mario pulimanti

Martone contro gli universitari sfigati


In Italia molti studenti universitari sono fuori corso. Inoltre è in costante aumento anche il numero di coloro che non completano il corso di studi. Tutto questo rappresenta un costo rilevante per il sistema educativo italiano. Che un esponente del governo richiami quindi gli studenti a completare gli studi nei tempi previsti è quindi giustificato. Meno giustificato è invece generalizzare, come ha fatto Michel Martone, viceministro del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che “se a 28 anni non sei ancora laureato sei uno sfigato” Sfigato. È la parola di oggi. Questo é offensivo nei confronti di molti giovani che non sono riusciti a concludere il piano di studi entro i tempi canonici non per cattiva volontà ma perché, per esempio, impossibilitati a farlo da motivi economici o altro. Non è la prima volta che ministri fanno affermazioni inopportune sul mondo giovanile, studentesco o precario che sia. Purtroppo, il passaggio da un governo politico a uno tecnico non ha migliorato la situazione. Non trovo giusto sparare a zero su una generazione già castigata dal sistema. Martone porti avanti un disegno di legge che alzi ulteriormente le tasse universitarie ai fuoricorso che non lavorano. Favorisca l’emersione del lavoro nero dei tanti studenti universitari che, invece, lavorano. E proponga anche di tagliare le tante cattedre inutili di molti suoi colleghi professori universitari, che spesso hanno interesse a produrre fuori corso che mantengano la loro casta. A tal proposito, magari, Martone potrà anche cogliere l’occasione per documentare i meriti della sua carriera e difendersi nel merito dall’accusa di essere raccomandato o figlio di papà. Mario Pulimanti (Lido di Ostia –Roma)