Creato da Traccedicuore il 13/09/2010

Il profumo del cuore

Uno spazio dove il mio essere si fonde tra poesie , racconti, preghiere e riflessionie ricordi, dove lasciare una traccia e ricavarne un angolo di serenità

 

Sei amico della pace?

Post n°109 pubblicato il 14 Marzo 2011 da Traccedicuore



Sei amico della pace? Allora sta' interiormente tranquillo con la tua
amata.
Elimina i litigi , volgiti alla preghiera.

 A chi non ama la pace

e vuol litigare, rispondi con tutta pace:

"Dì quello che vuoi, odia quanto vuoi,

detesta quanto ti pare, sei sempre mio fratello.

Buono, cattivo, volente, nolente sei sempre mio fratello"."

(SANT'AGOSTINO)


 
 
 

Passato e futuro

Post n°112 pubblicato il 28 Giugno 2011 da Traccedicuore

 

 

Siamo continuamente alle prese con pensieri che ondeggiano fra passato e futuro , ci struggiamo coltivando ricordi e vecchie malinconie e vagheggiamo un futuro che è conseguenza fantasiosa di quelle sensazioni senza riuscire a soffermarci sul presente. E poi , ci stupiamo che i nostri desideri , le nostre speranze, restano lettera morta. 

Nel momento in cui la nostra attenzione è concentrata su ciò che è accaduto in passato , noi viviamo nuovamente quelle emozioni di allora, e , di conseguenza, la nostra vibrazione, il sentire del nostro cuore, si uniforma a quel tempo. 

Quando, dopo aver fatto questa esperienza, ci proiettiamo in un futuro che vuole essere migliore, diverso dal passato, non siamo più in grado di innalzare la nostra vibrazione perchè le nostre emozioni sono ancorate a quel passato.

Il risultato di tutto questo lavorio interiore è disastroso !

Come rimediare ?!! Innanzitutto, è bene lasciar andare

il passato o correggerlo a nostro piacimento per eliminare

le sensazioni fastidiose che provoca, quindi , è il caso di osservare amorevolmente il nostro presente scorgendo nella realtà tutto quello che di buono ci offre.

Non è una cattiva idea, a questo punto, provare

gratitudine per ciò che di buono ci circonda.

Già facendo questo piccolo esercizio, la nostra ansia

si dimezza ed una gioia gentile fa capolino nel nostro cuore.

E' timida questa gioia, ma più cresce il nostro sentimento di gratitudine, più la gioia mette radici in noi.

E' questo il momento per giocare , solo un attimo, con i nostri desideri ...

E, visto che la dolcezza della gratitudine è in noi , è bene estenderla anche alla emozione per il nostro desiderio realizzato.


Da questa connessione amorevole si sviluppa

una pace interiore che genera amore. 

Amore per noi stessi e per la vita che vogliamo. 

Quando l'amore ha preso possesso del nostro cuore

nulla si frappone fra noi e la nostra felicità.

E la felicità solo nel presente è reale, solo nel presente si esprime ...

Diviene uno stato dell'anima, in quel momento, la felicità! 

E mentre siamo felici nel qui ed ora, piantiamo i semi

che in un futuro radioso, germineranno.


HOSEKI VANNINI

 

 
 
 

Non importa con quanto scrupolo seguirai le indicazioni:

Post n°113 pubblicato il 28 Giugno 2011 da Traccedicuore

l'impressione di aver perso qualcosa, la sensazione sprofondata sotto la tua pelle di non aver vissuto tutto. C'è quel sentimento di caduta nel cuore, per essere andato troppo in fretta nei momenti in cui avresti dovuto fare attenzione.
( Chuck Palahniuk)

 


 
 
 

Oggi , 40 primavere

Post n°114 pubblicato il 28 Giugno 2011 da Traccedicuore

E mentre il tempo scorre, sono giunta a 40 primavere ... Riaffiorano, ricordi, emozioni, sensazioni e immensa gratitudine per ogni dono che la vita mi ha riservato.

 

 
 
 

Compagni d'anima

Post n°115 pubblicato il 20 Luglio 2011 da Traccedicuore

 

 

A ciascuno di voi è riservata una persona speciale. A volte ve ne vengono riservate due o tre, anche quattro. Possono appartenere a generazioni diverse.

Per ricongiungersi con voi, viaggiano attraverso gli oceani del tempo e gli spazi siderali. Vengono dall’altrove, dal cielo. Possono assumere diverse sembianze, ma il vostro cuore le riconosce. Il vostro cuore le ha già accolte come parte di sè in altri luoghi e tempi, sotto il plenilunio dei deserti d’Egitto o nelle antiche pianure della Mongolia. Avete cavalcato insieme negli esercici di condottieri dimenticati dalla storia, avete vissuto insieme nelle grotte ricoperte di sabbia dei nostri antenati. Tra voi c’è un legame che attraversa i tempi dei tempi: non sarete mai soli.

L’intelletto può intromettersi e dire “Io non so chi tu sia”. Ma il cuore sa.

Lui ti prende la mano per la prima volta e la memoria di questo tocco trascende il tempo, e fa sussultare ogni atomo del tuo essere. Lei ti guarda negli occhi, e tu vedi l’anima gemella che ti ha accompagnato attraverso i secoli. Ti senti rivoltare le viscere. Hai la pelle d’oca. Tutto al di fuori di questo momento perde importanza.

Lui può anche non riconoscerti, anche se finalmente l’hai incontrato di nuovo, anche se in effetti lo conosci. Ma tu puoi sentire il legame che esiste tra voi. Puoi vedere la carica potenziale, il futuro. Lui forse no. Le sue paure, il suo bagaglio intellettuale, i suoi problemi gli creano come un velo sul cuore. Ed egli non lascia che tu l’aiuti a dissipare quel velo. Tu t’affliggi e ti struggi, lui se ne va. Il destino può essere così delicato.

Quando invece due persone si riconoscono reciprocamente, non c’è vulcano che erompa con maggiore passione. L’energia liberata è enorme.

Il riconoscimento dell’anima gemella può essere immediato. Si avverte un’improvvisa sensazione di familiarità, di conoscere già questa persona appena incontrata, ben oltre i limiti cui arriva la mente consapevole. Di conoscerla così profondamente come di solito accade con i più intimi membri della famiglia. O anche di più. E di sapere già cosa dire, e come l’altro reagirà. Nasce quindi un senso di sicurezza, e una fiducia ben più grande di quella che si potrebbe pensare di raggiungere in un solo giorno, in una settimana, in un mese.

Il riconoscimento dell’anima può essere un processo sottile e lento. All’inizio, magari solo un albore di consapevolezza nel momento in cui il velo viene delicatamente sollevato. Non tutti sono pronti ad accogliere subito la rivelazione. C’è una progressione da rispettare, e può darsi che si renda necessaria, da parte di chi lo comprende per primo, una certa pazienza.

A farti capire che ti trovi di fronte ad un tuo compagno d’anima può essere uno sguardo, un sogno, un ricordo, un sentimento. E tale risveglio può avvenire anche attraverso il tocco delle mani di lui, o il bacio delle labbra di lei, e la tua anima balza di nuovo alla vita.

Il tocco che desta può essere quello del tuo bambino, di un tuo genitore, di un fratello, o quello di un amico vero. Oppure può essere quello del tuo diletto, che arriva a te attraverso i secoli, per baciarti ancora una volta, e per ricordarti che siete sempre insieme, fino alla fine dei tempi.

…..Ti è mai successo almeno una volta di provare quella strana sensazione…
e di dire … ”MI SEMBRA DI CONOSCERTI DA SEMPRE?”
….

(Briann Weiss)

 
 
 
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