SE LA CARNE FOSSE...

Ciao stella!! Ho appena risposto ad un'amica che chiedeva aiuto x il morbo di Parkinson


HO LETTO COME SI PUO' PREVENIRE LA MALATTIA DI PARKINSON.. Ti riporto l'articoloMorbo di Parkinson e dieta vegetarianadi Kathrynne Holden, MS, RD Kathrynne Holden, MS, RD, è l'autrice di "Eat Well, Stay Well with Parkinson's Disease" (Mangia bene e stai bene con il Morbo di Parkinson) e "Parkinson's Disease: Guidelines for Medical Nutrition Therapy" (Morbo di Parkinson: Linee Guida per la Terapia Medica e Nutrizionale). Potete visitare il suo sito web all'URL: http://www.nutritionucanlivewith.com/La natura del morbo di Parkinson Il morbo di Parkinson (MdP) colpisce circa un milione-un milione e mezzo di persone nei soli USA [1]. Il MdP è una patologia neurologica progressiva che causa la distruzione delle cellule che producono dopamina (neurotrasmettitore, NdT) nel cervello. La diminuzione della dopamina compromette i movimenti sia dei muscoli scheletrici che della muscolatura liscia del tratto gastrointestinale. Ne risulta, come conseguenza, una marcia lenta e strascicata, tremore a riposo e/o un rallentamento della peristalsi. Le persone affette da MdP possono cadere frequentemente [2, 3], presentare difficoltà nel maneggiare le posate e gli utensili da cucina e problemi gastrointestinali quali un rallentato svuotamento gastrico, reflusso gastroesofageo e stipsi cronica [4, 5, 6, 7].Problemi connessi con la nutrizione Si è riscontrato che i soggetti affetti da MdP hanno una maggiore incidenza di demineralizzazione ossea e di fratture rispetto a gruppi di controllo di pari età [8, 9, 10, 11, 12, 13, 14].La perdita dell'olfatto e del gusto sono frequenti [15, 16], insieme alla presenza di xerostomia (secchezza delle fauci) [17] e talora perdita dell'appetito [18]. Questi problemi, unitamente ad altri fattori, possono contribuire all'alta incidenza di perdita di peso involontaria in questi pazienti [19, 20, 21].Ci sono anche segnalazioni che riguardano la possibilità di sviluppare carenze di Vitamine del gruppo B, sebbene le cause non siano del tutto chiare. Nel 1979 Bender e collaboratori hanno segnalato la possibilità che l'assunzione dell'associazione Levodopa-carbidopa (Sinemet e Sinemet CR, farmaci usati nella terapia sintomatica del MdP) comporti il rischio di carenze di niacina e vitamina B6 [22]. È stato anche rilevato che i pazienti che assumono cronicamente l'associazione Levodopa-carbidopa hanno elevati livelli ematici di omocisteina [23, 24] secondari a carenza di Vitamina B6, B12 e folati. Nel tentativo di determinare l'eziologia del MdP, Hellenbrand e collaboratori hanno comparato le abitudini alimentari di un gruppo di pazienti, confrontandole con quelle di un gruppo di controllo; i pazienti risultavano aver assunto sensibilmente meno niacina rispetto ai controlli [25]. In uno studio svedese più recente i ricercatori hanno notato che il consumo di cibi contenenti niacina sembra ridurre il rischio di sviluppare MdP [26]. Infine, in uno studio non pubblicato, è stata diagnosticata la presenza di pellagra in diversi pazienti che usavano l'associazione Levodopa-carbidopa [27]. Pertanto, i pazienti potrebbero avere un maggior rischio di sviluppare patologie vascolari, pellagra e altre sindromi causate da carenza di Vitamine del gruppo B.La stipsi causata dalla malattia e/o dai farmaci per il suo trattamento è molto comune nel MdP [4, 28, 29]. Poiché la stipsi cronica può aumentare il rischio di blocco intestinale [30] e cancro al colon [31, 32], è raccomandabile l'utilizzo di metodi sicuri per la sua prevenzione. Inoltre il MdP comporta problemi di interazione cibo-farmaci che sono stati in genere sottovalutati dai nutrizionisti. La Levodopa, il farmaco cardine usato nel trattamento del MdP, compete con i trasportatori (carrier) dei cinque più grandi aminoacidi neutri, sia a livello intestinale che a livello di barriera ematoencefalica [33]. Pertanto l'assorbimento della Levodopa è fortemente ridotto se il farmaco viene assunto durante i pasti.Dieta vegetariana e Morbo di Parkinson Sebbene la ricerca non sia riuscita a stabilire con sicurezza la presenza di un una relazione tra dieta e MdP, tuttavia il contenuto di fibre, proteine ed i nutrienti che sono contenuti elettivamente nelle piante sono ottime ragioni per scegliere tra le diete quelle vegetariane o basate su cibi vegetali. I cibi animali contengono spesso molte proteine e poche fibre, mentre i vegetali generalmente contengono un'alta percentuale di carboidrati e moderate quantità di proteine. Inoltre i vegetali contengono fibre e molte sostanze fitochimiche che non sono presenti nei cibi animali.Fibre. Una dieta basata su prodotti vegetali è generalmente più ricca in fibre, che possono ridurre la stipsi e quindi ridurre il rischio di blocco intestinale e cancro al colon-retto. In uno studio pilota, McIntosh e Holden hanno trovato che mentre 21 su 24 pazienti riferivano stitichezza frequente, l'analisi dei loro diari alimentari di tre giorni ha permesso di rilevare che 18 pazienti riportavano un consumo di meno di 25 grammi di fibre al giorno [29]. Per i pazienti con MdP è necessaria una maggiore informazione sui benefici delle fibre e sulla necessità di un consumo di fibre più elevato. Inoltre una dieta ad alto contenuto di fibre può migliorare la biodisponibilità della Levodopa. Astarloa e colleghi hanno trovato una correlazione tra una dieta ricca in fibre insolubili e la concentrazione ematica di Levodopa, ipotizzando che il miglioramento della stitichezza possa produrre un effetto positivo sulla biodisponibilità della Levodopa [34]. Sebbene ad oggi non ci siano ricerche sui benefici di una dieta vegetariana per i pazienti con MdP, appare possibile che il maggiore contenuto di fibre di una dieta vegetariana o comunque di una dieta basata su cibi vegetali, possa essere d'aiuto per le persone affette da MdP.Perdita indesiderata di peso corporeo. Per contrastare la perdita di peso corporeo i pazienti devono consumare più calorie. Inoltre il ritardato svuotamento gastrico, se presente, può richiedere un uso moderato di cibi grassi, mentre coloro che assumono Levodopa dovrebbero controllare la quantità di proteine assunte. Per attuare queste restrizioni sono necessari pasti e spuntini frequenti, ed una dieta ad elevato contenuto di carboidrati. Una dieta vegetariana è perfettamente idonea ad un simile programma alimentare, dal momento che è una dieta ad alto contenuto di carboidrati e basso contenuto di grassi, al contrario dei cibi animali, che contengono spesso molti grassi e proteine.Difficoltà di masticazione e deglutizione. I pazienti nello stadio intermedio-avanzato del MdP possono presentare difficoltà a masticare cibo e/o a coordinare i movimenti della lingua in modo da disporre il cibo in modo corretto per la deglutizione. La normale peristalsi esofagea può essere rallentata comportando disfagia. Anche se dovrebbe essere fatta una valutazione funzionale ed una eventuale rieducazione ad una deglutizione sicura, va comunque detto che i cibi vegetali sono più semplici da masticare rispetto a molti cibi carnei; i cibi vegetali possono anche essere tagliati a pezzetti, passati o ridotti in purè in modo semplice per fornire la migliore consistenza per i bisogni individuali, pur mantenendo inalterato il contenuto di fibre e sostanze fitochimiche.Sostanze nutritive. I cibi vegetali sono ricchi in Magnesio e Vitamina K, importanti per la salute dello scheletro. Questo dovrebbe essere sottolineato poiché i pazienti con MdP, a causa della natura della loro malattia, possono essere a rischio di cadute [8, 9, 10, 11, 12, 13, 14] e pertanto più suscettibili alle fratture [2 ,3]. Anche buone fonti di Calcio e Vitamina D devono essere valorizzate nella dieta, potendovi essere un fabbisogno maggiore di tali sostanze nutritive in questa popolazione; in uno studio controllato, Sato e collaboratori hanno trovato una maggiore incidenza di carenza di vitamina D e riduzione di massa ossea in individui affetti da MdP [14].Una dieta vegetariana o basata su cibi vegetali fornisce notevoli quantità di Vitamine del gruppo B (con la possibile eccezione della Vitamina B12), e specialmente di folati. E' importante istruire i pazienti sul fabbisogno di Vitamine del gruppo B. Il paziente vegano potrebbe richiedere un supplemento di Vitamina B12 e, se sono sospettabili delle carenze, l'integrazione, almeno temporanea, con un complesso polivitaminico B può essere necessaria. Va detto però che grandi quantità di Vitamina B6 (oltre 10 mg al giorno) possono annullare gli effetti terapeutici della Levodopa; pertanto gli integratori dovrebbero essere assunti ai pasti, mentre la Levodopa dovrebbe essere assunta almeno 30 minuti prima dei pasti, per evitare questa interazione cibo-farmaco.Interazioni tra Levodopa e Proteine. Come anzidetto, le Proteine sono scisse a livello intestinale nei singoli aminoacidi, con i cui trasportatori (carrier) la Levodopa deve competere per passare attraverso le pareti intestinali. Per questa ragione i pazienti devono assumere la Levodopa almeno 30 minuti prima di pasti o spuntini. Con il progredire della malattia i pazienti spesso iniziano a manifestare delle fluttuazioni nell'arco della giornata della risposta alla Levodopa, definito come fenomeno "on-off", che si verifica quando una dose di Levodopa esaurisce il proprio effetto prima che la dose successiva abbia raggiunto livelli terapeutici. Privi di Levodopa i pazienti sono in grado di muoversi solo molto lentamente o rimangono completamente bloccati, il chè è notevolmente invalidante.Menù tipo ad elevato contenuto di carboidrati-rapporto 5:1 1 tazza e mezza di spezzato di piselli o zuppa di lenticchie 1 oncia di craker integrali 1 cucchiaio (tbs) di burro di arachidi 8 once di succo di succo di mirtillo 1/2 tazza di uva (694 calorie, 122 gr di carboidrati, 24 gr di proteine, 16 gr di fibre, 66 mg di Calcio) NdT: Si fa presente che l'indicazione di grandezze quali "cucchiaino", "cucchiaio", "tazza" ecc., non va considerata in modo approssimativo, ma rappresenta quantità precise, descritte nelle tabelle di conversione.Per ulteriori informazioni, compresi programmi di spuntini, colazione, pranzo e cena con rapporto 5:1-10:1, consulta il testo Eat Well, Stay Well with Parkinson's Disease, di Kathrynne Holden.Per contrastare al massimo queste fluttuazioni motorie è stato da tempo consigliato ai pazienti di evitare l'assunzione di proteine nell'arco della giornata, limitandone l'assunzione a non più di dieci grammi prima del pasto serale. La maggior parte del fabbisogno proteico andrà poi introdotto con il pasto serale, permettendo così al paziente lo sfruttamento ottimale dell'azione terapeutica della Levodopa durante le ore diurne (nel corso delle quali il paziente ha necessità di essere nelle migliori condizioni motorie, NdT). Tuttavia questo spesso significa che il paziente rimane bloccato per tutta la notte, situazione molto frustrante e terribile, dal momento che non può autonomamente rigirarsi nel letto, alzarsi per andare in bagno o aggiustarsi le coperte. Se sono presenti diabete, ipoglicemia od altre patologie, queste restrizioni nell'introito di proteine sono meno consigliabili. Sebbene poco considerata, una dieta ad alto contenuto di carboidrati che contempli un rapporto di almeno 5 parti di carboidrati contro una parte di proteine (5:1) o più elevato, può essere molto efficace [35]. Una volta in circolo, l'alto livello di carboidrati causa un picco di Insulina che rimuove anche gli aminoacidi dal sangue, consentendo così alla Levodopa di raggiungere senza interferenze la barriera ematoencefalica [vedi 36, 37]. Una dieta basata sui vegetali è un modo ideale per ottenere un piano alimentare ad elevato contenuto in carboidrati, dato che le proteine vegetali sono spesso presenti in un rapporto carboidrati:proteine di 3:1 o più elevato, mentre le carni non contengono praticamente carboidrati. Legumi, semi e noci sono ottimi cibi e possono facilmente essere inclusi in un pasto che abbia un rapporto carboidrati:proteine di 5:1 o più elevato.Molti pazienti riescono ad incrementare la durata dei periodi attivi (periodi "on") con qualche aggiustamento nel consumo di proteine. Alcuni scoprono che possono ridurre la quantità di Levodopa necessaria. La riduzione della Levodopa comporta una riduzione degli effetti collaterali ad essa correlati, quali allucinazioni e discinesie (movimenti involontari complessi di torsione simili per qualche aspetto alla danza a carico del tronco e degli arti-NdT). Molta più ricerca è necessaria in questo campo per documentare effetti positivi sulla riduzione del fabbisogno di farmaci, l'aumento delle fasi "on", la diminuzione delle discinesie e la riduzione degli effetti collaterali da farmaci.Raccomandazioni e terapia È importante valutare il rischio nutrizionale, ed un diario dietetico di tre giorni può essere di notevole aiuto nel determinare se l'assunzione di fibre e di altre sostanze nutritive sia adeguato. Anche la raccolta di informazioni tramite interviste è importante, con particolare riguardo ai cambiamenti di peso corporeo ed al rischio di demineralizzazione ossea. Qualora si verificasse un dimagrimento inatteso, va cercato di stabilire se questo sia dovuto a depressione, ad eccessivo dispendio energetico secondario a tremori, discinesie, rigidità, ad incapacità di nutrirsi autonomamente con normale frequenza, a problemi di masticazione o deglutizione, o ad altri problemi. Pasti e spuntini piccoli e frequenti sono spesso preferibili ai soliti tre pasti al giorno. Per valutare un ritardo di svuotamento gastrico, indagate se il soggetto lamenti pirosi o reflusso gastroesofageo, spesso un segno di ridotta peristalsi. Inoltre cercate di capire dopo quanto tempo dall'assunzione i farmaci inizino ad avere effetto. Se il paziente sta usando la Levodopa e pur assumendola almeno 30 minuti prima dei pasti non ne sente gli effetti, un ritardato svuotamento gastrico può esserne la causa. Ancora, piccoli pasti e spuntini con un contenuto moderato di grassi possono essere un modo efficace per contrastare il rallentato svuotamento gastrico.Se il soggetto in terapia con Levodopa sperimenta delle fluttuazioni motorie bisogna cercare di intervenire sul consumo di proteine. Il metodo più semplice e spesso molto efficace è stimare il fabbisogno proteico individuale e dividere le proteine tra i vari pasti in modo uguale. Se si verifica una perdita di peso od un rallentato svuotamento gastrico suggerite piccoli pasti inframezzati a spuntini a basso contenuto proteico. Questo fornisce il più naturale programma alimentare. Se il soggetto è molto sensibile alle proteine può essere utile aumentare i carboidrati della dieta. Provate inizialmente con un rapporto 5:1, dato che questo fornisce quasi tutte le proteine ed è pertanto il più naturale piano alimentare. Dopo due o tre settimane il soggetto dovrebbe notare un aumento delle fasi "on"; se ciò non dovesse accadere, aumentate questo rapporto a 6:1 o a 7:1. Questi piani alimentari sono spesso più difficili da insegnare. Può rendersi necessario fornire menù già pronti per i pasti e gli spuntini.NOTA: È difficile fornire un piano alimentare con un rapporto carboidrati:proteine di 7:1 che abbia meno di 1800 Kcal al giorno. Questo può essere un eccessivo apporto calorico per alcune persone, specie donne di piccola statura. Se un rapporto 7:1 funziona bene per il soggetto, egli può cercare di usarlo durante il giorno in piccoli pasti e spuntini, aggiungendo le ulteriori proteine nel pasto della sera. Questo consentirà un apporto calorico inferiore e un apporto proteico sufficiente, consentendo allo stesso tempo un assorbimento migliore della Levodopa durante il giorno. Ancora, è importante essere consapevoli dell'aumento del rischio di demineralizzazione ossea e del fabbisogno di Vitamina B12. Può essere necessario per i pazienti usare dei supplementi di Vitamine e minerali, specialmente di Calcio, Vitamina D e Vitamina B12. In alcuni casi anche un complesso vitaminico B può essere necessario. I pazienti che assumono Levodopa dovrebbero assumere supplementi che contengano abbondanti dosi di vitamina B6 con i pasti, non meno di 30 minuti dopo l'assunzione di Levodopa, al fine di evitare le interferenze della Vitamina B6 sull'assorbimento della Levodopa.References http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/parkinson.html