Mente e Cervello

fantasie compensative


La tecnica delle Fantasie compensativeBy Dr. Maria Teresa Angelillo_Psicologa-NeuropsicologaTante volte ci fasciamo delle nostre tristezze e finiamo per essere così assorbiti dalle nostre paure che tutto ciò che temiamo ci piove addosso e ci travolge come una valanga senza darci il tempo di reagire. Perchè la vita in alcuni momenti è un insieme di disastri, mentre in altri sembra meravigliosa? Tempo fa ho scritto una frase che ci invita a stare attenti ai pensieri, la si trova da qualche parte in questo blog. Cosa accade nella nostra mente? Noi siamo quello che pensiamo. Se usiamo più tempo ad angosciarci per le tasse, più di quanto serve per pagarle, trasformiamo una bolletta nel nostro  aguzzino. Più ci pensiamo e più l'agonia dura. A meno che non ci trasferiamo in un paradiso fiscale (esistono davvero?) se si rimane in Italia le bollette vanno pagate, ma senza pensarci su più di tanto, capisco che non si tratta di piaceri, ma non si può sporcare la propria esistenza pensando solo al tragico, i pensieri vanno deviati e portati verso le cose belle che abbiamo, e se la nostra vita non ne ha, allora bisogna sognare, si sognare immaginando cosa si vorrebbe in futuro. Una tecnica che uso per uscire dall’empasse che adopero da almeno dieci anni consiste nel proiettarsi nel futuro attraverso le fantasie compensatorie. Partendo dal principio che noi oggi siamo ciò che abbiamo costruito nei giorni e mesi scorsi (incluso le nostre paure), siamo il risultato dei nostri pensieri e progetti, ed il qui e ora non ha che un valore relativo del nostro esistere, siamo ciò che pensavamo. Faccio un esempio, se ci siamo impegnati a prendere un diploma o una laurea, ora siamo quello che per il quale abbiamo studiato, un ragioniere, un dottore, etc. Se ci siamo innamorati ed abbiamo conquistato il nostro amore, ora siamo una coppia. Se abbiamo compreato casa ora abbiamo una casa e forse ci tocca preoccuparci del mutuo contratto anni fa. Etc. su questo potremmo fare mill esempi, ma qui invito voi stessi a riflettere. Il problema che oggi ti affligge non è veramente un problema di oggi 2 febbraio giorno della candelora, ma qualcosa che ti sei accumulato nei mesi. Se hai una caire è il risultato di un processo batterico lungo, non ti è venuta oggi all’improvviso. Bene, partendo da questo e accettando che oggi la giornata ha dei contro e dei pro, devo iniziare il primo giorno della nuova vita, ma prima di farlo devo capire cosa voglio, altrimenti rimango ad essere il frutto del flusso caotico e disordinato dei mie pensieri. Nulla accade se non lo hai immaginato prima, allora date il via alle fantasie compensative! Immaginate e non lesinate sui voli pindarici, pensate a cosa vorreste si realizzasse, ma senza zig zag. Cosa sono i “zig zag”? Sono i nostri “se” e “ma”, sono i nostri “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”, ossia sono i nostri freni, sono i nostri scetticismi, le nostre incredulità. Siamo noi i primi traditori dei nostri sogni, sognamo , ma non crediamo si possano avverare, o non siamo davvero convinti di volere qualcosa. Prima di sognare bisogna meditare su ciò che si vuole davvero, poi lo si può immaginare. Dopo aver visualizzato, essersi riempiti di gioia per il sogno, come se si fosse già realizzato, bisogna evitare di ritornarci su spesso, evitare di pensarci troppo. Ogni buon semino piantato nella terra ha bisogno del suo buio per diventare pianta, nessun seme crescerà se andiamo di continuo a scavare per verificarne la crescita. Se lo facessimo saremmo dei nevrotici in pieno atto compulsivo, ed è questo che frena la realizzazione dei nostri sogni. Lascia che ciò che hai sognato vada per la sua strada, non controllare troppo lo scorrere degli eventi, sii piuttosto uno spettatore. Lascia che il sogno si avveri, nel frattempo sogna altro, vai avanti e occupati di altro. Tu sei il costruttore della tua vita, ma anche il demolitore. Il superio può poco rispetto all’Io. Lascia che il tuo Io sia impegnato altrove, sarà l’Es a occuparsi della tua realizzazione, della tua Mission, tu devi solo seguire ciò che ti piace e ti fa star bene. Quando sogni accetta di vivere ciò che ti nutre il cuore, ciò che ti piace, ciò che non ti piace trasformalo sognando qualcosa di diverso. Cos’ è per ciò che ti accade, quando la realtà non ti piace, sognane una diversa. Ti sei l’architetto della tua vita. Comportati “come se” e cerca sempre di vibrare a frequenze alte e positive, rallegrati, non è sempre facile, ma l’immaginazione non ci è stata data a caso. Niente fa parte del caso. Chiedi e ti sarà dato, inizia a sognare e i tuoi sogni arriveranno, ormai sono anni che sperimento questa tecnica e assisto all’arrivo di frutti e doni impossibili per gli scettici, ma possibili per chi non è schiavo di se stesso e dei propri pensieri, per chi crede nei miracoli e questi iniziano ad accadere. Provare per credere!La fantasia è considerata uno strumento terapeutico in quasi tutto il mondo ed è parte integrante di molte religioni. Già gli antichi Egizi e Greci credevano che le immagini liberassero nel cervello l'energia che stimola il cuore ed altre parti del corpo e che un'immagine molto vivida di una malattia fosse in grado di provocarne i sintomi. Nei santuari della Grecia antica sacerdoti guaritori portavano i loro pazienti in uno stato di vigilanza abbassata (fase alfa, ossia fase uno del sonno e stato EEG in meditazione), propizio allo svolgimento delle fantasticherie e dei sogni. Questa tecnica costituiva da sola la cura. Non si trattava di un mondo immaginario da sottoporre ad interpretazione, ma di una esperienza da vivere. Un'esperienza autenticamente Alcune fantasie guidate sono in grado di influenzare il battito cardiaco, la pressione sanguigna, la respirazione, il consumo di ossigeno, l’eliminazione di biossido di carbonio, i ritmi e le forme delle onde cerebrali, la motilità e le secrezioni gastriche, l’eccitazione sessuale, i livelli di vari ormoni e neuro-trasmettitori nel sangue, la funzionalità del sistema immunitario.Si è notato con l’uso della risonanza magnetica che le azioni immaginate utilizzano le stesse aree di quelle vissute nella  realtà: se osserviamo l'attività del cervello nel momento in cui si immagina qualcosa, la sua attività è del tutto simile a quella di quando compie l’azione. Sono stati condotti esperimenti anche su atleti e si è visto come l’area motoria si accinge a muovere gli stessi muscoli sia che si stia fingendo che si stia facendo sul serio! Una delle tecniche di meditazione buddista si basa su questo, si visualizza ciò che si desidera e tutto arriva in modo straordinario. Ma ancor di più si può dire che non è diverso da ciò che può arrivare con il Rosario, la Madonna stessa ha detto che tutto ciò che verrà chiesto con questa preghiera sarà dato. Cosa centra la fede? La fede da spazio e potere all’ES, scoraggia le forze dell’Io. Ora vi lascio meditare e usare la tecnica. Provate con pensieri piccoli, io la uso sempre per trovare parcheggio in città, e ovvio lo trovo sempre in un attimo!