Psicografla grafologia al servizio della psicologia |
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La nascita di questo blog è quello di poter scambiare con chi è dell'ambiente e non solo idee, commenti, studi, esperienze in tema di grafologia. Per grafologia si intende la disciplina che studia le caratteristiche psicolgiche di un individuo attraverso l'esame della grafia. L'uso della grafologia, o a detta di alcuni grafoanalisi, è utilizzata in psicologia al fine di poter individuare eventuali problematiche inconsce del paziente, oltre a poter avere un profilo psicologico del paziente al fine di vagliarne le varie tendenze lavorative, affinità sentimentali e capacità intellettive, attitudini personali e quant'altro. L'analisi della grafia a sfondo psicologico risale ai tempi antichi, ma solo nel 1800 l'abate Jean-Hippolyte Michon con il testo Systeme de graphologie, la fa divenire una scienza a tutti gli effetti. Michon era affascinato dalle varie grafie che aveva visto e intuì che era possibile collegare ai vari segni grafici un significato diverso, così individuò ben 165 segni graficologici. Più tardi sarà il suo allievo Jules Crépieux-Jamin ad assegnare valori diversi ai segni grafologici mettendoli anche in relazione tra loro. Il caposcuola della grafologia in Svizzera è Max Pulver, noto per lo studio spaziale della grafia. In Italia il capostipite della scuola grafologica è stato Gerolamo Moretti, i suoi studi hanno sviluppato un metodo che si basa su nozioni scentifiche, infatti introdurrà anche misurazioni in decimi dei vari segni grafici. Vi è anche un altro metodo ancora più scentifico del metodo morettiano, che è quello del prof. Marco Marchesan, che partendo dallo studio del metodo morettiano e da quello francese ha sviluppato quello che lui ha definito Psicologia della scrittura. In Italia sono molte le scuole di grafologia che usano i vari metodi internazionali. |