Creato da andywebb il 01/05/2007
Una novella quasi d'amore

Area personale

 

Ultime visite al Blog

liberanteandywebbNues.sygharuseveral1lukedctNarcyssegelsomina_a_volteg_ninokrystellabranzino.paolochiaramentetuocchineriocchineriIlGrandeSonno
 

Chi puņ scrivere sul blog

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 

 

« trecinque »

quattro

Post n°4 pubblicato il 01 Maggio 2007 da andywebb

Un airone cenerino..

Un airone cenerino vagabondo, attirò il suo sguardo.
In lenti e profondi battiti d'ala, percorreva il limitare delle acque. Chissà da dove veniva. Sembrava impegnato in un controllo e muoveva il suo lungo becco giallo, a destra e a sinistra.
Quando l'airone si fu allontanato, tornò a cercare con lo sguardo la ballerina.
Ma la ballerina non c'era più.
E la spiaggia gli apparve subito come una landa desolata.
Stette un attimo a bocca aperta, per la sorpresa, poi subito si rimise in piedi ed allungò il passo, per arrivare velocemente là, dove la ballerina danzava. Doveva essersi infilata in pineta, non c'era altra spiegazione ad una così improvvisa scomparsa.
Quasi correndo, intravide tra la vegetazione pioniera, ai bordi della pineta, qualcosa di bianco. Dietro un lentisco. Rallentò il passo, facendo finta di essere lì per caso e fischiettando.
Con la coda dell'occhio la vide.
Seduta, ad occhi chiusi, con il mento appoggiato sulle ginocchia e le mani strette sulle caviglie.
Lei lo udì arrivare ed apri un occhio, uno solo, come per prendergli le misure, o per prendere la mira di un invisibile arma.
La pelle del viso, le luccicava al sole, era sudata e accaldata dopo tanto ballare.
Distava da lei una decina di metri. E la vide bene. La vide bella.
Si schiarì la voce.
"Non balli più...?"
Lei lo guardò, poi mosse la testa a destra e a sinistra. Quando il suo sguardo fu di nuovo su di lui, le sue guance si gonfiarono e buttarono fuori aria dalle labbra semichiuse.
Lui capì al volo.
" Mi scusi,eh? Buongiorno, allora...."
Non voleva arrossire davanti a lei.
Mentalmente si guardò in uno specchio. Non aveva niente di sbagliato, o forse sì?
Non aveva il vestito della domenica, ma dove andava non serviva.
Aveva la barba un po' lunghetta, è vero, ma lei era stata veramente troppo esplicita.
Forse aspettava qualcuno. Del resto, così lontana e da sola, ci poteva stare che fosse in attesa. In attesa di chi?
Sgambava veloce, per allontanarsi da quella magra figura che aveva fatto, ed in cuor suo si dette dell'imbecille più volte.
Guardava il promontorio, laggiù in fondo, e tentava di scacciare il malessere che lo aveva preso.
Non aveva più voglia di arrivare fino laggiù. Non capiva proprio perchè ci volesse andare. Che senso aveva?
La voce gli rimbalzò nelle orecchie ed entrò nella sua testa come una palla da base-ball.
" Scusa... aspetta! "
Si voltò stupito.
La ragazza che ballava lo stava seguendo.
Si fermò con le sopracciglia alzate.
Lei lo raggiunse ansante.
"Scusami per poco fa... credevo tu fossi uno dei soliti... sai... "
Lui era incantato. E le sue sopracciglia non si decidevano a scendere.
"..no, scusa tu.."
La ragazza era alta quasi quanto lui.
"Dove vai ?"
Lui allungò il braccio e indicò.
"Voglio arrivare fino al promontorio... "
Lei piegò la testa con un atteggiamento fanciullesco.
"Posso venire anch'io?"
"Sì che puoi. Andiamo insieme, andiamo... "
"Come ti chiami... ?"
Le loro voci si persero nell'aria, mentre si allontanavano insieme, verso il promontorio.
Il sole era arrivato quasi a metà del suo percorso, nel cielo.
L'autunno tiepido era nell'aria e nei milioni di piccoli soli che illuminavano il mare.

 

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/Promontorio/trackback.php?msg=2635620

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
Nessun Commento
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963