Pu®e Poisòn

Post N° 25


Senza Titolo
Miriam apre i libri e li sfoglia con cura annusando pagina per pagina. Adora l'odore di stampa. Non è una bella ragazza, è semplicemente normale.Gira per le strade di Roma con il suo vestito bianco e rosso a fiori e una borsetta, macchina fotografica in mano e va alla scoperta del mondo. Miriam ha l'aria costantemente assente, di chi c'è ma ha la mente in viaggio così lontano da essere irrangiungibile.Quando torna a casa è come se quel luogo fosse solo un punto instabile dove approdare per ripartire di lì a poco. Si muove con cautela perchè lei è di cristallo e potrebbe rompersi in mille pezzi.Miriam è già distrutta. Dice sempre di essere un insieme di cocci incollati un pò come capita. Lei è un pò come capita. Nei suoi occhi si legge un malessere radicato profondamente dal quale non ha scampo. E' lei il suo assassino e la sua verità. Miriam si perde come si perdono le chiavi della macchina o un orecchino. E' la metà di niente. E questo lei lo sa. Miriam profuma di viole e morte.Il vento ormai la trapassa senza tregua mentre ancora aspetta su quella strada che se stessa la venga a salvare.