mario pulimanti

Il futuro dell’Europa unita


Il futuro dell’Europa unita Infatti il nostro Continente deve valorizzare le autonomie territoriali, ma nel contempo anche costruire un'identità collettiva tra popoli che hanno anche origini diverse ma un destino comune. Purtroppo mi accorgo che invece stia crescendo nei suoi confronti un sentimento di estraneità o persino di opposizione, considerate le inevitabili diversità delle genti e delle culture che compongono l’Europa. Certo,  ogni processo unitario è complesso, prevedendo la rinuncia a poteri e sovranità. Inoltre la crisi economica anziché agevolare alcuni processi, ha contribuito a far alzare  alcune barriere. Oltretutto va anche considerato che il processo unitario europeo si fonda erroneamente sulla convinzione che, una volta fatta l'unità monetaria, l'unità agricola, l'unità delle strategie economico-finanziarie dei singoli stati, il resto possa avvenire quasi di conseguenza. Difatti, non essendoci una vera leadership politica, ai cittadini europei l’Europa sembra sia un apparato burocratico specializzato a complicare ancor di più la vita ai cittadini anziché semplificarla e sia  un consesso di potenti in cui alcuni Stati, come la Germania, decidono anche a danno degli altri. E questo è quindi il compito dei politici europei: trasformare l'Europa unita da grande incompiuta a nostro futuro. Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)