mario pulimanti

A mano armata. Vita violenta sulla Tav.


A mano armata. Vita violenta sulla Tav. Ma cosa c’è scritto sul giornale oggi?Cavolo, bombe carta, molotov e persino un mortaio artigianale contro il cantiere della Torino-Lione in Valle di Susa!Sembra infatti che l’altra notte il cantiere della Maddalena di Chiomonte in Val di Susa sia stato attaccato da una trentina di attivisti incappucciati che, armati di bottiglie molotov e di bombe carta e addirittura un mortaio, hanno fatto irruzione presso lo scavo della Tav distruggendo un generatore e mettendo a rischio l'incolumità degli operai al lavoro.La Digos ha detto che si è trattato di una vera e propria azione di guerriglia, di violenza organizzata, che poteva avere gravi ripercussioni sui lavoratori.L’allievo di Don Giussani, il neo-ministro ciellino alle Infrastrutture Maurizio Lupi, ha ribadito che "la violenza non fermerà un'opera fondamentale e strategica per l'Italia e per l'Europa, a favore della quale si sono impegnati tutti i governi". Giusto.Matteo Renzi ha affermato che "se dovessi iniziarla oggi, direi no alla Tav, perché la centralità di quell'arteria è discutibile in questo momento. Ora però, bisogna capire a che livello siamo arrivati, se ci sono contratti firmati, se devo far pagare penali. Allo stato dell'arte mi sembra che sia un treno non più arrestabile". Quanto alle rivolte in Val di Susa, non ha dubbi il sindaco di Firenze: "Quando c'è una situazione di illegalità, senza ad andare a scomodare Pasolini, sto sempre dalla parte delle forze dell'ordine e di chi difende la legalità". Esatto.Ummh…imperdonabile invece quanto riporta un post comparso su uno dei blog di riferimento dei No Tav ed ora all'esame della Digos. L’autore, sotto gli effetti probabilmente di una overdose da Viagra, scrive che gli operai che lavorano al cantiere Tav di Chiomonte hanno compiuto una scelta egoista che li mette fuori dalla comunità e li condanna a una difficile convivenza con il territorio. No. Non ci siamo. L'escalation di violenza non si ferma. Gli antagonisti No Tav non mollano la presa sul cantiere di Chiomonte: giorno dopo giorno le intimidazioni, gli assalti e i blitz notturni si fanno sempre più violenti.Non facile vivere in questo periodo da quelle parti: roba da sei Moment al giorno, mica uno scherzo!Anche perché non penso che tutta la popolazione della Val di Susa sia contraria alla realizzazione della Tav e della galleria per la Torino-Lione. Che poi i No Tav blocchino le autostrade o assalgano i cantieri non mi sorprende: sono minoranze rumorose.Le loro sono proteste ideologiche.E’ strano del resto che una storia così locale abbia avuto un’eco del genere: forse è persistente  un radicalismo politico da sempre alla ricerca di un incendio sovversivo dalla scintilla di qualsiasi tensione sociale o locale.Se la Val di Susa è diventata un’emergenza è solo perché lì questo radicalismo è stato accolto e perfino usato da chi si batte contro il progetto.A questo punto ci sarebbe  bisogno di un sostegno pieno alle amministrazioni che sono favorevoli alla costruzione dell’importante infrastruttura, interventi di compensazione a favore dei territori attraversati dalla linea veloce, contrasto deciso e continuo degli atti violenti degli estremisti no Tav e dei gruppi antagonisti.In ogni caso, sia che si è favorevoli o meno alla Tav, in Italia c'è il Parlamento e le sue decisioni non si possono mettere in discussione con i mortai. Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)