Mente e Cervello

Che fine hanno fatto Yin e Yang?


Si, credo che mentre alla donna bastano i sentimenti, l'uomo necessita maggiormente dell'organizzazione e della capacità a vivere l'evento. Mentre noi simulavamo il matrimonio e la maternità, già a pochi anni (con il gioco), loro si occupavano di guerra e competizione. Il maschio ha bisogno di sentirsi forte e capace,la donna tenera e madre. Forse per qualcuno sono stereotipi, ma sono alla base di quello che siamo. L'uomo non scappa, lui solo non sa come si fa. Mentre per noi, viene naturale perchè abbiamo passato una vita a sognarlo. Se fai competere un uomo su altro è bravissimo. Capace di passare ore a farsi crescere i muscoli. I ragazzi sono capaci di pensare di poter conquistare una ragazza grazie alla loro moto,grazie al modo di impennare con la stessa. Vogliono dimostrare la loro potenza con il saper fare, con il fisico. Noi anche, ma ci siamo allenate tanto ad esprimere i sentimenti e ci concediamo l'uso delle lacrime. Loro se lo negano, temono i sentimenti, vogliono etichettarli come fanno con le altre cose, hanno bisogno che siano organizzati e logici. Devono appartenere ad uno schema. Di solito scelgono il matrimonio in branco, quando anche amici, cugini e fratelli lo fanno. Come una sorta di tradizione, di simbolo di appartenenza. Per noi è più facile perchè più o meno siamo tutte calate nel ruolo di madre e sposa dalla nascita. Ma se ben vediamo, il loro ragionamento non è da buttare. Immaginiamo un animale che non si sente in grado di sfamarsi, non si sente forte, sicuramente non cercherà la compagna. Di solito, tipo fra le mosche, i più deboli diventano stupratori. Noi viviamo una sessualità più libera e per fortuna non ci si deve spingere a tanto, ma spesso il ragazzo vive la sessualità libera perchè non si sente abbastanza forte per andare oltre, anche a 43 anni!Alla fin fine, quando il matrimonio non esisteva, il discorso avveniva in modo più naturale ed al contrario, erano i bimbi a mettere insieme i genitori, e questa cosa mi sembra logica. Oggi non si ha paura di amare, ci si nasconde dietro il non saperlo fare. In realtà c'è troppo confronto con modelli forti che vengono dai media, e chiunque si può sentire inferiore, per altezza, bellezza, taglia, soldi...etc...Insomma in quella coppia vedo una lei costretta a fare la parte dell'uomo e della donna, e altrettanto. Vedo ruoli sovrapposti. Sicuramente erano molto innamorati, ma entrambi erano sia l'uomo che la donna. Quando i ruoli si sovrappongono, tutto è preteso dall'altro e tutto si fa non lasciando spazio all'altro. Come se, se non faccio qualcosa io, non lo farà nessuno. Così, a me sembra, le coppie siano diventate ditte individuali, dove ognuno fa da sè, dove l'altro è un giocattolo, e se ce lo clonano è meglio. Dove, se non fa quel che spero faccia, ciò che mi illudo faccia, se non supera le tappe come nei giochi della gioventù, e non risponde alle nostre aspettative, allora non ci ama! Ma noi, sappiamo amare?