in me

Il mio primo volo II°


 ancora incantata e a bocca aperta, guardavo tutto, e come se per un'incantesimo tutto potesse svanire, imprimevo nell'anima tutte quelle immagini e colori che i miei occhi trasmettevano al cuore, le sentivo entrare leggere dentro la pelle, scorrere nelle vene, fino a fondersi con il sangue che seguiva il suo percorso............ tutto meraviglioso, un mondo delle favole.........  una tempesta di emozioni e sentimenti.......... gioia, allegria, tenerezza, malinconia, amore............. era bello dissetarsi con quel dolcissimo coctail...............   l'aereo continuava il suo volo.............. sembrava immobile nell'aria eppure si muoveva.......... strano come le distanze non avessero dimensione lassù............ un grido di gioia............"guarda! Si vede la Sardegna!" finiva il mare e cominciavano i contorni della terra............ quella meravigliosa terra di Sardegna che non avevo mai avuto la possibilità di vedere................ eppure da lassù la terra era terra, le case erano case, i monti erano monti, i fiumi erano fiumi..............era grande l'importanza delle persone che ci vivevano............ loro erano le artefici di un popolo e di una cultura diversa.............  sempre con l'entusiasmo di un bambino e con l'esuberanza della gioia, obbligai mio marito (ormai rassegnato) a guardare finalmente fuori dal finestrino..........."non ti puoi perdere anche questo! Guarda che stupendi paesaggi che ci sono!" si curvò su di me fin quando i suoi occhi non furono "fuori"............ adesso anche lui era a bocca aperta............. stavamo arrivando all'aereoporto di Cagliari, almeno così ci disse il "dlin-dlon", ma stavamo lasciando la terra e ricominciava l'immenso azzurro del mare............ "oddio! Vuoi vedere che ho decantato fino adesso la Sardegna e invece stavamo sorvolando la Corsica?" "ma cosa dici? La Corsica è in Francia!" "no! La Corsica è francese, ma non è in Francia!" "chissà chi mi ha sentito decantare la Sardegna come ha riso fino ad ora!"  In quel momento mi sentii un pò "TOTO'", e mi immaginai con una valigia di cartone legata con lo spago.......... che ignorante che ero! Ma ecco! L'aereo stava virando formando un cerchio nel cielo, tornavamo indietro.......... un sospiro di sollievo............ non avevo sbagliato terra  Stavamo atterrando, le case e i fiumi si facevano più grandi e più vicini............ ecco la pista, sentivo i piedi che ormai toccavano il suolo, ed ero un pò dispiaciuta per questo, mi piaceva stare lassù................ un sobbalzo! Le ruote avevano aderito al terreno, eravamo arrivati! Ancora seduta nell'aereo ormai fermo, aspettavo di vedere accostare la scaletta, così come era stato all'aereoporto di Firenze............... "Susanna! Dai che dobbiamo scendere!"  "non vorrai mica che salti! Vedi che ancora non c'è la scaletta!"  invece della scaletta, dalla parte opposta a dove ero seduta, era stato fatto aderire al portellone, un gigantesco corridoio.............. così............ con un pò di nostalgia, mi incamminai verso l'uscita............... Eccomi arrivata! Il grande androne dell'aereoporto di Cagliari, ancora non avevo ritirato i bagagli............ mi atteggiavo come un "viveur", e sicura mi diressi verso il rullo trasportatore dove avrei potuto ritirare la mia valigia.................A Firenze mi avevano dato uno scontrino con il numero del mio bagaglio, e adesso mi trovavo lì, in piedi davanti al rullo trasportatore, con quel numero attaccato saldamente ad un dito...........  Cavolo che "viveur" si saranno detti coloro che mi guardavano  Non ci fu necessità di controllare il numero........ ecco la mia valigia, l'avevo riconosciuta, ma ormai.......... visto che c'ero........... controllai ugualmente  Ci dirigemmo all'uscita............. che emozione, scoppiai a piangere, c'erano i miei due nipoti e mio cognato............ quattro anni erano stati lunghi, contatti solo per telefono.......... gli volevo bene, di questo ero certa............. fra singhiozzi e sorrisi......... li abbracciai forte forte, un come stai appena accennato........... e tanti baci  Il parcheggio era immenso, la macchina nuova di mio cognato, la prima sigaretta dopo ore, e il cuore che batteva come un tamburo a festa............. quella lunga strada mi avrebbe portata nella loro abitazione.................. mi meravigliai di quanto si somigliano i posti delle città............ c'era un bellissimo sole............. io! Che credevo che la Sardegna fosse un posto retrogrado rispetto alla Toscana, che stupida credenza......... forse era solo data dalle immagini che avevo visto in televisione, di pastori sardi vestiti con costumi, di montagne brulle per pascoli.............. caspita erano civilissimi  anzi direi molto più civili di noi toscani, almeno da quello che potei oservare dell'ambiente circostante.............. ero estasiata da tanta bellezza, poco a poco prendevo coscienza di essere in Sardegna.......... finalmente in SardegnaSì! Ero in Sardegna!  Adesso riuscivo a notare qualche differenza............ la vegetazione era meno fitta, però mi sembrava molto più forte e resistente, bellissime piante rigogliose, cactus giganteschi pieni di buonissimi fichi d'india ancora acerbi............. Ecco la cittadina dove avrei abitato per ben tre lunghi giorni............ quanto movimento, sembrava che ci fosse una festa, e invece era un giorno qualunque............. Mia cognata ci stava aspettando, che bello rivedere anche lei............ e giù altri pianti di commozione..............Svuotai la valigia con le poche cose che avevo portato, ma la commozione non era terminata........... con stupore vidi che ci avevano sistemato nella loro camera matrimoniale............ un pò mi dispiacque di questo, perchè non avrei voluto scombinare la loro regolare vita............... ma ne fui anche molto onorata perchè compresi quanto fosse stata gradita la mia visita....................