Propoliticult

Profondamenteternospazio


Si sprigiona di tanto in tanto nell'attimo di distrazione della mente calcolante quel qualcosa che fa si che noi, tutti, non ci sentiamo umani. Qui seduto nella mia poltrona rumino le immagini del mio passato e sbuffo nuove creature deliranti, pensando me stesso pensante mi proietto ai limiti del cosmo, per quanto raggiungibili dallo Spirito. Sprizzo fantasia, inerte, da tutti i pori. Guardo il mondo e vomito draghi di distruzione fluida. E' come un'immagine che appare per una frazione di secondo all'angolo dell'occhio e ti chiedi se non hai solo sbattuto troppo lentamente le palpebre. Biascico incomprensibili sonetti di disperazione, ma finalmente trovo la strada e rido..    ..."chi di voi puņ ridere ed essere elevato?"..Respiro la mia aquila, mordo il mio serpente.. Finalmente! la gioia mi frusta l'anima e per un momento sono un tutto, poi ricado, ma mi resta quell'alone di armonia, di mirabile giustizia sottesa all'universo che nel mio invalicabile limite mi comprende come parte per essere completo.E allora anch'io sono parte e per quanto disunito sono Uno. Essere Uno mi da la certezza di uno scopo ed il mio scopo č anche il mio unirmi al tutto. Perciņ posso dire tutto su tutto certo che i conti, da sempre, per sempre torneranno.