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Nella vita esistono due tipi di giochi: i “giochi a somma zero” e i “giochi a somma diversa da zero”. Nei giochi a somma zero la vittoria di uno coincide on la sconfitta dell’altro, i due sono in competizione diretta e per vincere è necessario che l’altro perda. I giochi a somma diversa da zero o si vince insieme o si perde insieme e, anzi, tentare di sopraffare l’altro conduce entrambi alla sconfitta: di questa specie sono le relazioni di coppia (e dovrebbero esserlo tutte le relazioni interpersonali).
La comunicazione all’interno della coppia (così come tutti i tipi di comunicazione) non avviene affatto solo attraverso le parole ma anche, e soprattutto, attraverso i messaggi che il corpo veicola (che lo si voglia o meno). È infatti impossibile “non comunicare”. Se ad esempio sono in treno con il mio partner e durante il viaggio non scambio alcuna parola con lui e trascorro il tempo leggendo, sto comunicando che non voglio essere disturbato e non mi interessa entrare in rapporto.
Questo comportamento “non verbale”, “non parlato” si chiama ASPETTO DI RELAZIONE e non viene trasmesso con le parole, bensì con lo sguardo, con la postura, con la vicinanza-distanza, con la mimica facciale.
La comunicazione all’interno della coppia è fondamentale anche per la gestione dei conflitti; spesso le coppie vivono il timore che il conflitto porti alla rovina della coppia stessa e preferiscono rimanere insoddisfatti piuttosto che affrontarlo e “rischiare” un cambiamento.
Avviene spesso che si eviti la comunicazione in tutti quei campi in cui si è in disaccordo ma questo porta ad una relazione superficiale. In altre occasioni la comunicazione è ambigua ovvero si dicono delle cose a parole ma tutto il resto dell’atteggiamento dice il contrario, ad esempio un uomo dice ad una donna “ti amo” ma contemporaneamente è rigido con il corpo, non la guarda negli occhi, è distaccato. Lei inevitabilmente avvertirà il disagio di sentirsi dire a parole una cosa e una del tutto opposta con il resto del corpo. Una soluzione in questi casi è verbalizzare ciò che stiamo percependo senza correre a soluzioni affrettate.
Una coppia può anche ritrovarsi nel circolo vizioso del “chi ha iniziato prima”, ovvero in una discussione si tende a dare la colpa all’altro del proprio atteggiamento, mentre l’altro fa lo stesso. Considerare come causa del proprio atteggiamento il comportamento dell’altro porta a perdere per entrambi i partner, presi dall’incolparsi reciprocamente. Piuttosto sarebbe più costruttivo chiedersi quali effetti ha il mio comportamento sull’altro, come reagirà, come si sentirà. In questo modo possiamo trovare risposte nuove ai soliti problemi e cambiando punto di vita avremo modo di concentrare l’attenzione sul futuro piuttosto che rimanere bloccati a recriminarci il passato.
Dott.ssa Simona Piierini
Psicologa, Psicoterapeuta, Psicologa Giuridica
simonapierini@inwind.it
www.simonapierini-psicoterapia.com
Studio: Via Ardea, 27 - Roma (Zona Piazza dei re di Roma, Metro A)