'abbondanza di forme, poteva dire di essere una bella donna............riflessioni frivole in quel momento che di frivolo non aveva niente............. Cominciò a togliere un pò di polvere dai mobili e dal pavimento............. l'aria che aveva fatto entrare, aveva già dato un'odore di fresco all'ambiente........... accese lo scaldabagno elettrico e il frigorifero............. mise un CD nello stereo............... aveva scelto un CD dei Pooh, e la canzone che stava suonando era "La ragazza dagli occhi di sole"............... Giacomo tardava a tornare, lei era impaziente............. dovevano parlare, dovevano chiarire quella situazione che li rendeva tristi e ansiosi................ "Perchè non poteva restare tutto come era?""Perchè lui le stava chiedendo di abbandonare tutto?""Eppure si erano fatti mille promese, si erano detti che niente e nessuno, avrebbe potuto violare e interferire nel loro amore"....................Le restava solo aspettare il suo ritorno............  si sedette fuori sotto il piccolo portico, c'era una panchina verde, dal legno rosicchiato e scrostato dal tempo, si accese una sigaretta e osservò il cielo che stava cambiando colore, bellissime striature gialle giocavano con l'ultimo azzurro che persisteva................. ricordò la prima volta che si erano incontrati.............. "permesso? Scusi ma ho fretta si può spostare?" L'uomo che le stava davanti, impacciava il suo passo affrettato, e lì su quelle scale non c'era abbastanza posto per passare.............. "Un attimo signora! E che diamine!" si voltò e la guardò con aria adirata.............. Lei rimase colpita da quegli occhi, neri e penetranti, di colpo la sua fretta non esisteva più............. Con artia intimidita, gli disse:"scusi tanto, ma ho fretta!" Anche lei doveva aver suscitato un'interesse in quell'uomo, perchè le sorrise e le disse: "sicura di avere tanta fretta?" Una parola tira l'altra e si ritrovarono in quel caffè seduti ad un tavolino a parlare............ era stato naturale il loro conoscersi............ Tutti e due con una storia attiva e solida, risero e parlarono............ ormai il suo appuntamento era saltato........... che importava, lo avrebbe assolto un'altro giorno............ Si telefonarono e rifissarono per ritrovarsi, la compagnia reciproca era piacevole, si sentivano allegri e vivi, sentivano che qualcosa stava cambiando il corso delle loro vite...............