Propoliticult

...echoes...


 Giova presumere se stessi eternimentre il sangue sale in morbide volutead offuscare i sensichiudendo le porte al nullaoppure aprendo spazialla prole reietta di Urano. Senza che la mano s’apra aspetto il carmementre tarme eternesquassano l’aria a più ripresequietando antiche conteseper prodigare astuzie. ...Cazzo, se sogno!... E se non sognassi forseavrei l’ardire di venir meno.Tremante ed ebbro non aspetto il serenodivenire del fato, incateno i dadi.Non c'è spada più grande,più grande amore non saprei pensare. E cresce il dolore, e diventa idillio,ma non discosto l’orecchio e il capoper non evitare di sentire Priapo ed Ares,ad Ades consacrati, ridere. Muto in repentino omaggioil clamore di un fuoco d’aprile,non assaggio carne, ma, ferendo,inietto un dardo ostilea corteggiare rinnovati amplessi. Nei recessi fluidi del coitoriscopro la pelle perdutalabbra di seta divoro. Accoratamente imploro pace.F