mario pulimanti

Buon Natale, papà!


Il 20 aprile 1992 è morto mio padre, Antonio Valeriano.Ne è passato di tempo, ormai, ma il ricordo è ancora vivo.Bruciante.Proprio come allora.Da quando papà non c’è più, mi sento ancor più legato a lui.Perché mi manca.Probabilmente è il segno di una volontà che ci vuole legati per sempre.Mi manca il suo umorismo, la sua acuta osservazione degli altri.Mi manca la sua educazione, la sua cultura che non esibiva mai.Mi mancano i giorni di Natale passati insieme a lui.Mi mancano le sue parole, i suoi messaggi, le sue battute con i tempi comici perfetti.Mi manca la sua faccia tonda, aperta e fiduciosa.Con un accenno di opulenza che lui per altro portava con molta leggerezza.Mi manca la sua stuzzicante ingenuità sempre pronta a rilevarsi in un sorriso.Queste sono le cose che ho perduto.Sì, sono un sentimentale, ma anche a essere troppo schematici è pericoloso.Vedere tutto in bianco e nero.Ricordi…Tornano sempre, anche quando non dovrebbero…Brandelli di passato.Stilettate di dolore, di angoscia.“La vita è solo un sogno.”Quella frase, le ultime parole di un uomo che credevo invincibile.Immortale.Questo é il diciannovesimo Natale che papà non c’è più.E oggi vorrei tanto telefonargli per dirgli, sottovoce, che gli voglio sempre bene.Che lo ricordo com’era veramente: un papà speciale.Unpapà intelligente.Soprattutto un papà buono.Buon Natale, papà!Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)