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L'autoerotismo

Post n°11 pubblicato il 16 Ottobre 2014 da simonapierini
 
Foto di simonapierini

Perche' mi imbarazza masturbarmi?

Perche' mi sento in colpa?

Lo fanno tutti? Oppure solo gli uomini?

Praticano l'autoerotismo solamente i single?

 

Sono molte le domande che gravitano attorno alla pratica dell'autoerotismo; proviamo a comprendere meglio...

 

Nel corso dei tempi sulla masturbazione vi sono state molte leggende soprattutto rispetto agli effetti di questa pratica: abbiamo sentito tutti, magari da adolescenti,quando iniziavamo a scoprire il nostro corpo,il pericolo di diventare paralizzati, cechi, impotenti, tormentati dall’acne e chi più ne ha più ne metta. Non ci meravigliamo quindi se generazioni e generazioni sono cresciute con l’incubo, e la colpa, di commettere, quando dediti all’autoerotismo, un gravissimo peccato.

 

Oggi, per fortuna, l’ambiente scientifico tutto è concorde non solo sul fatto che la masturbazione non provoca malattie, né fisiche, né psicologiche ma che, addirittura, soprattutto nell’età dello sviluppo sia essenziale ed efficiente per instaurare un sereno rapporto con il proprio corpo.

Anche l’Associazione Mondiale della Salute Sessuale ha stilato, in collaborazione con l’Associazione Mondiale della Sanità,alcuni obiettivi della sessualità nel terzo millennio e tra questi viene sottolineata l’importanza della masturbazione per lo sviluppo psicosessuale dell’individuo, in un ottica più ampia di benessere oltre che individuale anche di coppia.

 

Infatti, grazie alla pratica dell’autoerotismo, è possibile scoprire e conoscere il proprio corpo; prendere confidenza con esso e con le emozioni che si provano, passo obbligato per poter costruire una serena relazione sessuale con l’altro poiché, in questo modo,si può anche verbalizzare le modalità più consone per ricevere piacere dal partner.

Purtroppo l’educazione sessuale rimane carente, sia a scuola che in famiglia,e i tabù sulla sfera sessuale ancora molto radicati; eppure è fin dall’infanzia che possiamo rintracciare la pratica della masturbazione come gioco, come conforto, come scoperta del proprio corpo.

 

Nonostante i tabù, nonostante le censure, nonostante la morale religiosa ecc…la masturbazione risulta essere l’attività sessuale più praticata.

Dove nasce allora l’incongruenza tra il "fatto" e ciò che non si può dire, ciò che deve rimanere segreto, ciò che forse sembra ancora peccato?

Se tutti la praticano, perché ci sono i sensi di colpa e di imbarazzo?

Nasce dal fatto che non è l’atto in se a destare instabilità in chi lo pratica, bensì COME VIVIAMO quell’esperienza…qui le cose cambiano drasticamente e qui trovano terreno fertile le colpe, le paure e le vergogne.

 

Il primo passo è forse quello di riconoscere il nostro background, fatto di religione, di cultura e di leggende, accettarlo e integrarlo con il desiderio di entrare in contatto con la propria intimità; siano donne o uomini (la masturbazione infatti è praticata in egual misura da entrambi i sessi), adolescenti, adulti, individui che vivono nella terza età. 

 

E se siamo in coppia? Masturbazione si o masturbazione no?

Nel famoso rapporto Hite, pubblicato per la prima volta nel 1976, quando fu chiesto alle donne se poteva esistere un legame tra masturbazione e rapporto completo con un uomo, per la maggior parte di loro questa domanda era incomprensibile o molto confusa: la maggior parte di loro non aveva mai pensato ad una relazione tra le due cose.

La pratica clinica mi ha insegnato che oggi non siamo molto lontani da questa realtà, poiché siamo bombardati da messaggi sbagliati, da riproduzione cinematografiche che ci dicono continuamente che basta la penetrazione, e le spinte del pene nella vagina, per procurare un orgasmo femminile. Le informazioni che riceviamo ci dicono che durante un rapporto sessuale con un uomo non dobbiamo masturbarci.

Invece possiamo addirittura dire che far sapere al nostro partner come “funziona” il nostro corpo, può far crescere il rapporto di coppia.

Essere direttrici della propria, più consona, stimolazione, significa conoscersi, significa essere libere e forti.

Questo può completare la relazione con il partner.

Molte persone credono che quando si vive una relazione di coppia, la masturbazione sia un surrogato, un sostituto improprio e inopportuno. Che sia roba da single…possibilmente single sfigati! Ci sono coppie che lo ritengono un campanello di allarme, una difficoltà nella relazione.

Alcune donne si sentono “trascurate” se scoprono che il proprio partner si masturba.

In realtà la masturbazione non sminuisce e non mina il rapporto di coppia; ricorrere a questa pratica non significa non essere appagati dal proprio partner.

Anche mantenere uno spazio per l’autoerotismo, nonostante si viva una felice vita di coppia, può essere invece funzionale per continuare ad avere un rapporto intimo con se stessi, continuare a scoprirsi e conoscersi. Altra questione è quando l’autoerotismo sostituisce del tutto il rapporto sessuale con il partner,in questi casi è consigliato andare a vedere cosa c’è dietro questa scelta, questo impulso, questo bisogno.

Masturbarsi reciprocamente e parlare delle proprie fantasie e dei propri desideri insegna a ciascuno a conoscere il corpo dell’altro e rende la coppia più affiatata e aumenta l’intimità.

E più aumenta l’intimità, più il sesso si trasforma.

Fondamentale è ricordarsi sempre che siamo tutti diversi e che l’aspetto più erotico è proprio la nostra singolarità.

Per concludere, possiamo dire che non esistono modi giusti e modi sbagliati di masturbarsi, così come non esistono zone erogene uguali per tutti.

Certo, alcune sono molto note, ma se trovate il coraggio di intraprendere questa avventura, potrete scoprirne delle altre, inaspettate.

Tutto può essere fonte di stimolazione ed eccitazione: i piedi, le mani, i glutei, soprattutto nella zona inferiore, dove la pelle è più delicata, l’incavo del collo, le ascelle e così via…

Molti mi chiedono come si fa a scoprire ciò che davvero può piacere?

Io rispondo sempre che dobbiamo sperimentare…giocare…divertirci…esplorare e ricercare.

Possiamo farlo tutti…

Perché scoprire il proprio corpo e le sensazioni ad esso collegate è un eccitante viaggio di scoperta e di crescita personale, non nuoce a nessuno, non lede alcuna libertà, non è contro, né in sostituzione, di qualcosa, è semplicemente “essere con se stessi”!

 

 

 

Tratto dall'intervento a "C'est la Vie", Radio Kaos, 14/10/2014

 

 

 

 

 
 
 
 
 

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Un blog di: simonapierini
Data di creazione: 27/08/2012
 
 

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