El fútbol español es más divertido que el italiano

Post n°730 pubblicato il 08 Settembre 2017 da mariopulimanti
Foto di mariopulimanti

El fútbol español es más divertido que el italiano


El fútbol español es más divertido que el fútbol italiano.

Durante 40 años he vivido en Ostia, "el mar de Roma", que me encanta.

Para mí es el lugar más hermoso del mundo.

De hecho, me gusta mucho el mar. Sobre todo me gusta Nicole Kidman.
También me gusta ir al teatro y al cine.

Amo mi libre albedrío, el jazz y mis infinitas miserias.
Y yo soy un cholerar, enamorado de Koke (tifoidea del Atlético de Madrid).
En realidad, he pasado la maternidad castellana.

Sin embargo, como un padre soy un doc italiano.

Papá, al igual que mi esposa, nació en Collevecchio, una hermosa aldea de Sabino en la provincia de Rieti.

Así que, aunque lo hicieran, me gustaría añadir un poco de consideración a la derrota remediada por Italia en España, aunque al final no parezco tener espacio para muchas divagaciones o filosofías.

Como hemos visto en el campo, nuestros talentos, algunos tal vez un poco presumidos, no valen los talentos ibéricos, como Koke, Isco o Diego Costa.

No se trata de patrones, sino de cualidades individuales.
Los españoles suelen ser buenos ya veces sobresalen; nuestro a veces bueno, a menudo mediocre.

No hay mucho más que decir.

Lamentablemente me temo que las puntuaciones estelares de algunos jugadores nos hacen olvidar que para un buen jugador de fútbol una muestra no es suficiente para los precios estratosféricos, tal vez conducido por un agente inteligente.

También necesita más.

Clase, técnica y espíritu de equipo.

En la selección italiana hay muy poco de todo esto.

Por lo tanto, estoy encantado de seguir los partidos de mis "indios".

Nosotros los fans de Colchoneros somos una comunidad de "blanco rojo" que es leal y orgullosa.

De hecho, el Atlético es el club de la clase obrera de Madrid: el escudo representa la esencia.

El blanco y el rojo a rayas en el punto se derivan del hecho de que, hace mucho tiempo, los uniformes se obtuvieron fácilmente de los colchones (de ese color).

Así, "AUPA ATLETI!", Como canta Joaquín Sabina, poeta de excesos y batallas perdidas, así como yo, fervoroso aficionado del Atlético de Madrid.

Mario Pulimanti (Lido di Ostia-Roma)
De hecho, me gusta mucho el mar. Sobre todo me gusta Nicole Kidman.
También me gusta ir al teatro y al cine.
Amo mi libre albedrío, el jazz y mis infinitas miserias.
Y yo soy un cholerar, enamorado de Koke (tifoidea del Atlético de Madrid).
En realidad, he pasado la maternidad castellana.
Sin embargo, como un padre soy un doc italiano.
Papá, al igual que mi esposa, nació en Collevecchio, una hermosa aldea de Sabino en la provincia de Rieti.
Así que, aunque lo hicieran, me gustaría añadir un poco de consideración a la derrota remediada por Italia en España, aunque al final no parezco tener espacio para muchas divagaciones o filosofías.
Como hemos visto en el campo, nuestros talentos, algunos tal vez un poco presumidos, no valen los talentos ibéricos, como Koke, Isco o Diego Costa.
No se trata de patrones, sino de cualidades individuales.
Los españoles suelen ser buenos ya veces sobresalen; nuestro a veces bueno, a menudo mediocre.
No hay mucho más que decir.
Lamentablemente me temo que las puntuaciones estelares de algunos jugadores nos hacen olvidar que para un buen jugador de fútbol una muestra no es suficiente para los precios estratosféricos, tal vez conducido por un agente inteligente.
También necesita más.
Clase, técnica y espíritu de equipo.
En la selección italiana hay muy poco de todo esto.
Por lo tanto, estoy encantado de seguir los partidos de mis "indios".
Nosotros los fans de Colchoneros somos una comunidad de "blanco rojo" que es leal y orgullosa.
De hecho, el Atlético es el club de la clase obrera de Madrid: el escudo representa la esencia. El blanco y el rojo a rayas en el punto se derivan del hecho de que, hace mucho tiempo, los uniformes se obtuvieron fácilmente de los colchones (de ese color).
Así, "AUPA ATLETI!", Como canta Joaquín Sabina, poeta de excesos y batallas perdidas, así como yo, fervoroso aficionado del Atlético de Madrid.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Il calcio spagnolo più divertente di quello italiano

Post n°729 pubblicato il 08 Settembre 2017 da mariopulimanti
Foto di mariopulimanti

Il calcio spagnolo più divertente di quello italiano

 

Da 40 anni abito ad Ostia, “il mare di Roma”, che adoro. Per me è il più bel posto del mondo. Difatti mi piace molto il mare. Per di più apprezzo Nicole Kidman. Mi diverte anche andare al teatro ed al cinema. Amo il mio libero arbitrio, il jazz e le mie infinite miserie. E sono un colchonero, innamorato di Koke (tifo appunto per l’Atlético de Madrid). In realtà ho passate origine materne castigliane. Però, da parte paterna, sono un italiano doc. Papà, come del resto mia moglie, era infatti nato a Collevecchio, un bel paese sabino in provincia di Rieti. Quindi, benché colchonero, vorrei aggiungere qualche mia piccola considerazione sulla sconfitta rimediata dall'Italia in Spagna, anche se in fin dei conti non mi sembra ci sia spazio per molte divagazioni o filosofie. Come si è visto in campo, i nostri talenti, alcuni forse un po' presunti, non valgono i talenti iberici, come Koke, Isco o Diego Costa. Non è un problema di schemi, ma di qualità dei singoli. Quelle degli spagnoli sono spesso buone e talvolta eccelse; le nostre qualche volta buone, spesso mediocri. Non c'è molto altro da dire. Purtroppo temo che le valutazioni stellari di alcuni giocatori ci fanno dimenticare che per fare di un buon calciatore un campione non bastano le quotazioni stratosferiche pilotate magari da qualche scaltro agente. Serve anche altro. Classe, tecnica e spirito di squadra. Nella nostra Nazionale c'è troppo poco di tutto questo. Mi diverto, perciò, di più a seguire le partite dei miei “indios”. Noi tifosi Colchoneros siamo una comunità “rosso bianca” leale ed orgogliosa. Infatti l'Atletico è il club della classe operaia di Madrid: lo stemma ne rappresenta l'essenza. Il bianco e il rosso a strisce sulla maglia derivano dal fatto che, tempo fa, le divise erano facilmente ricavabili dai fondi dei materassi (di quel colore). Perciò, “AUPA ATLETI!”, come canta anche Joaquín Sabina, poeta degli eccessi e delle battaglie perse nonché, come me, fervente tifoso dell’Atletico Madrid.

 

 Mario Pulimanti (Lido di Ostia-Roma)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

La pericolosa mancanza di appetito (Anoressia)

Post n°728 pubblicato il 22 Agosto 2017 da mariopulimanti
Foto di mariopulimanti

La pericolosa mancanza di appetito

 

Nel 2007, in vari punti delle città, troneggiava su grandi cartelloni pubblicitari una fotografia di Oliviero Toscani che riproduceva, nuda, una giovane attrice francese, che era stata bellissima ma che ormai era ridotta ad uno scheletro. Senza nessuna voglia di vivere. La modella francese si chiamava Isabelle Caro ed era appunto divenuta il più celebre simbolo dell’anoressia grazie ad una contestata campagna fotografica di Oliviero Toscani. Isabelle Caro morirà tre anni dopo, nel 2010, in ospedale in seguito a una polmonite, all'età di 28 anni. Era ridotta letteralmente pelle e ossa (pesava 31 chili per un’altezza di 1,64). Un anno dopo, tormentata dai sensi di colpa, la madre della modella si suicidò. Le foto di Isabelle Caro allora suscitarono scalpore e roventi polemiche.  Prima di morire la modella aveva pubblicato un’autobiografia intitolata “La ragazzina che non voleva diventare grassa”. Queste foto colpivano, certo erano scioccanti, ma io le avrei fatte esporre anche in tutte le scuole per far vedere gli effetti dell'anoressia. Andava esposto in tutte le scuole, non ipocritamente nascosto. Non è difatti nascondendo la realtà che si risolvono i problemi. Comunque ritengo che spesso si sottovaluti il pericolo rappresentato dall’anoressia. Infatti, troppi restano abbagliati da una società che produce modelli sbagliati (si pensi a certe top-model), ma non insegna i valori veri della vita. Spinge al consumo, ma non spiega che occorre una alimentazione corretta. I mutamenti della società incidono sui giovanissimi, la mancanza di affetto spinge verso eccessi che non raramente passano attraverso l'odio per il cibo o l'eccessivo attaccamento al cibo. È un male sociale, terribile perché porta spesso alla morte. La malattia è più diffusa di quanto si creda. Agisce in maniera subdola, nascondendosi. Poi esplode all’improvviso. Spesso quando chi sta attorno se ne rende conto, è già difficile per intervenire, talvolta è troppo tardi. Il recupero è difficile, faticoso e lento. Sicuramente l'attenzione della famiglia è indispensabile, spesso è la scuola la prima ad avvertire il disagio e a informare i familiari.

Da qualche tempo la stessa scuola prova a lanciare l'allarme, a far prendere coscienza agli alunni degli effetti devastanti della malattia. Ma la scuola non può svolgere tutte le funzioni richieste a una società distratta nei confronti dei giovani: educazione stradale, educazione sessuale, lotta alla droga, all'alcol, al cattivo uso del cibo, all'integrazione tra popoli, alla necessità di far convivere religioni diverse ecc. Allora ben venga tutto quello che dall'esterno serve a far riflettere su problemi così gravi. Il manifesto di Toscani era una sorta di manifesto della disperazione, se serviva anche solo a salvare una vita aveva già raggiunto il suo scopo dato che di anoressia si muore, forse troppo spesso. E queste morti il più delle volte passano in sordina, si fa finta di niente, forse perché è proprio la società stessa che promuove questi modelli estremi.

Ragazze troppo giovani, spesso bambine, che trovano in questo stile di vita una consolazione, non riflettendo a cosa stanno andando incontro. Io ho la consapevolezza che questo male non è mai troppo distante, non lo possiamo considerare come un qualcosa che capita agli altri, a chi se lo cerca: è un fantasma presente più che mai nel mondo contemporaneo, contro cui si deve fare ancora molto, un fantasma che quando compare travolge e distrugge la vita del malato, ma rivoluziona anche quella di chi gli sta attorno.

 

Mario Pulimanti (Lido di Ostia –Roma)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

La peligrosa falta de apetito

Post n°726 pubblicato il 22 Agosto 2017 da mariopulimanti
Foto di mariopulimanti

La peligrosa falta de apetito

 

En 2007, en varios puntos de la ciudad, domina en las grandes carteleras una fotografía por Oliviero Toscani que reproduce, nude, una joven actriz francesa, que era hermosa pero fue reducido a un esqueleto. Con ninguna voluntad de vivir. El modelo Franco Isabelle Caro fue llamado y era de hecho convertido en el símbolo más famoso de la anorexia gracias a una campaña de fotos controvertidas de Oliviero Toscani. Isabelle Caro muere tres años más tarde, en 2010, en el hospital después de una neumonía a la edad de 28 años. Fue reducido literalmente a piel y huesos (pesaba 31 libras y una altura de 1,64). Un año más tarde, atormentado por la culpa, la madre de la modelo suicidó. Fotos de Isabelle Caro entonces despertaban revuelo y acaloradamente.

Antes de su muerte, el modelo había publicado una autobiografía titulada "La chica que no quiere convertirse en grasa." Estas fotos golpeados, algunos eran chocante, pero también expondría hecho en todas las escuelas para mostrar los efectos de la anorexia. Estaba expuesta en todas las escuelas, no escondida hipócritamente. No es ocultando la realidad de que los problemas se resuelven. Sin embargo, creo que el peligro de la anorexia es a menudo subestimado. De hecho, muchos permanecen deslumbrar por una empresa que produce los modelos equivocados (piense en cierta supermodelo), pero no enseña los verdaderos valores de la vida. Impulsa el consumo, pero no explica que necesite una nutrición adecuada. Los cambios en la sociedad afectan a los más jóvenes, la falta de afecto conduce a excesos que a menudo pueden pasar por el odio a los alimentos o el excesivo apego a la alimentación. Es un mal social, terrible porque a menudo conduce a la muerte. La enfermedad es más común de lo que se cree. Ella actúa sutilmente, escondiéndose. Entonces explota repentinamente. A menudo, cuando uno es consciente de ello, ya es difícil intervenir, a veces es demasiado tarde. La recuperación es difícil, tediosa y lenta. Sin duda, la atención de la familia es esencial, a menudo es la primera escuela de experimentar molestias y para informar a los miembros de la familia.

Desde hace algún tiempo, la misma escuela intenta lanzar la alarma, para concienciar a los alumnos de los efectos devastadores de la enfermedad. Pero la escuela no puede llevar a cabo todas las funciones que requiere una sociedad distraída por los jóvenes: la educación callejera, la educación sexual, la droga, el alcohol, el mal uso de los alimentos, la integración entre los pueblos, la necesidad de coexistir Diferentes religiones y así sucesivamente. Entonces todo viene del exterior para hacerla reflexionar en problemas tan serios. El cartel de Toscani era una especie de manifestación de desesperación, aunque sólo tuviera que salvar una vida, ya había logrado su propósito a medida que la anorexia moría, tal vez demasiado a menudo. Y estas muertes a menudo van mal, no finges nada, tal vez porque es la misma sociedad que promueve estos modelos extremos.

Las niñas que son demasiado pequeños, a menudo las niñas, que encuentran en este estilo de vida un consuelo, no refleja lo que se están metiendo. Tengo la certeza de que este mal no es nunca demasiado lejos, no se puede considerar como algo que sucede a otros, que si nos fijamos es un fantasma presentar más que nunca en el mundo de hoy, contra el que hay que hacer mucho, un fantasma que aparece cuando abruma y destruye la vida del paciente, sino también revoluciona la de los que le rodean.

 

Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Cina ricca e antidemocratica

Post n°725 pubblicato il 07 Agosto 2017 da mariopulimanti
Foto di mariopulimanti

Cina ricca e antidemocratica

 

La Cina in venti anni è passata dal decimo al secondo posto dell'economia mondiale. Difatti oggi la Cina ha una posizione economica molto forte. Eppure la Cina è ancora un Paese sostanzialmente povero. Infatti, il fatto che oggi la Cina sia diventata una superpotenza economica -considerato il suo PIL complessivo- non significa che i suoi cittadini siano diventati tutti ugualmente ricchi, visto che il reddito medio è pari a quello di alcuni paesi africani: 8 mila euro all’anno. Qualcuno, in Cina, è quindi per davvero diventato ricco prima degli altri. Ma non la maggior parte dei cinesi che infatti utilizza ancora gran parte del proprio stipendio per far fronte ai bisogni primari: mangiare, vestirsi, abitare. Un'economia con queste contraddizioni non potrebbe reggere se non ci fosse alle spalle un sistema politico fortemente autoritario. Di fatto la politica e l’ideologia di regime non sono cambiate. È cambiata l’opinione pubblica occidentale. Tanto è vero che il costo della democrazia non rientra negli oneri che l’antidemocratico e pesantemente corrotto Partito comunista al potere in Cina intende pagare. Di tutto ciò i Paesi occidentali sono consapevoli, ma avendo consentito, spesso nello spregio di molte regole, che la Cina raggiungesse un ruolo chiave negli equilibri dell'economia mondiale, oggi non possono che far buon viso a cattivo gioco. E interrogarsi per quanto tempo ancora il modello cinese, sintesi estrema di efficienza economia e democrazia limitata, potrà reggere. In ogni caso, anche se l’evoluzione economica in Cina dovesse continuare, nei prossimi anni non vedo democratizzazione.

 

Mario Pulimanti (Lido di Ostia-Roma)

 

-----------------------------------------------------------------

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 2
 

Ultime visite al Blog

acer.250prefazione09m12ps12caffe.65rostorv.53io_chi_sonoiltuocognatino1eterna47cuorevagabondo_1962amistad.siempresurfinia60lucylla_sdgiovanni80_7Costanzabeforesunsetbionda66
 

Ultimi commenti

Firma anche tu la petizione affinché il martedì non sia...
Inviato da: cassetta2
il 20/08/2019 alle 21:05
 
leggo solo ora il tuo messaggio. Sì, sono io quel Mario...
Inviato da: mariopulimanti
il 17/02/2017 alle 17:08
 
Sono d'accordo con te. Siamo schiavi del telefonino....
Inviato da: amoilmareetu
il 02/02/2016 alle 11:47
 
Leggendo questo post mi rendo conto di quanta...
Inviato da: gaia_870
il 14/10/2015 alle 09:53
 
Saluti
Inviato da: cp2471967
il 14/10/2014 alle 17:03
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963