Propoliticult

Post N° 9


Ritornolegami mai spezzatisolo accantonatiaffondano la loro spadaFilare, formichee case di cartonemono tono dopoguerraE azzurro e fucsiadi un accento autoctono20 anni avantie forse piùOra capiscoil senso di formicada dove se no il nazismo?Finestrenon si distinguono dal muroalberiDissimulare la presenza Ledward BarracksIl centro dell’imperoè un pascolo di erba rigogliosae nobili mucchebrucano la loro identitàUn mondo castaleGruppie gruppi dentro ai gruppisi perde il verticeNell’oltre dell’umanoRifarsi il trucco. Sempre. Avanti.Anche i turchiprofumo di intonaco nuovoe finestre in alluminioNuove finestreIl passato si svinghiaAfferro un sensoprofumato di gommae scarico industriale.Ancora ruminantiplacidi erbivoriChi sei, ultimo uomo?“Ora in amicizia commemorano le vittime di entrambi”A che serve un rifugioprivo di aperturese non a fare da sfondo a una lastra di metallosquarciata1945  Black ThursdayMuorel’individuo-formicala formica sola restaE rumina da allorale proprie macerie.