in me

Io - I°


 Quasi ogni notte, lei si alzava....... aspettava che tutti dormissero, per rimanere sola con i suoi desideri.......... A piedi nudi, indossando una trasparente camicia da notte, raggiunse il salotto, illuminato soltanto dalle luci della notte.Aveva sistemato l'arredamento di quella stanza, in modo che rimanendo a diacere sul divano, il suo volto fosse rivolto a quella finestra, che lei amava chiamare "il suo quadro mai dipinto", e come ogni quadro più amato, osservava........ quel campanile era sempre lì, e ogni volta riusciva a darle emozione, imponente, fermo, antico...... quale pietra doveva ancora scoprire?Il cielo era bucherellato da tante piccole stelle, qualche nube curiosava e la spiava...... lei sorrise e cercò con lo sguardo, la sua unica amica, che come ogni anno, nello stesso periodo, le faceva compagnia....... quanto le era mancata in quell'inverno............due perle di rugiada, le inumidirono gli occhi. "Ciao amica mia"! Le sussurrò! "Anche questa volta non mi hai tradita"!"Ho tante cose da raccontarti"! La sua stella! La più luminosa di tutte! VENERE! Non doveva più tenere i suoi pensieri per se, la sua amica l'avrebbe ascoltata, l'avrebbe capita, e il suo cuore respirato con più ossigeno, il suo sangue..... pulsato fluido, la sua mente...... accarezzato mille arcobaleni............ Gli occhi le si chiudevano stanchi,  con tutte le sue forze voleva che non accadesse, ma i suoi sogni si facevano strada, e perchè fosserò più belli, lei si accarezzò dolcemente il corpo....... quel corpo di donna, al quale non aveva donato le sue attenzioni, che portava i segni degli anni, delle fatiche,,,,,,,,, ,  le sue mani scivolarono lentamente sul collo, scendendo e disegnando la rotondità dei suoi seni, i suoi capezzoli divennero duri per l'eccitazione, e le sue mani continuarono lo scrutare ogni parte del suo corpo.........  Si ritrovò così....... addormentata su quel divano, le prime luci dell'alba rischiaravano il cielo, le stelle non avevano più luce, ma lei sapeva....... erano lì, la aspettavano.........."A stanotte amica mia!" !!!!!!!! Gli occhi stanchi, seguivano i soliti movimenti di ogni mattina.Tutto era ancora avvolto nel silenzio, il suo gattino....... il primo a darle il buongiorno, le si sfregava sensualmente sulle gambe, lei amava parlargli sottovoce, e lui le rispondeva con un silenzioso miagolio, era bello quel rito, quella complicità con quella sua piccola bestiola, di cui si sentiva un pò simile...........il brontolio della caffettiera....... l'odore del caffè........ come era buono!Se lo versò nel bicchiere grande, perchè in quel modo ne avrebbe sentito anche il profumo insieme al sapore......... ancora pochi minuti di quel silenzio, di quella pace.......... e poi "lo" avrebbe svegliato..........."lo" guardò, entrando nella grande camera, dormiva....... si soffermò un istante........ chi era? Eppure ci conviveva da ben 30 lunghi anni, ma non lo conosceva, non la conosceva............Era tardi..... perchè riusciva sempre a fare tardi? Un'altro giorno l'aspettava........ il tram...... il lavoro...... i colleghi........ i telefoni che squillavano.......... sempre uguali i suoi giorni, quasi un rito perpetuo di una vita intera.........Ma da qualche tempo, qualcosa era cambiato....... il suo cuore batteva di un battito nuovo...............  
    Le piaceva guardare fuori dalla finestra, quando i primi bagliori del nuovo giorno illuminavano il cielo, i passerotti cinguettavano e le rondini disegnavano alte le loro rituali acrobazie...........Piccoli fruscii di lenzuola che si muovevano sopra il corpo ancora addormentato del suo tesoro più grande........ sua figlia........ Si era seduta davanti al PC e lo aveva cercato, aveva cercato qualche parola che la facesse sognare ancora un po', ad occhi aperti, ma sognare la sua storia segreta.......Era un'altra donna da quando lo aveva conosciuto e amato, nessun rimpianto, nessun senso di colpa, adesso lei conosceva l'amore, l'amore bevuto a piccoli sorsi, tanto da non permetterle di sentire secche le sue labbra e il suo cuore.........La sua stella, anche quella notte l'aveva cullata con il suo trepido bagliore, l'aveva solo intravista fra quelle nubi nere che coprivano il cielo, ma si era lo stesso fidata di lei, le aveva parlato anche quella notte e aveva continuato il suo racconto.........Era lui, l'uomo che l'aveva resa finalmente donna, che le aveva dato amore ed aveva sgretolato molte delle insicurezze che la sua inesperienza e ingenuità, l'avevano tenuta segregata ad un ruolo responsabile di una vita piatta, travagliata, anche se con due grandi felicità....... le uniche felicità........ le sue figlie........."ciao amore"......... il suo saluto......... e poi amore, parole, dubbi, certezze, amore........ e il suo cuore batteva forte, lo sentiva vivo, sentiva viva la sua pelle, sentiva luminosi i suoi pensieri........ la donna viveva.........Ringraziò il destino che tanto le aveva donato, un'amore a metà, e per metà lei viveva.......... non chiese mai di più, sapeva che non poteva forzare la mano a quel destino, così avido e così generoso............. perchè sapeva che il destino è il signore della probabilità, padrone assoluto sul bene donato, signore onnipotente che dà e toglie, e prima di perdere quel poco che aveva.......... niente di più chiedeva........