QALANDAR

AL GIHAD


As salamu alaykumBISMILLAHI BISMILLAHI BISMILLAHI Mi è stato chiesto il significato di AL -GIHAD.....la parola, in arabo, significa " LO SFORZO " ( e non guerra santa, termine invece coniato per la sua crociata da Pietro l'Eremita) e in senso tecnico, nella nomenclatura islamica, significa " LO SFORZO PERCHE LA PAROLA DI DIO SIA PIU'ALTA " . E', quindi, classificabile come AL-GIHAD qualsiasi azione finalizzata alla affermazione della Parola di Allah (Dio), che venga svolta in obbedienza alle regole di condotta dettate da Allah e dal suo inviato  il Profeta Muhammad S.A.'a.w.s. per conseguire il risultato di cui sopra.  Quando il Musulmano è costretto a compiere il suo AL-GIHAD nelle forme della lotta armata per difendere i valori dell'Islàm dall'aggressione armata (poiché il Musulmano non può attaccare, ma ha il dovere di difendersi), è tenuto ad osservare le norme del " CODICE DI GUERRA " islamico, che NON PREVEDE la regola " IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI "! e PROIBISCE il TERRORISMO, come strumento di lotta.    L'espressione " TERRORISMO ISLAMICO " ha lo stesso valore di rappresentazione della verità, che ha l'espressione " CERCHIO TRIANGOLARE " o " CUBO SFERICO "!E' un falso storico parlare di " diffusione dell'Islàm con la spada ", cioè di guerra santa, poiché l'IMPOSIZIONE della religione è in contrasto con una delle regole fondamentali dell'Islàm, espressa dalla frase coranica LA IKRAHA FI-D-DIN! che significa " LA RELIGIONE NON SI IMPONE "Chiunque si definisca Musulmano ed opera in contraddizione a questi decreti, egli è lontano dall'Islàm, esattamente come un Cristiano o un Ebreo che si definiscono tali e poi rubano, stuprano, aggrediscono ecc...  IL DIALOGO E LA COMPRENSIONEIl DIALOGO è un dovere primario del Musulmano perchè il dialogo con gli altri è la strada indicata da Allah (Dio) e dal suo Profeta S.A.'a.w.s.  per comunicare il messaggio di liberazione dell'uomo dal dominio dell'uomo, che è l'essenza pratica dell'Islàm.   Il Musulmano sa, per insegnamento divino, che " NESSUNO CREDE SENZA IL PERMESSO DI ALLAH ", che  " NELL'ISLAM NON C'E' SPAZIO PER L'IMPOSIZIONE FORZATA DEL CULTO ", che " LA VERITA' VIENE DAL TUO SIGNORE, PERCIO' CHI VUOLE CREDA E CHI NON VUOLE NON CREDA ", che, a ogni eventuale proposta di compromesso, egli deve rispondere: " TENETEVI PURE LA VOSTRA RELIGIONE VOI E IO MI TENGO LA MIA! ". Allah indica anche le modalità di dialogo, che deve essere svolto con proprietà e correttezza di linguaggio, con un tono di voce moderato ed equilibrato, senza mai cadere nella polemica, ma con sapienza ed equilibrio, con l'obiettivo primario di informare con chiarezza e non di convincere a tutti i costi.Nessun Musulmano può accettare un dialogo avente per obiettivo un compromesso riguardante gli articoli del Credo islamico e le norme del Codice di vita.Il dovere del Muslmano, sul piano teologico, è l'invito alla GENTE del LIBRO (Cristiani e Ebrei) affinché si addivenga a un accordo per cui nessun altro all'infuori di Dio sia il destinatario dell'adorazione e che nessun uomo prenda come signore un altro uomo ( nell'Islàm non si adorano o pregano statue, icone, santi, ecc.... il Musulmano prega, si affida  ed è sottomesso  solo a Dio! )Quanto sopra premesso, non c'è più molto da aggiungere a proposito della comprensione tra diversità religiose e non, nella quale i Musulmani non hanno da imparare nulla da nessuno.  Basti riflettere su questi due incontrovertibili dati storici.1)  Nell'area del mondo islamico esistono presenze cristiane massicce ( IN EGITTO CE NE SONO 8.000.000) fino dai tempi della liberazione di quelle aree del dominio bizantino, mentre nelle aree territoriali della c.d. " RECONQUISTA " (Spagna, Sicilia ), l'Islàm è stato sradicato con il massacro dei musulmani renitenti alla conversione forzata al cristianesimo.2) I seguaci del Giudaesimo hanno sempre trovato rifugio nel mondo dell'Islàm, quando l'anti-semitismo religioso mieteva vittime nell'Europa cristiana.E se nella storia possiamo trovare qualche avvenimento in cui Cristiani o Giudei hanno subito ingiustizia, in violazione delle norme del Corano e della Sunna che impongono il rispetto dei diritti degli appartenenti alla Gente del Libro, quegli avvenimenti furono "L'ECCEZIONE CHE CONFERMA LA REGOLA "DISSE IL PROFETA MUHAMMAD S.A.'a.w.s.  " CHI FA TORTO A UN CRISTIANO O A UN GIUDEO NON SARA' DALLA MIA PARTE NEL GIORNO DEL GIUDIZIO "..Chiunque oggi agisca come terrorista o imponga regole di violenza e prevaricazione nel privato del nucleo familiare o nella società , egli è lontano dall'Islàm. E ALLAH NE'SA DI PIU'!ALLAHU AKBAR  Salam