Creato da psicologika il 30/11/2011
Spazio per raccontare e raccontarsi
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Dai cancelletti alle finestre barricati nelle nostre più o meno modeste dimore guardiamo al di là del nostro naso con sospetto e circospezione, temendo le invadenze di chiunque, anche di chi, passando, dovesse gettare distrattamente lo sguardo verso di noi. (polli in gabbia) E continuiamo a guardare gettando invettive, indispettiti, contro una fantomatica classe politica dalla quale diciamo di non sentirci rappresentati e che ha mandato allo sfascio il grande baraccone dei divertimenti mentre non siamo disposti a muovere un dito per cambiare il nostro atteggiamento verso ciò che ci circonda. (cervelli di gallina) Dilagano fiction e reality show (che di reale hanno solo il nome), storie sintetiche di vite altrettanto sintetiche per chi proietta sulla finzione il proprio non vivere. (galline dalle uova d'oro) E non sappiamo più amare perchè "l'altro", diventato ormai un estraneo da spiare, ci fa troppa paura. Ormai non ci si saluta più quando si incrocia qualcuno per strada, nel portone di casa, alla fermata dell'autobus. Non si dice più buongiorno o buonasera quando si entra in una sala d'attesa...non si sa più parlare, nè comunicare. (coccodè) Ho deciso...divento vegetariana.
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L'incoerenza, da tutti criticata, in un mondo dove la coerenza getta le basi per una condotta retta, certa, finalizzata a obiettivi chiari da perseguire nel tempo senza mai sbavature in cui sono concessi solo limitati aggiustamenti in un senso di marcia lineare e metodico. Possibile che nel tempo non si possa cambiare idea? Possibile che, in un tessuto sociale e materiale dove tutto è continuamente mutevole nel tempo, non vi sia la possibilità, in ogni individuo, di rivedere le proprie posizioni, di contraddirsi rispetto a qualcosa che è stato scelto o pronunciato in passato, anche solo un attimo prima? Ma come!? Avevi detto, avevi programmato, avevi organizzato...avevi giurato, avevi promesso, avevi dichiarato, avevi sottoscritto...e ora? Che fai cambi idea? Che fai, hai dei dubbi? Ti poni delle domande? Non ti riconosci più in quelle affermazioni, in quelle decisioni, in quei contesti che prima sentivi tanto affini? E' normale. E' tutto normale. Hai presente il vento? Non soffia mai allo stesso modo, mai nello stesso posto, mai con la stessa intensità, eppur sempre vento è. Hai presente l'acqua? Non ha mai lo stesso sapore, non ha la stessa identica densità, scorre e non è mai ferma, quando lo è ristagna. Non siamo paludi, ma esseri in continuo divenire, allora benvenuta anche all'incoerenza, se offre spunti per Essere e non solo per apparire non disattendendo le aspettative altrui. |
In punta di piedi a passi incerti per non farmi del male, per non fare del male, procedo attenta ad ogni movimento ad ogni istante che intercorre tra un passo e l'altro ad ogni millimetro di suolo che calpesto ad ogni traccia sul sentiero che possa suggerirmi qualcosa. In punta di piedi mi muovo lieve tra gli ostacoli e le trappole via via lungo il mio passaggio lascio dietro di me ogni respiro ogni fatica come se me ne dimenticassi ad ogni passo guardo avanti e guardo i miei piedi non presto attenzione al tempo che mi allontana da una traccia di partenza che già non esiste più cammino, a passi incerti, come un bambino con le prime scarpine nuove e con il suo stesso stupore di ogni conquista. Cammino tra i sogni e le illusioni, tra i miei innumerevoli errori che si segnano pian piano sulla pelle in un tracciato umano tra coscienza ed incoerenza. In punta di piedi... sono qui. |
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il 12/11/2023 alle 12:32
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il 10/02/2015 alle 14:47
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