mario pulimanti

I miei cani. Arcobaleni d’amore.


I miei cani. Arcobaleni d’amore.   Margot e Lupin sono sinceri. Non mentono, non ingannano, non tradiscono. Sono generosi. Altruisti. Hanno fiducia. Se li guardo negli occhi, non dubito che abbiano un’anima. Nell’abbaiare di Margot e Lupin cerco di capire ciò che vogliono dire. E li comprendo sempre. Come loro mi capiscono e mi vogliono bene. Se a loro è stata tolta la parola, hanno ottenuto per compenso il grande dono. L’unico e immenso della fedeltà. Corrono. Inseguono le lucertole. Orinano sopra un sasso. Mi regalano la punta del loro musetto. Mi donano il loro cuore. Ed ora hanno 4 figlie: Neve e le sue sorelline. Le mie piccole cucciolotte: quattro battiti di cuore ai miei piedi. Solo Neve resterà con me. Le altre tre dovrò darle via. A malincuore. Margot. Lupin. La piccolissima Neve. Mi sono anche accorto che addirittura sbadigliano quando sbadiglio io! Ieri, passeggiando con loro sul lungomare di Ostia, ad un amico che mi ha chiesto: “Ma che bei cani, di che razza sono?”, io ho risposto: “Amore puro”. Purtroppo la vita dei cani è troppo breve. Questa è la loro unica, vera colpa. Per quanto possano sembrare giovani, invecchiano più in fretta di me. Otto a uno, dicono sia il rapporto. Qualunque sia il numero, mi supereranno un giorno e mi staranno davanti. Quando accadrà -il più tardi possibile- vorrei che Margot, Lupin  e Neve venissero sepolti accanto a me.    Mario Pulimanti (Lido di Ostia –Roma)