Mente e Cervello

Post N° 181


 BUON NATALE...Il NATALE è la festa della povertà, nel senso di tutte quelle povertà interiori che sperimentiamo nei momenti di solitudine e di tenebre, ma è anche la festa della speranza. Non c'è ricco che non si senta solo. Siamo tutti uguali, tolti i vestiti e i conti in banca “funzioniamo” tutti con gli stessi ormoni, siamo tutti provvisti di carne e sangue, e tutti usiamo stomaco per il cibo, polmoni per respirare e cervello per pensare. Ormai il Natale è per molti solo shopping natalizio. Vedo gente con l'ansia da regalo. Crediamo di sdebitarci così verso le persone cui dobbiamo riconoscenza. Ma è troppo facile e anche troppo comodo. Il sistema consumistico si è impadronito della festa dei poveri, di una festa intima fatta di calore e del donarsi, non di donare. Ma sembra che acquistare dei doni sia più sbrigativo e meno vincolante del darsi, del prestare attenzione, del mettersi a disposizione, del fare rete, quella rete che mette in gioco la “causa” FIDUCIA per innescare il dinamismo dell' ”effetto” AMORE. Il vero Natale è per gli anticonformisti, fuori dalla mentalità consumistica e rozza di questo secolo, fuori dall'ovvio, per cui vissuto contro-corrente. Sarà sempre un triste Natale se si spera nella gioia che può procurarci lo shopping e dei doni, il nostro cervello produce quantità ridotte di ormoni che ti fan sentire gioia quando facciamo shopping, ma ne produce quantità esagerate quando amiamo e siamo amati. Un abbraccio, un sorriso, il condividere ci ricordano cos'è il Natale. Senza miracoli, che Natale è? Allora parti da te, inizia a dare, non aver paura, pensa a Dio che ha voluto farsi debole svuotandosi della sua onnipotenza e indossando la nostra fragilità nella tenerezza indifesa di un bambino. Si è fatto piccino piccino che di più non si poteva, ha raggiunto la sintesi dell'umano in tutto il suo niente, nella versione base e senza l'optional di un abito o un conto in banca. Ha raggiunto la sintesi, ha indossato gli abiti di base, per parlare un linguaggio universale fatto di corpo e sangue. Usiamolo questo corpo a Natale, usiamo il nostro sorriso e il nostro sguardo comunicatore; usiamo gli abbracci e le carezze; usiamo le mani che sanno produrre e dare; usiamo orecchie e occhi per ascoltare, prestando ben attenzione all'altro; aboliamo l'indifferenza che uccide e indifferenti solo verso le conseguenze: fidiamoci! E vada come deve andare!!!La fiducia ci fa rinascere dalle nostre tenebre interiori, allora usiamola con un pizzico di speranza! Buon Santo Natale a tutti, TetiAngel