marco_dg_69A Pune , in India, per .....lavoro..tanto per cominciare |
SFRUTTAMENTO DONNE
Parlavi di questo...il_lio61 ....menzionerei questo sito di informazione: www.peacereporter.net, da cui è tratta anche l'immagine.
Questo è un'esempio; ovunque ci sia una costruzione, le donne portano i pezzi pesanti (mattoni, sacchi, ecc...naturalmente sulla testa con gli evidenti danni alla cervicale che ne conseguono); ho visto in una fucina artigianale l'uomo trattenere il pezzo rovente e la donna battere con la mazza da 5 Kg....
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Post n°10 pubblicato il 05 Settembre 2008 da marco_dg_69
Ci voleva la visita del Big Boss ... grandissimo e veneratissimo e tutto l'... issimo che si può ... Sergio Marchionne ... per farci mettere tutti in posa con la maglietta ufficiale dell'FPT...un po' troppo rossa, io l'avrei preferita un po più "Granata", comunque meglio rossa che Bianco Nera ... smile Avreste dovuto vedere che spettacolo lo stabilimento : non c'era una benchè minima traccia di disordine ... ed è un cantiere aperto ... ... a proposito del boss meno Big che ci ha chiamati "segaioli" (anche se non si conosciamo il a quale livello di segaioli si riferisse): penserà mica che sia solo merito suo quello che si vede adesso a Ranjangaon ... o NO? |
Post n°9 pubblicato il 04 Luglio 2008 da marco_dg_69
UN'OPPORTUNITA'PER TUTTI I COLLEGHI FPT - FIAT O PER I FORNITORI ITALIANI CHE SONO CON NOI IN INDIA...: - SE AVETE QUALCOSA DA SCRIVERE - SE VOLETE COMUNICARE LE VS. EMOZIONI, LE VS. IMPRESSIONI DERIVATE DA QUESTA ESPERIENZA, RICHIEDETE L'ACCESSO COME MEMBRI DEL BLOG E, SE ACCETTABILI, LE PUBBLICHERO' COME HA FATTO "il_lio61" |
IL MIO PASSAGGIO IN INDIA di G.L. Tra chi mi legge c'è parecchia gente che cantieri ne ha visti non pochi. Così, forse, per dare un senso a questa trasferta di lavoro, che tanto mi ha colpito, immagino di raccontare loro - ma non solo - quello che ho visto. Gli spostamenti da un fornitore all’altro mi hanno permesso di vedere molti cantieri, incluso quello dove stà sorgendo il nuovo stabilimento di produzione, e di constatare che è vero: l’economia indiana sta crescendo molto velocemente. Ci sono cantieri ovunque e per qualsiasi attività, materiali che si spostano da un lato all’altro del paese. Non ci si fa caso subito perché le prime cose a colpire sono la povertà, la fatiscenza, l’aria irrespirabile e puzzolente, le donne nei loro sari colorati, le mucche, le capre, i maiali, i cammelli che girovagano per le strade, le persone che giacciono su mucchi terra o negli sparti traffico come animali randagi, i bimbi – che, appena camminano, ti toccano il pantalone tendendo la manina mentre guardi una bancarella - e i “tuc-tuc”, i caratteristici taxi Ape Piaggio, che vanno come pazzi. Poi, fatta l’abitudine a tutto questo, si cominciano a notare delle cose più complesse sul comportamento della gente. Come, appunto, la costruzione di una casa tra una selva di pali di legno legati con delle corde che fanno da impalcatura. Tra i pali, disposti sia attorno che all’interno della casa, in un intreccio che sostiene il tutto, si arrampicano i muratori senza scarpe. Ovunque c’è un gran disordine e non ci sono le benché minime misure preventive di sicurezza; poi non ci sono né gru, ne sistemi di sollevamento ma c’è solo qualche attrezzo. Non ho visto nemmeno una carriola. Cantieri si incontrano lungo le trincee scavate per la posa di tubi o per il rifacimento di una strada da asfaltare. La caratteristica di questi luoghi è la moltitudine di persone che “devono” essere fatte lavorare, tra i quali bambini e donne: solo successivamente si capisce che, nelle tende piazzate poco lontano dal cantiere o lungo la trincea, fatte da pali di legno e teloni recuperati dai camion, questa moltitudine ci vive. Si capisce in particolare la sera, quando si scorgono le fiammelle dei fuochi che scaldano qualche cosa da mangiare. Ci si accorge allora che la mano d’opera è costituita da famiglie intere, forse riunite in comunità che seguono il lavoro e i cantieri. Gli uomini fanno la parte più "qualificata" o di fatica ed insegnano il mestiere ai figli, mentre le donne trasportano i materiali: sabbia, terra, ghiaia, ponendoli dentro a secchi che mettono sulla testa. Ecco, questo è uno scorcio dell’India in via di sviluppo, vista attraverso gli occhi di uno che non capisce una “mazza” di economia. Siamo solo all’inizio e, se l’inizio consiste nell’usare le donne come bestie da soma, chissà come sarà il proseguo: sarà pure una democrazia compiuta, con l’autosufficienza alimentare, ma per me l'India rimane la tecnologia moderna spostata nel medioevo. E basta. |
Post n°7 pubblicato il 02 Giugno 2008 da marco_dg_69
Siamo stati al SOUL(http://www.entersoul.com ), un locale giovane di PUNE che ama definirsi “Soul is the only venue in Pune that promotes raw talent. With its impromptu jam sessions and weekly live shows, Soul supports music bands by providing a platform for live shows, free of cost.” dove nei week end alcune band internazionali si esibiscono per intrattenere i clienti. Tra una decina di birre, una pizza, un cheese nun e un chicken Tandoori la band della serata…scusate ma non ho memorizzato il nome… ha iniziato ad arpeggiare “Living on A Jet Plane”…John Denver con quel magnifico testo di ‘Chantal Kreviazuk’… una sorpresa trovarci concordi nell’ascoltarla in silenzio dopo avere più volte criticato il volume troppo alto…Lo si sentiva nell’aria…l’atmosfera che si era creata la stava eleggendo (almeno per quelli che erano presenti) la canzone della nostra trasferta. Non è stato necessario necessario fare un referendum tra i 10 presenti per stabilirlo..era così. Punto.(anche se altre canzoni hanno caricato gli animi...non hanno sortito lo stesso effetto di "living on a jet plane")...Bravi ragazzi....avete fatto centro. Breve info della canzone saggiamente prelevata da Wikipedia: "Leaving on a Jet Plane" is a song written by John Denver in 1967 during a layover at an airport in Washington and recorded by the Mitchell Trio that year. The original title of the song was "Oh Babe I Hate To Go" but Denver's then producer, Milt Okun, convinced him to change the title. Denver wrote the song after his flight was delayed. He would later call the hours waiting for the next flight the most profitable of his life Molte le cover di questa canzone…ne potete trovare un'infinità...ma un’ indicazione di quanto sia piaciuta al mondo questa canzone la possiamo ritrovare nel recente YouTube: Colonna sonora di telefilm importanti:CSI - http://www.youtube.com/watch?v=qK2bEbtpFOc&feature=related Lost - http://www.youtube.com/watch?v=bJ_9xLl97_Q&feature=related Dumbo – http://www.youtube.com/watch?v=CpYcpi0HjQw&feature=related Ai video montati da chi ha qualcosa da ricordare - http://www.youtube.com/watch?v=CpYcpi0HjQw&feature=related http://www.youtube.com/watch?v=ykFhOFQ2wGw&feature=related PS: Facile che un trafertista si riconosca nelle parole di LIVING ON A JET PLANE (traduzione a lato) e in quella sua musica malinconica. Un Saluto a tutti coloro che restano casa. |
FPT – FA 6-1 (Sezza 3, Mollo 1, Puglisi 1, Carbonero 1) Pubblico questo POST, inviatomi dal collega nonchè amico giornalista G.L.....(i giornalisti è sempre bene tenerseli buoni...non si sa mai). Non c’è stata storia Un 3-3-1 ordinato fatto di giocate semplici e massimo due tocchi e reparti compatti che solo in una occasione non hanno chiuso a dovere gli spazzi. Questa l’impostazione data dall’allenatore, capitano e giocatore Mollo M. Sicuramente è Nicolino Testa La coppia di esterni di sinistra è un po’ appesantita (qualcosa come più di 200 kg in due..) ma sulla fascia fa il suo dovere. Leonardi, reduce da una tribulata stagione d’infortuni, che ne potrebbero anticipare la fine della carriera Se, causa l’abbaglio del sole, avesse insaccato anche una facile palla sotto porta - costruita dopo un rapido triangolo ed un tunnel ad un avversario - ora saremmo qui a parlare di prestazione maiuscola. A destra si sono alternati, un sempre generoso Panessa In mezzo la regia di Puglisi In un secondo tempo che poteva essere fatale ad FPT causa il prevedibile calo fisico, azzeccati sono stati i cambi: fuori Kendra e Leonardi, dentro De Grandis e Carbonero. Il primo, genio e sregolatezza Carbonero con la sua freschezza e agilità Il terzo tempo ha visto gli avversari uscire con sorrisi forzati e c’è da giurare che alla rivincita di giovedì si presenteranno con un altro piglio. Forse sono stati puniti oltre che dalla mancanza di un attaccante puro, dalla presunzione che nel calcio gioca brutti scherzi. |
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POESIA INDIANA (LABELLAADDORMENTATA)
Non ti auguro un dono qualsiasi,
Ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e ridere;
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo Fare e il tuo Pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perchè te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull'orologio.
Ti auguro tempo per contare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo,
tempo per la vita.
LIVING ON A JET PLANE
LIVING ON A JET PLANE
All my bags are packed, I'm ready to go
I'm standin' here outside your door
I hate to wake you up to say goodbye
But the dawn is breakin', it's early morn
The taxi's waitin', he's blowin' his horn
Already I'm so lonesome I could die
So kiss me and smile for me
Tell me that you'll wait for me
Hold me like you'll never let me go
'Cause I'm leaving on a jet plane
I don't know when I'll be back again
Oh, babe, I hate to go
There's so many times I've let you down
So many times I've played around
I'll tell you now, they don't mean a thing
Every place I go, I think of you
Every song I sing, I sing for you
When I come back I'll wear your wedding ring
So kiss me and smile for me
Tell me that you'll wait for me
Hold me like you'll never let me go
'Cause I'm leaving on a jet plane
I don't know when I'll be back again
Oh, babe, I hate to go
Now the time has come to leave you
One more time, oh, let me kiss you
And close your eyes and I'll be on my way
Inviato da: saco69
il 18/07/2008 alle 00:26
Inviato da: saco69
il 08/06/2008 alle 12:20
Inviato da: marco_dg_69
il 06/06/2008 alle 21:38
Inviato da: marco_dg_69
il 06/06/2008 alle 21:36
Inviato da: saco69
il 05/06/2008 alle 23:56