Epistula ad Pisones

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E' un privilegio per me pubblicare su questo blog una scrittrice e poetessa degna di questo nome... lontana anni luce dai modelli sterili  che circolano per il web. So che non è la sola, che ce ne sono tante e sarà mio pensiero citarle di volta in volta.Ancora Grazie.Sciocca-menteBagnami finoal midollo più consuntodella cera che mi sostiene i polsiin questo abbracciosenza abbraccio,consumato in un favosenza api,dove trasuda miele,polposo al puntoche stupiscose non avverto ronzio.Inzuppami dell'oliodei tuoi dentie del cavo generosodelle labbra in obliodi consistenza piena.Di carne s'avvilisconoi miei sogni- i più noiosi -e quando è vuotol'apice smaniosodella nota più riccaè come ritardare covadi una pasticca di mielenella boccaa scioglierne il sapore piano piano.Ragione lima invano i bordidell'aroma distillatoin una coppa nuda.E tanto vale un chiodo- se la parete è vuota -quanto una cornucopiadi rimandodal giorno in cui sarai tornatonel mio favo:rotondo come la pancia di un bottonee tanto pienodi miele.gratiasalavidaIn risposta a una provocazione: versi dalle parole abusate.Un gioco.Non lo è, tuttavia, il sentire alla base.