PuraComeAcqua

Il piccolo lago...


   Quella mattina di un caldo settembre attendevo il tuo ritorno,appogiandomi al muretto osservavo il piccolo lago, da sempre mio amico, mi restituiva immagini a me sconosciute, ma ciò che osservavo era la sua limpida acqua, strano per un lago, le piccole alghe venivano a galla come per salutarmi e ondeggiando su di una piccola scia d'onda sembravano invitarmi a seguirle.Ah...quanto desideravo fare un bagno, ero piccola quando mio padre mi prese per mano e mi condusse al piccolo lago, sereno era il suo volto, sorridente come un bimbo e come tale giocò con me...dai buttati, dai che non è fredda, dai vieni con me, non aver paura, vedi? è limpida vedi le alghe che ci rincorrono? Dai vieni.....Quanta meraviglia potei osservare, le piccole alghe mi carezzavano le caviglie, mi accompagnavano in dolce cullare, che musica meravigliosa, le piccole onde, quasi impercettibili si infrangevano contro la piccola scala che portava al muretto, era passato così tanto tempo, ora che ci penso, ed ancora son quì a ricordare, ora che attendo il tuo ritorno e tutto mi sembra scorrere dinanzi agli occhi, corse di bimba, il cullar delle piccole onde, le alghe, mie amiche non mi facevano alcun male....I fiori facevano da contorno ai miei ricordi, quei bellissimi fiori che ogni mattina bevevano dalla mia mano, ed attendo il tuo ritorno...C'è festa in paese, schiamazzi lontani di bambini che giocano, campane a festa suonano, bancarelle vestite di organza e seta, venditori di antiche brocche in coccio piene di buon vino...tutto un brulicare di vita, rumori grida gioiose, donne acchittate ed imbelletate per l'occasione, ed attendo il tuo ritorno....La barca si allontanava e la mano salutava, ehi...ehi, aspetta una cosa, aspetta, ascoltami...hai dimenticato.......Sei andato via muovendo la tua mano lentamente, chissà perchè nonostante fossi già lontano, riuscivo a vedere i tuoi occhi, ma perchè erano tristi...perchè?Ogni mattina ti recavi in paese e felice tornavi con doni e cibo, perchè la tristezza quella mattina scese su di te?Con la testa china sperai mi avessi udita, non fu così...hai dimenticato il cesto, il cesto....il cesto.....Alzando di nuovo lo sguardo le ombre si accorciavano e si allungavano, un andirivieni di ore, mattino, mezzogiorno, pomeriggio....quasi sera....ed attendo il tuo ritorno.Ho sempre ammirato le ombre, avevano qualcosa di magico, rincorrevo la mia stssa ombra credevo fosse un angelo a corrermi accanto, pensieri di bimba....Un istante, sobbalzo, mi appoggio, sento le mie gambe leggere, sto tremando, alzo lo sguardo, più in la, ancora più in la, aggrottando le sopracciglia cerco di vedere, i miei occhi son due fessure ormai, che cercano in qualche modo di mettere a fuoco, ma invano, sbando, mi appoggio, scuoto vigorosamente la testa....il paese è in festa, schiamazzi lontani di bimbi...bancarelle vestite....donne imb....campa....che suon......Respiro a fatica, sbando, il paese è in festa....attendo il tuo ritorno...non vedo, non vedo, mi appoggio.Torna la luce, un sordo rumore mi scuote, vedo, vedo qualcosa laggiù, che bello fare il bagno, fa caldo ed il paese è festa, ehi....ehi...chi c'è laggiù?Sei tu?, sei tornato finalmente...ma...sbando, mi appoggio...la barca galleggia e dondola.....vuota!Il paese è in festa ed i fiori bevono l'acqua dalle mie mani.