Promontorio

otto


Uscirono dal sentiero.. Uscirono dal sentiero, ed erano nell'ombra degli alberi.Si trovarono la casa davanti.Era in un evidente stato di abbandono. Come il piazzale in ghiaia che la contornava, folto di gramigna.Era una casa su due piani, con un'amplissima scalinata che conduceva alla porta d'ingresso. La scalinata era grande quasi quanto la facciata, e si trasformava in un'ampia terrazza. Si sarebbe potuto ballare in tanti su quella terrazza. Girò intorno alla casa, nella parte che dava sul retro, quella davanti al mare, e sorpresa, trovò un'identica scala ed un altro ingresso.In tempo di guerra, le camionette del Colonnello dei 'Fallschirmjaeger' erano parcheggiate in quel piazzale.Il colonnello senza un braccio. Quello delle stragi. Era stato sei mesi da quelle parti, ed i suoi uomini non avevano torto un capello a nessuno.Forse era perchè viveva in una casa come quella. Forse si alzava al mattino per vedere il mare dai finestroni. E desiderava solo tornare a casa sua, tornare dalla sua famiglia.La ragazza stava facendo giri su giri intorno alla casa. E non parlava.L'evidente stato di abbandono di quella casa dava un senso di tristezza, come trovarsi davanti ad un malato terminale. Non sai mai cosa dirgli.Cosa gli dici? Speriamo bene? Ci vuol coraggio? Abbi fede? Abbi forza?Stai zitto e lo guardi e lui guarda te, cercando di nascondere la disperazione, quasi che morire fosse una vergogna. Uno che non ce la fa e abbandona.Un perdente. Chi muore sembra un perdente. E cosa perde? Se hai vissuto per ammucchiare soldi e morire più ricco possibile, sai bene cosa perdi.Ma se non hai da perdere niente, forse dovresti essere curioso, del continuo della storia. Chi lo sa dove vai? Di sicuro torni da dove sei venuto. E da dove sei venuto?Da qualsiasi parte la storia sia iniziata, lì ritorni.Doveva entrare in quella casa.